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09 novembre 2008

Ma il sindaco non doveva ridurre la TARSU??


Pd torna a parlare di Tarsu e tasse, punti sui quali ha sempre battuto sin dall’inizio del mandato ‘Tamburrano’. Adesso torna all’attacco, prendendo spunto dall’aumento in bolletta ‘r i c ev u t o ’ dai massafresi in questi giorni in riferimento al pagamento della Tassa Rifiuti: “Nel mese di Marzo – dicono –, il Partito Democratico di Massafra aveva denunciato l’odioso aumento della tassa rifiuti del 12% deliberato nel bilancio 2008. Avevamo ragione”, e ne spiegano il perché, “in questi giorni, in tutte le case dei cittadini di Massafra stanno arrivando le cartelle esattoriali con un consistente aumento rispetto al 2007. Il centro-destra, dopo aver aumentato l’Ici e l’Irpef e reintrodotto la tassa dei passi carrabili sta imponendo un ulteriore aumento della Tarsu”.
Dal Pd di Massafra, di cui è segretario Vito Miccolis, ricordano l’episodio della marcia verso il palazzetto dello sport in protesta contro l’aumento della tassa rifiuti: “Nel 2006 l’attuale capo della giunta comunale davanti a migliaia di cittadini nel palazzetto dello sport s’impegnò a ridurre ulteriormente la Tarsu”. È questo che contestano alla maggioranza: “Dalle cartelle esattoriali si evince che non solo non è stata ridotta, ma i cittadini stanno subendo un ulteriore aumento. In questo momento di grave crisi, nella quale migliaia di famiglie non riescono ad arrivare a fine mese, il centro-destra e l’amministrazione in carica vessano maggiormente le famiglie utilizzando risorse preziose per generose concessioni per festeggiamenti vari in ‘regime di Monopolio’'.
Una dura critica nei confronti dell’Amministrazione Tamburrano, che non finisce con la Tarsu: “Questa politica sta impoverendo ulteriormente il territorio massafrese. Non sono più tollerabili politiche tributarie che aumentano le difficoltà delle famiglie a favore della casta delle amministrazioni locali. A Massafra i costi della politica sono aumentati in modo esponenziale rispetto al 2007 – e porta un esempio –. Consumare quasi 600 mila euro l’anno per mantenere l’apparato amministrativo e politico con assessori e dirigenti convenzionati per centinaia di migliaia di euro è un lusso che nessuno può sopportare a lungo, pena un declino morale e contabile che può diventare dissesto finanziario”. Su questo punto il Pd richiama l’attenzione dei revisori contabili del Comune: “Dovrebbero richiamare l’amministrazione comunale a evitare sprechi verso una spesa corrente troppo eccentrica. Questo richiamo è ancor più doveroso se si considera che, sul comune incombono cause pendenti di alcune aziende di servizi che lavorano per il Comune di Massafra. Queste aziende vantano richieste economiche per 10 milioni di euro. Se il Comune dovesse soccombere in sede di giudizio, le casse comunali cadrebbero nel precipizio del dissesto finanziario”.


[[CORRIERE DEL GIORNO - Graziano Fonsino ]]