«Ai lavoratori di “Blustar tv” giunga la mia solidarietà per il difficile momento che stanno attraversando».
Il messaggio arriva dal consigliere regionale del Pd Michele Mazzarano, in seguito alle vicende che vedono protagonista l’emittente televisiva tarantina che, in fase di chiusura, ha avviato le procedure di mobilità per tutti i suoi dipendenti. Proprio oggi si concludono le due giornate di sciopero indette dai lavoratori, con il sostegno delle organizzazioni sindacali.
«Sono vicino ai dipendenti di “Blustar tv” – ha evidenziato Mazzarano – che a causa della cessazione di attività dichiarata dall’azienda, rischiano di perdere il proprio posto di lavoro, in un momento di crisi economica che non solo la città di Taranto, ma tutto il nostro Paese sta attraversando. Una situazione aggravata dalla presenza di pendenze da parte dell’azienda nei confronti dei lavoratori, molti dei quali sono ancora in attesa del pagamento degli stipendi, di ricevere ratei di tredicesima non accordati e di vedersi riconosciuti gli arretrati».
La chiusura dell’emittente tv, non andrebbe a colpire solo i lavoratori, ma avrebbe anche una valenza di profondo impatto sociale.
«Lo spegnimento delle antenne di “Blustar tv” - ha detto il consigliere regionale – si andrebbe ad affiancare alla chiusura del quotidiano “Corriere del Giorno”, avvenuta la scorsa primavera, e di altre più piccole realtà editoriali joniche. Ogni volta che una emittente televisiva o una testata giornalistica cessano la loro attività, a risentirne è principalmente la pluralità dell’informazione».
«Spero che a breve – ha concluso Mazzarano – venga chiarita la situazione economica dell’azienda (beneficiaria dei contributi statali previsti dalla legge 448/98 a sostegno dell’emittenza radio-televisiva, che starebbero per essere erogati) e che si riesca a trovare un accordo affinché non si giunga alla effettiva chiusura dell’emittente. Per il raggiungimento di tale obiettivo mi rendo disponibile a sostenere ogni sforzo che l’azienda vorrà affrontare, per scongiurare la sciagurata ipotesi di cessazione dell’attività».
Bari, 18 gennaio 2015