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14 novembre 2008

Cittadini spremuti , con la TARSU sprechi al Palazzo





«A marzo il Partito Democratico di Massafra , aveva denunciato l'odioso aumento della tassa rifiuti del 12%.Deliberato nel bilancio 2008.Purtroppo avevamo ragione. In questi giorni , in tutte le case dei cittadini di Massafra stanno arrivando le cartelle esattoriali con un costante aumento rispetto al 2007».
Scrive così il circolo Partito Democratico di Massafra - segretario è l' avvocato Vito Miccolis- bacchettando il centrodestra.
«Il centro-destra dopo aver aumentato l' ICI e IRPEF e reintrodotto la tassa dei passi carrabili ci stà imponendo un ulteriore aumento della TARSU. Nel 2006 l'attuale capo della giunta comunale al cospetto di migliaia di cittadini nel palazzetto dello sport, si impegnò a ridurre ulteriormente la TARSU. Dalle cartelle esattoriali si evince che non solo non è stata ridotta la TARSU , ma i cittadini stanno subendo un ulteriore aumento».
«La città -dice il PD massafrese- è stanca e disgustata dai proclami populisti In questo momento di grave crisi , nella quale migliaia di famiglie non riescono ad arrivare a fine mese, il centro destra e l'amministrazione in carica si permette il lusso di vessare ulteriormente le famiglie distraendo risorse preziose per generose concessioni per festeggiamenti vari in ''regime di monopolio''».
Questa politica stà impoverendo il nostro territorio. Non sono più tollerabili politiche tributarie che aumentano le difficoltà delle famiglie a favore della casta dell' amministrazione pubblica.
Chiudendo:« Nella nostra città i costi della politica sono aumentati in modo esponenziali rispetto al 2007 consumare quasi 600mila euro l'anno per mantenere l'apparato amministrativo e politico con assessori , staffisti e dirigenti sovvenzionati a suon di centinaia di migliaia di euro ,è un lusso che nessuno può sopportare a lungo, pena un declino morale e contabile che può diventare dissesto.
A tal proposito , i revisori contabili del comune farebbero bene a richiamare l'amministrazione comunale a evitare sprechi verso una spesa corrente troppo eccentrica.
Questo richiamo è ancora più doveroso se si considera che , sul comune incombono cause pendenti di alcune aziende di servizi che lavorano per il comune di Massafra. Queste aziende vantano richieste economiche per 10 milioni di euro. Se il comune dovesse soccombere in sede di giudizio le casse comunali cadrebbero nel precipizio del dissesto finanziario».

[[il QUOTIDIANO]]