16 settembre 2013
Maggiore equità fiscale e semplificazione”, l'on. Michele Pelillo (PD) a Massafra sulle nuove imposte comunali. Inizia il lavoro in commissione sul decreto IMU
Inizia in questa settimana il lavoro delle commissioni parlamentari Finanze e Bilancio sul decreto legge “disposizioni urgenti in materia di IMU e di altra fiscalità immobiliare”, licenziato il 31 agosto scorso dal Consiglio dei ministri. Ne ha discusso a Massafra l'on. Michele Pelillo (PD), segretario della commissione finanze della Camera dei Deputati, in un dibattito sulle tasse e la fiscalità nell'ambito della tre giorni di incontri promossa dal Partito democratico massafrese, presenti anche il segretario PD di Massafra Imma Semeraro, Vito Miccolis, capogruppo PD al consiglio comunale di Massafra, Augusta Bisanti, segretaria della locale CGIL, Domenico Santoro, dell'associazione commercialisti ASSPEC Taranto. Un argomento di grande interesse perché tocca i bilanci di ogni famiglia. “Il provvedimento – ha spiegato Michele Pelillo – conferma che la prima rata sull'IMU prima casa non sarà pagata. Si punta a non far pagare anche la seconda rata, ma dovrà essere trovata la copertura finanziaria (altri due miliardi di euro). Questo non significa – ha chiarito il deputato PD – che dal prossimo anno la prima casa non sarà oggetto di tassazione. Nel 2013 è stato evitato infatti l'esborso di questi 4 miliardi, auspicando una ripresa dei consumi, ma l'IMU resta sulla carta per il 2014”.
La volontà politica è modificare l'imposizione fiscale comunale e immobiliare attraverso nuovi provvedimenti, ma serve tempo e soprattutto stabilità politica. L'obiettivo sarebbe unificare le due imposte, l'IMU e la TARES, in un'unica imposta comunale: su questo la discussione è aperta. “Secondo il PD questa nuova imposta - ha chiarito l'on. Pelillo - deve cogliere alcuni obiettivi: il gettito deve essere destinato unicamente ai comuni, non deve più accadere che una parte entri nelle disponibilità dello Stato; semplificare, chiamando il cittadino ad un unico versamento; dare maggiore certezza alle amministrazioni locali per la programmazione finanziaria, al fine di avere bilanci comunali più puntuali e più precisi. L'obiettivo più grande – ha sottolineato però Michele Pelillo – è quello di una maggiore equità nella distrubuzione del carico fiscale; il PD ritiene che debba esserci un bilanciamento tra le variabili che determinano il tributo (base patrimoniale, reddito e un eventuale indice di consumo del servizio)”. La tenuta politica del governo passa anche da questo provvedimento legislativo. “Il PD vuole migliorare in commissione il testo; dobbiamo provare a fare qualcosa di buono per l'immediato futuro”, ha chiarito il parlamentare tarantino. Questi gli obiettivi: “Non vogliamo aumentare la pressione fiscale, già molto elevata; il nuovo tributo non dovrà in alcun modo eccedere la somma dei due tributi che saranno cancellati; auspichiamo che la pressione fiscale sui comuni possa essere alleggerita proprio consegnando il gettito di questo nuovo tributo totalmente ai comuni. Infine speriamo che si possa condere agli amministratori locali un margine - fatto di esenzioni, agevolazioni, aliquote - maggiore rispetto a quello dell'IMU. Saranno così favoriti gli amministratori locali onesti e diligenti, che non potranno nascondersi dietro una legge nazionale troppo rigida. Sarà favorita un'analisi puntuale della realtà locale, con l'obiettivo di dare agli amministratori maggiore certezza (per avere bilanci più puntuali) ma anche margini, ai consigli comunali, per poter applicare alla caratteristica del proprio municipio il nuovo tributo”. Infine, il messaggio politico: “Enrico Letta si sta dimostrando la persona giusta in un momento difficilissimo. Il suo messaggio, all'inagurazione della Fiera del Levante, è stato importante per il Mezzogiorno, ci ha rinfrancato. L'alleanza di governo è chiamata a dare risposte. Speriamo che ci siano le condizioni politiche perché si possa realizzare un pezzo di buona politica che possa poi riverberarsi in buona amministrazione; è un mosaico che stiamo provando a costruire in tempi stretti e in un momendo di scarsa fiducia da parte degli elettori; se ci saranno le condizioni politiche, questo percorso darà dei buoni frutti anche in materia di tributi e tassazione degli immobili; se poi qualcuno vuole giocare con le difficoltà del Paese e anteporre le sue vicende personali e giudiziarie davanti alle evidenti necessità di tutti i cittadini italiani, penso che dovrà assumersene in pieno la reponsabilità”.