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31 luglio 2009

Istat, 8 milioni di poveri in Italia, soprattutto al Sud

Sono 8 milioni 78mila le persone povere in Italia, il 13,6% dell'intera popolazione.Le famiglie che si trovano in condizioni di povertà relativa sono stimate nel 2008 in 2 milioni e 737mila (11,3%). Il fenomeno è maggiormente diffuso al sud (23,8%), dove l'incidenza di povertà relativa è quasi cinque volte superiore a quella del resto del Paese. È quanto emerge dal rapporto Istat sulla povertà relativa nel 2008 presentato oggi a Roma.

La percentuale di famiglie relativamente povere (la soglia di povertà per un nucleo di due componenti è rappresentata dalla spesa media mensile per persona e nel 2008 è risultata pari a 999,67 euro) , riferisce l'Istat, è comunque sostanzialmente stabile negli ultimi quattro anni e immutati sono i profili della famiglie povere.

Il fenomeno è stabile rispetto al 2007 a causa del peggioramento osservato tra le tipologie familiari che tradizionalmente presentano un'elevata diffusione della povertà e del miglioramento della condizione delle famiglie di anziani. L'incidenza di povertà risulta però in crescita tra le famiglie più ampie (dal 14,2% al 16,7% tra quelle di quattro persone e dal 22,4% al 25,9% tra quelle di cinque o più) , soprattutto per le coppie con due figli (dal 14% al 16,2%) e ancor più tra quelle con minori (dal 15,5% al 17,8%).

In aumento la povertà nelle famiglie di monogenitori (13,9%), nei nuclei con a capo una persona in cerca di occupazione (dal 27,5% al 33,9%), tra quelle che percepiscono esclusivamente redditi da lavoro, e cioè con componenti occupati, (dal 6,7% al 9,7%) e ancor più tra le famiglie con a capo un lavoratore in proprio (dal 7,9% all'11,2%). Soltanto le famiglie con almeno un componente anziano mostrano una diminuzione dell'incidenza di povertà (dal 13,5% al 12,5%) che è ancora più marcata in presenza di due anziani o più (dal 16,9% al 14, 7%).

30 luglio 2009

• D'Alema a Bari


Carissimi
vi invitiamo venerdì 31 luglio prossimo alle ore 17.00 presso l'Hotel Sheraton a Bari all’assemblea regionale per illustrare la piattaforma politica e programmatica del candidato alla segreteria regionale alla presenza dell’on. MASSIMO D’ALEMA.

•PIANO SUD ?? SOLITO BLUFF BERLUSCONI !

''Sui fondi per il Mezzogiorno si preannuncia il solito gioco delle tre carte con bluff finale di Berlusconi''. Lo afferma il coordinatore della mozione Bersani del Pd, Gianni Pittella commentando l'annuncio di Palazzo Chigi di voler ''sbloccare'' 18 miliardi di finanziamenti Fas a favore del Sud. Infatti, per il vicepresidente del Parlamento europeo ''Non possono essere ''sbloccati'' dei fondi che sono gia' stati assegnati''. 'Il 18 giugno - spiega Pittella - e' stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale con tre mesi di ritardo la delibera Cipe 6/3/09 che sancisce per l'anno corrente la sottrazione di 18,053 miliardi dal fondo per le aree svantaggiate, pari in totale a 45,080 miliardi, che vengono assegnati: al ministero del Lavoro per il finanziamento degli ammortizzatori sociali, al ministero delle Infrastrutture per il Fondo infrastrutture strategiche, per la messa in sicurezza degli edifici scolastici e per l'edilizia carceraria e alla Presidenza del Consiglio per la realizzazione del termovalorizzatore di Acerra e per il vertice del G8''.

''I finanziamenti rimanenti - prosegue Pittella - sono stati finalmente ripartiti a chi ne aveva diritto secondo quanto stabilito dalla programmazione 2007-2013 dall'allora ministro per lo Sviluppo economico Pier Luigi Bersani: 21 miliardi e 831 milioni per le aree nelle regioni del Meridione e 5 miliardi e 195 milioni per il centro sud''. ''
Con quali fondi Fas Berlusconi intende allora finanziare il suo 'mirabolante ''piano straordinario per il sud
''?
Forse con gli stessi soldi gia' ripartiti dal Cipe un mese fa? O forse si vuol far restituire dalle amministrazioni centrali i 18 miliardi gia’ spesi per ben altro?'' chiede Pittella che conclude:
‘’Non e’ con i carri armati di Mussolini che il premier abbindolera’ ancora i cittadini del sud’’.

26 luglio 2009

• LE TRE MOZIONI





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Sono state presentate quattro mozioni congressuali congiuntamente alle candidature alla segreteria nazionale. Vi invitiamo a leggerle e a discuterle su Pdnetwork

Questo elenco deve essere ancora ufficializzato dal Comitato per il congresso.

Nell’ordine sono state presentate le seguenti candidature: Pier Luigi Bersani con duemila firme, Dario Franceschini con duemila firme, Ignazio Marino con duemila firme.

Escluso Amerigo Rutigliano perché solo un terzo dei firmatari risultava iscritto al PD.

Come prevede il regolamento, la Commissione nazionale per il congresso procederà alla verifica delle firme richieste, tra 1.500 e duemila iscritti, e di tutti i requisiti previsti. A conclusione di questa verifica, la
Commissione procederà all’ammissione dei candidati all’elezione del 25 ottobre.

La segreteria della Commissione non ha potuto accogliere la domanda di Raffaele Calabretta in quanto sprovvisto delle firme e dei requisiti richiesti.

Riportiamo di seguito i documenti:

Testo della mozione di Pierluigi Bersani

Testo della mozione di Dario Franceschini

Testo della mozione di Ignazio Marino



24 luglio 2009

• Via i semafori dall’Appia , il PD contro i progetti adottati dall’amministrazione

Il progetto preliminare per l’eliminazione dei semafori sulla statale 7 Appia c’è, ma non sembra accontentare le esigenze dell’utenza. Almeno non tutta. Il problema del traffico sulla statale ai piedi di Massafra è atavico. Da sempre cittadini e imprenditori chiedono una viabilità più fluida. Il serpentone d’auto in fila è una costante di quell’arteria. Per superare il problema l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Martino Tamburrano, ha pensato di realizzare due rotatorie (e non tre come originariamente progettato ). Rotatorie al posto dei semafori, dunque. “Ma i problemi al traffico restano” osserva il segretario cittadino del Pd, Vito Miccolis che, facendosi portavoce di molti automobilisti della zona, invita l’amministrazione comunale a porre aggiustamenti al progetto. “I problemi riguardano soprattutto i tratti della statale compresi tra l’autostrada A14 e l’hotel Appia, nonchè l’area industriale prima della Dreher in direzione Taranto. Qui vi sono centinaia di imprese a cui ogni giorno accedono migliaia di dipendenti che, con un flusso veicolare a scorrimento veloce, perchè senza semafori, avranno certamente molta più difficoltà ad immettersi sulla statale.
La sicurezza doveva essere l’obiettivo prioritario di questo progetto, invece, non sembra aver risolto alcun problema”. “Per la viabilità - insiste - questa amministrazione ha fatto due opere. Oltre alle rotatorie, il cavalcavia di via Chiatona. Anche lì è stato un flop perchè ad oggi i disagi per l’area industriale sono aumentati e non diminuiti. Eppure era stata annunciata come l’opera dello sviluppo”. Infine la denuncia per la perdita di tre milioni e mezzo di euro destinati dalla Regione alla realizzazione di un percorso alternativo all’Appia. “Un progetto che era già alla fase dell’appalto e che è stato perso - conclude Miccolis - perchè non sono stati fatti gli espropri”.

Taranto Sera - Maria De Bartolomeo

• Provincia : Riparte il bus per le discoteche

Riparte il bus per la discoteca.
L’iniziativa di Provincia di Taranto e Ctp che ha debuttato la scorsa estate, battezzata Discobus, viene confermata anche per quest’anno, con una novità: il servizio verrà esteso a tutto l’anno, fino a maggio 2010. La prima corsa questo fine settimana, sabato 25 luglio. “Abbiamo voluto accelerare al massimo rispetto alla determina regionale che destina i finanziamenti alla Provincia - ha detto il presidente del Ctp Giovanni D’Auria. Un progetto che mira alla sicurezza dei nostri ragazzi ma anche alla serenità delle famiglie”.
Per informazioni su orari e fermate c’è il numero verde 800230083 oppure è possibile consultare il sito internet www.ctptaranto.it. “Il servizio è modulabile a seconda degli eventi.
Due le fasce di riferimento.
I giovani, per i quali le corse partono dalle 23 fino alle 5 del mattino. E poi c’è il “Discobaby”, per i quindicenni che frequentano i locali

La Linea 2 serve Massafra e parte alle 23.45 alla fermata CTP vicino l'Ospedale e accompagna i ragazzi al Nafura e al Cromie . Il ritorno è previsto per le 5.30.

• Boom di emigrati dal Sud: sono 700mila persone in 11 anni

Un'Italia spaccata in due, con un Centro-Nord che attira i flussi migratori e li smista al suo interno e un Sud che espelle giovani e manodopera per rimpiazzarli con pensionati, e stranieri. È l'immagine che emerge dal Rapporto Svimez 2009, l'associazione per lo sviluppo dell'industria nel Mezzogiorno. Un dato spicca su tutti: tra il 1997 e il 2008 circa 700mila persone hanno abbandonato il Mezzogiorno. E, lo scorso anno, le regioni meridionali hanno perso oltre 122mila residenti a favore di quelle del Centro-Nord, a fronte di un rientro di circa 60mila persone. E, oltre l'87% delle partenze, ha origine in tre regioni: Campania, Puglia, Sicilia. L'emorragia più forte è in Campania (-25mila), seguita dalla Puglia (-12,2mila) e dalla Sicilia (-11,6 mila).

In particolare, cresce fortemente il numero dei laureati "eccellenti" che decide di lasciare il Sud: nel 2004 partiva il 25% dei laureati meridionali con il massimo dei voti; tre anni più tardi la percentuale è balzata a quasi il 38%. Per i giovani in possesso di laurea il Centro-Nord rapprensenta un'opportunità per guadagnare di più, anche se i contratti sono meno stabili rispetto a quelli che riesce a ottenere chi rimane. Esiste poi una fetta consistente di popolazione che, pur essendo residente nel Mezzogiorno, lavora altrove. Nel 2008, secondo quanto emerge dal Rapporto, i pendolari di «lungo raggio» sono stati 173mila, 23mila in più del 2007 (+15,3%). Si tratta di giovani con un livello di studio medio-alto: l'80% ha meno di 45 anni, quasi il 50% svolge professioni di livello elevato e il 24% è laureato. Sono persone che, vivendo al Sud e lavorando al Centro-Nord o all'estero, rientrano a casa nel weekend o un paio di volte al mese. Lombardia, l'Emilia Romagna e il Lazio sono le regioni maggiormente riescono ad attrarre i pendolari.
Ed è proprio il Mezzogiorno a soffrire particolarmente della recessione e di un gap di sviluppo che ormai si protrae da anni. Secondo quanto emerge dal Rapporto, il Pil delle regioni meridionali nel 2008 è crollato a -1,1%, segnando un dato peggiore della media nazionale (-1%) e del Centro-nord (-1%). Quella che emerge è la fotografia di un Sud «in recessione, colpito particolarmente dalla crisi nel settore industriale» e che «da 7 anni consecutivi cresce meno del Centro-nord, cosa mai avvenuta dal dopoguerra a oggi». In particolare, la Campania ha avuto una diminuzione del Pil particolarmente elevata (-2,8%), mentre per le altre regioni meridionali le perdite sono state più contenute: la meno colpita dalla crisi è la Puglia (-0,2%).

Il Pil per abitante è pari a 17.971 euro, il 59% del Centro-nord (30.681 euro), «con una riduzione però del divario di oltre 2 punti percentuali dal 2000, dovuta solo alla riduzione relativa della popolazione».

Un altro indicatore, poi, «rende l'idea della situazione stagnante: nel 1951 nel Mezzogiorno veniva prodotto il 23,9% del Pil nazionale. Sessant'anni dopo, nel 2008, la quota è rimasta sostanzialmente immutata (23,8%). Dal 1951 al 2008 il Sud è cresciuto circa agli stessi ritmi del Centro-nord, ma non è riuscito e non riesce a recuperare il gap di sviluppo».
A livello settoriale, spiega il rapporto, «l'agricoltura meridionale ha tenuto molto più di industria e servizi e ha invertito il trend negativo iniziato nel 2005».
Il quadro, conclude lo Svimez, «diventa sconsolante se confrontato con le dinamiche economiche degli altri Paesi europei». In dieci anni, dal 1995 al 2005, le regioni meridionali sono sprofondate nella classifica europea, situandosi in posizioni comprese tra la 165esima e la 200esima su un totale di 208. Un processo «in decisa controtendenza con le altre aree deboli Ue, che sono cresciute mediamente del 3% annuo dal 1999 al 2005, mentre il Sud si è fermato a +0,3%».


IL SOLE 24 ORE





<-----SINTESI RAPPORTO SVIMEZ

17 luglio 2009

• TUTTI GLI ASSESSORI PROVINCIALI


Il presidente della Provincia di Taranto, Gianni Florido, ha presentato ufficialmente la nuova giunta provinciale. Il presidente Florido trattiene per sé le deleghe in materia di Polizia Provinciale, Appalti e Contratti, Contenzioso, Beni ed attività culturali, Biblioteca e Pinacoteca Provinciale e Trasporti.

Ecco nel dettaglio la composizione del nuovo esecutivo:
- Fisicaro Emanuele (vicepresidente) con deleghe alla Scuola, Università e al Patrimonio;
- Albisinni Luigi con deleghe alle Attività produttive, Agricoltura, Caccia e Pesca;
- Carrieri Costanzo con deleghe ai Lavori pubblici, Pianificazione e Assetto del Territorio, Urbanistica;
- Conserva Michele con deleghe all’Ambiente, Aree Protette, Protezione civile;
- Giacovelli Pietro con deleghe alle Politiche giovanili e della Innovazione,
Cooperazione sociale, Responsabilità e bilancio sociale, Trasparenza e Istituti di Partecipazione;
- Gentile Franco con deleghe alle Politiche sociali, Parità, Terza Età;
- Lanzo Umberto con deleghe allo Sport, Spettacolo, Affari Generali e Politiche comunitarie;
- Longo Giovanni con deleghe al Turismo, Promozione del territorio, U.R.P.;
- Mancarelli Giampiero con deleghe al Bilancio, Economato e Finanza, Personale;
- Miccolis Vito Antonio con deleghe alle Politiche del Lavoro, Formazione professionale.

Sabato 18 Luglio si terra la Prima assise del nuovo Consiglio Provinciale .

16 luglio 2009

•Il Pd cala il suo tris a Florido Carrieri, Mancarelli e Miccolis

Il Partito democratico cala il suo «tris» a Gianni Florido. In giunta per i «Democratici» entreranno: Costanzo Carrieri; Giampiero Mancarelli e Vito Miccolis. Carrieri, per una sorta di continuità amministrativa, si occuperà di Lavori pubblici (così come ha fatto nello scorso quinquennio) e di «Area Vasta»; Giampiero Mancarelli avrà la delega al Bilancio ed al Personale e forse pure al Contenzioso mentre Vito Miccolis, infine, si occuperà di Formazione professionale. In questo modo, in Consiglio provinciale, subentreranno i primi tre dei non eletti: Luciano Santoro;Carmine Montemurro e Giuseppe Turco.
Salta, quindi, l’opzione che conduceva a Marta Teresita Galeota. La neoconsigliera del Pd, eletta nel difficile collegio di Ginosa, aveva ieri mattina un po’ a sorpresa avanzato la sua candidatura alla carica di assessore provinciale.
E questo ha, di fatto, ha prolungato
notevolmente la durata delo confronto tutt’interno al gruppo. Alla riunione svoltasi ieri nella stanza del presidente della Provincia hanno partecipato il presidente Florido, il segretario provinciale del partito, Donato Pentassuglia, il vicesegretario, Luciano Santoro e gli otto consiglieri provinciali eletti col simbolo dei «Democratici».
La riunione, infatti, si è protratta per circa quattra ore. Tornando alla Galeota, la neoconsigliera ha rivendicato un posto in giunta provinciale esaltando uno dei criteri che si era dato il Pd. Ovvero, quello della rappresentanza di genere all’interno dell’esecutivo. In altre parole, la Galeota avrebbe dovuto entrare in giunta in quanto donna (ora si rischia che non ce ne sia nessuna) e visto il successo di Florido a Ginosa sia al primo che al secondo turno. Alla fine, però, sarà Miccolis (Massafra) il rappresentante
dell’area occidentale.

15 luglio 2009

• UNO SGUARDO ALL'EUROPARLAMENTO : PITTELLA (PD) Vs. MASTELLA (PDL)

Pittella: «Ci impegneremo per una svolta.»

di M.Loy

Con 360 voti Gianni Pittella (Pd, ) è stato eletto oggi vicepresidente del Parlamento europeo.

Cinquant’anni, di Lauria in provincia di Potenza, Pittella è stato confermato per la terza volta eurodeputato il 6 giugno scorso, con 137mila voti di preferenza, nella circoscrizione Sud. Capogruppo del Pd-Pse nella scorsa legislatura, l'europarlamentare lucano è stato relatore generale del Bilancio dell'Unione europea e ha promosso numerose iniziative legislative che hanno riscosso adesioni 'bipartisan', come la proposta di emettere 'eurobond' per finanziare le misure anticrisi e l'allargamento in chiave universalistica del programma Erasmus, finora riservato agli studenti, a tutti i giovani dell'Unione.


Presidente, la nomina di oggi e il suo successo personale (Pittella è risultato il primo degli eletti per numero di consensi tra i nuovi vicepresidenti eletti a Strasburgo) stridono con la bocciatura di Mario Mauro, candidato dal governo italiano alla presidenza, cui è stato preferito il polacco Jerzy Buzek…

A me naturalmente dispiace che l’Italia non abbia potuto assumere la Presidenza. Tra l’altro il collega Mauro ha il taglio giusto per portare avanti questo incarico. Avere però una vicepresidenza è un bel risultato per l’Italia e servirà a rafforzare quella tradizionale ventata europeista che ha caratterizzato il nostro Paese fin dagli albori della Comunità europea, e che ora è più che mai necessaria per ridurre il fossato tra i cittadini e le istituzioni.

Di cosa si occuperà e quali deleghe conta di farsi assegnare?

E’ ancora presto per parlarne, però ho una buona esperienza nel campo del bilancio, utile per rafforzare la possibilità di azione del Parlamento europeo e migliorare la qualità della vita dei cittadini dell’Ue. Inoltre m’interessa molto la conciliazione, che è la procedura attraverso cui il Parlamento europeo cerca di trovare l'accordo tra i legislatori dell'Unione europea sulle leggi più controverse e discusse.

Sempre meno cittadini europei partecipano al voto europeo, come si è visto dal vistoso calo di affluenza registrato alle europee del 6 giugno. Il fossato va recuperato attraverso azioni più mirate nella comunicazione o rinnovando le istituzioni?

In entrambi i modi. Ma non bisogna sprecare le cose che abbiamo fatto finora: abbiamo istituito una televisione satellitare, dobbiamo mettere i cittadini nelle condizioni di seguire i lavori delle commissioni parlamentari, consentir loro di controllare l’operato dei loro rappresentanti, rilanciare le sedi periferiche, rafforzare l’intesa tra Parlamento europeo e parlamenti nazionali…Personalmente, sono in prima fila e sono impegnato in quest’obiettivo, i cittadini meritano di essere coinvolti nelle scelte che li riguardano.

Cosa rappresenta l’elezione del primo presidente “dell’Est”, il polacco Buzek, alla presidenza? Non potrebbe essere letto dall’esterno come un segnale di abbandono definitivo delle logiche dei paesi fondatori a favore di una visione europea più allargata – e magari annacquata, come voleva Tony Blair – dell’Unione europea?

No. Oggi l’alleanza tra “vecchia” e “nuova” Europa viene fisicamente impersonificata con l’elezione di un presidente che viene dall’Europa dell’est e che è espressione di un grande patto tra le due Europe. Segnalo oltretutto che i primi tre vicepresidenti sono un italiano e due greci: siamo stati eletti tutti al primo turno e questo è un grande segnale per rafforzare anche l’Europa mediterranea. Sottolineo inoltre che l’impianto culturale di Buzek non è quello di un mercatista: il nostro nuovo presidente vanta una grande vicinanza alle questioni sociali e alle politiche del lavoro che non è in discussione. Al contrario, penso che insieme potremo dare una spinta decisiva al rafforzamento del Parlamento europeo con l’approvazione del Trattato di Lisbona, che non deve essere un traguardo ma una pietra miliare. Speriamo di riuscirci entro fine anno. Personalmente spero anche che ci sia un coraggioso atto di discontinuità nella gestione della Commissione europea. La guida di Barroso è stata abulica, notarile e burocratica. Se manca capacità di prospettiva non andiamo da nessuna parte. Barroso è stato finora un semplice notaio delle decisioni dei governi, speriamo che con questa nuova legislatura la sua capacità d’iniziativa politica ingrani una marcia diversa.

Mastella : «Una miseria questi 290 euro»

di MARCO MAROZZI

"Una diaria di 290 euro! 'Sta miseria. Non ci si sta dentro. Questi non sanno cosa si prende al Parlamento italiano". Clemente Mastella esterna il suo disappunto per le nuove "durezze" a cui sono sottoposti i 736 eurodeputati. "Si prende meno che in Italia". Lo urla in ascensore, sventolando furioso le carte che via via gli porgono i suoi assistenti. Studia i chilometraggi. Chiede a Cristiana Muscardini, storica eurodeputata di An, ora nel Pdl assieme all'ex ministro di Prodi, come funzionino le firme-presenze per essere pagati.

Da quest'anno tutti i deputati guadagnano uguale: 7.666,31 lordi al mese, indicizzati sull'inflazione. Al netto, sono 5.700 euro.Finora invece gli stipendi erano equiparati a quelli dei parlamentari nazionali: gli italiani erano i Paperoni e adesso prendono meno .

•TESSERAMENTO 2009

Recati presso il Circolo del PD Masafra in Piazza Vittorio Emanuele II ,

puoi farlo tutti i giorni dalle ore 19,30 alle 21,30. Ti aspettiamo!

I responsabili del Tesseramento sono Pasquale Lasigna e Andrea Adamo

14 luglio 2009

QUESTO BLOG ALZA LA VOCE

Gli ultimi mesi sono stati caratterizzati da un susseguirsi di iniziative legislative apparentemente estemporanee e dettate dalla fantasia dei singoli parlamentari ma collegate tra loro da una linea di continuità: la volontà della politica di soffocare ogni giorno di più la Rete come strumento di diffusione e di condivisione libera dell’informazione e del sapere. Le disposizioni contenute nel "Decreto Alfano" sulle intercettazioni rientrano all'interno di questa offensiva.

Il cosiddetto "obbligo di rettifica" imposto al gestore di qualsiasi sito informatico (dai blog ai social network come Facebook e Twitter fino a .... ) appare chiaramente come un pretesto, un alibi. I suoi effetti infatti - in termini di burocratizzazione della Rete, di complessità di gestione dell'obbligo in questione, di sanzioni pesantissime per gli utenti - rendono il decreto una nuova legge ammazza-internet.

Rispetto ai tentativi precedenti questo è perfino più insidioso e furbesco, perché anziché censurare direttamente i siti e i blog li mette in condizione di non pubblicare più o di pubblicare molto meno, con una norma che si nasconde dietro una falsa apparenza di responsabilizzazione ma che in realtà ha lo scopo di rendere la vita impossibile a blogger e utenti di siti di condivisione.

I blogger sono già oggi del tutto responsabili, in termini penali, di eventuali reati di ingiuria, diffamazione o altro: non c'è alcun bisogno di introdurre sanzioni insostenibili per i "citizen journalist" se questi non aderiscono alla tortuosa e burocratica imposizione prevista nel Decreto Alfano.

La pluralità dell'informazione, non importa se via internet, sui giornali, attraverso le radio o le tv o qualsiasi altro mezzo, costituisce uno dei diritti fondamentali dell’uomo e del cittadino e, probabilmente, quello al quale sono più direttamente connesse la libertà e la democrazia.

Con il Decreto Alfano siamo di fronte a un attacco alla libertà di di tutti i media, dal grande giornale al più piccolo blog.

Per questo chiediamo ai blog e ai siti italiani di fare una giornata di silenzio, con un logo che ne spiega le ragioni, nel giorno in cui anche i giornali e le tv tacciono. E' un segnale di tutti quelli che fanno comunicazione che, insieme, dicono al potere: "Non vogliamo farci imbavagliare".

Invitiamo quindi tutti i cittadini che hanno un blog o un sito a pubblicare il 14 luglio prossimo questo logo e a tenerlo esposto per l’intera giornata, con un link a questo manifesto. - scarica il logo banner.jpg

Non si tratta di difendere la stampa, la tv, la radio, i giornalisti o la Rete ma di difendere con fermezza la libertà di informazione e con questa il futuro della nostra democrazia.

08 luglio 2009

VIESTI: IL SUD NON VA AVANTI CONTRO NORD

'Certamente il mandato è molto chiaro: lavorare sui contenuti sia di una posizione comune tra le diverse regioni del Sud, che c'è stata molto poco in questi anni, ma soprattutto una posizione comune anche con tutto il resto del Paese perchè certamente il Sud non va avanti contro il Nord’'. Lo ha detto all’ANSA l’economista Gianfranco Viesti, da oggi assessore al Sud della Regione Puglia, nominato dal governatore nell’ambito di un rimpasto nell’esecutivo. “Il Sud – ha detto Viesti – va avanti facendo patti chiari, che vadano bene per tutti. Il quadro nazionale non è per niente favorevole però cominciamo a remare contro corrente, se non si comincia non si arriverà mai”. “Non è un compito quello che ho avuto – aggiunge – di un professore solitario, è una giunta regionale che si muove, è un organismo collettivo e bisognerà fare insieme”.

E per quanto riguarda la crisi in corso che investe pesantemente il Mezzogiorno, Viesti ha detto: “Siamo nella totale incognita perchè checchè se ne dica questa è una crisi gravissima i cui impatti li cominceremo a vedere dopo l’estate, soprattutto sulle cose più importanti, cioè sull'occupazione e sulla tenuta sociale”. “E dunque – ha proseguito – non sappiamo, speriamo che ci sia un pò di ripresa ma sicuramente non sarà sufficiente a compensare quello che si è perso. Quindi nervi saldi, grande attenzione, perchè ci aspetta un autunno difficilissimo, secondo me”. Il suggerimento? “Sarà – ha risposto – l'azione quotidiana di tutta la giunta che mi pare abbia fatto moltissimo negli ultimi anni, ognuno per le sue competenze. Poi bisogna mettere sul tavolo nazionale il fatto che le difficoltà sociali vanno affrontate dappertutto da Aosta a Trapani perchè questo paese va tenuto insieme tutto quanto

Ecco un a breve video-descrizione del Prof.Gianfranco Viesti , neo assessore della giunta regionale , tracciato da Lanfranco Rossi (PD Massafra) , durante l'incontro I Giovani e Lo Sviluppo promosso dai Giovani Democratici di MASSAFRA
.


Il tarantino Ludovico Vico è tra i parlamentari più attivi della legislatura , il primo dei pugliesi

Il progetto Open Polis Parlamento è la vera sfida verso il passaggio ad una democrazia compiuta. Per tale ragione l’Associazione Open Polis senza scopi di lucro, nata per monitorare l’attività dei parlamentari rende nota la sua classifica redatta assieme a Camera e Senato, relativa all’indice di attività di tutti i rappresentanti il popolo elettore.

Una bella novità arriva per il parlamentare pugliese, Ludovico Vico (PD), 27° nell’elenco generale dei 630 membri della Camera: tra i primi dei parlamentari pugliesi, ma anche uno dei più attivi in generale e pressoché sempre presente.

L'Indice di attività è ricavato prendendo in considerazione tutte le attività parlamentari di cui è possibile avere traccia e riscontro ufficiali. Combinando quindi il numero di atti prodotti dal singolo parlamentare con il peso specifico assegnato ad ognuno di essi si ottiene un indice che permette di confrontare la quantità di lavoro svolta da deputati e senatori.

Le posizioni dei parlamentari pugliesi si possono leggere su: http://parlamento.openpolis.it/parlamentari/camera/indice/desc# .

Per vedere la classifica generale redatta da Open Polis basta collegarsi al sito: http://parlamento.openpolis.it/parlamentari/camera/indice/desc . La scheda dell’onorevole Vico è invece rintracciabile al seguente link: http://parlamento.openpolis.it/parlamentare/776

07 luglio 2009

FESTA NAZIONALE GIOVANI DEMOCRATIC

Festa Nazionale dei Giovani Democratici

LA CONSULTA : BOCCIATURA DEL METODO GELMINI

QUELLO CHE IN TV NON SI VEDE

Lo Stato, in particolare il ministero dell'Istruzione, non puo' ridimensionare la rete scolastica sul territorio perche' si tratta di una competenza delle Regioni.

Lo ha stabilito la Corte costituzionale dichiarando illegittime alcune norme della legge Gelmini del giugno 2008, quelle che realizzavano consistenti tagli di spesa sulla scuola a partire dal prossimo anno scolastico.

I giudici della Consulta salvano l'impianto complessivo degli interventi contenuti nel decreto sullo sviluppo economico, contestato da alcune Regioni ma ritenuto di esclusiva competenza statale. Bocciano due punti: la definizione tramite regolamento ministeriale di criteri, tempi e modalita' per ridimensionare la rete scolastica; l'attribuzione anche allo Stato e non soltanto alle Regioni e agli enti locali delle misure necessarie a ridurre i disagi causati dalla chiusura o accorpamento di scuole nei piccoli Comuni.

La Consulta osserva che le norme dichiarate legittime "possano essere senz'altro qualificate come 'norme generali sull'istruzione', dal momento che, per evidenti ragioni di necessaria unita' ed uniformita' della disciplina in materia scolastica, sono preordinate ad introdurre una normativa operante sull'intero territorio nazionale".

Queste ultime disposizioni, dunque, secondo la Corte, "contribuiscono a delineare la struttura di base del sistema di istruzione: esse non necessitano di un'ulteriore normazione a livello regionale, e dunque non possono essere qualificate come espressive di principi fondamentali della materia dell'istruzione. Si tratta - si legge nella sentenza n.200 - di norme che, pur avendo un impatto indiretto su profili organizzativi del servizio scolastico, rispondono alla esigenza essenziale di fissare standard di qualita' dell'offerta formativa volti a garantire un servizio scolastico uniforme sull'intero territorio nazionale".

La Corte Costituzionale conferma tutti i dubbi espressi dal PD e dalle Regioni sulla legittimita' dei provvedimenti del Governo sulla scuola pubblica. La decisione annunciata ieri sera rappresenta un successo per le Regioni, cui viene riconosciuta la competenza in materia di ridimensionamento della rete scolastica e una bocciatura per il metodo del ministro Gelmini. Procedere a testa bassa senza tener conto delle richieste del sistema delle autonomie e delle esigenze di migliaia di famiglie interessate alla scuola pubblica ha portato ad una chiara smentita delle scelte del Governo''. E' quanto afferma Pier Luigi Bersani (Pd), commentando la sentenza della Consulta.

''Ancora una volta la Gelmini tenta di nascondere una sonora sconfitta al suo operato di ministro.
Questa volta il colpo arriva dalla Corte Costituzionale, che cassa come illegittimi due punti sostanziali e strutturali del regolamento sul dimensionamento, che tentava di sottrarre a comuni e regioni le competenze sul dimensionamento del sistema scolastico''. E' quanto si legge in una nota della Rete degli Studenti medi sulla sentenza della Corte Costituzionale sui provvedimenti del Governo sulla scuola pubblica.
''L'episodio - proseguono gli studenti - va messo in fila insieme a un'altra serie di sconfitte: la bocciatura del maestro unico emessa senza appello dai risultati delle iscrizioni alla primaria, il pasticcio senza precedenti sulle norme sulla valutazione, le missive dei presidi e dei dirigenti regionali che denunciano da mesi l'assenza dei fondi. E' evidente che il ministro non e' in grado di governare, e farebbe bene a dimettersi dopo un anno di disastri da cui la scuola italiana esce fortemente compromessa. A settembre molti istituti non sanno come riprendere l'attivita', e le risorse per i corsi di recupero estivi scarseggiano. Proprio per l'assenza di risorse, la Rete degli studenti medi insieme agli insegnati della Flc Cgil e ai genitori del Cgd ha presentato una diffida al ministro Gelmini per indurla a rispondere sulle gravi mancanze economiche subite dalle scuole. Mancanze - conclude la nota - che inevitabilmente stanno ricadendo su famiglie e studenti sia in termini di riduzione dell'offerta e della qualita' sia per l'aumento dei costi per l'istruzione che ricadono sull'utenza finale.

06 luglio 2009

Arriva la 14^ per i pensionati. Merito di Prodi, ma nessuno lo sa

Tre milioni e mezzo di pensionati avranno la 14^ mensilità grazie a un provvedimento del 2007 voluto dal governo Prodi. Forse per questo, per non attribuire il merito al governo precedente, l'attuale esecutivo - denuncia il Pd - sta passando sotto silenzio l'erogazione di questa cifra, che può alleviare sia pure in misura minima le difficoltà di fasce deboli della popolazione.
Cesare Damiano, ex ministro del Lavoro nel governo presieduto da Romano Prodi attacca: "Nonostante la caparbietà con la quale il governo si ostina a non investire risorse per sostenere sviluppo e stato sociale in un momento di crisi così grave, come Pd siamo riusciti ad allentare i cordoni della borsa di Tremonti e a portare un importante risultato ai cittadini socialmente ed economicamente più deboli".

La 14^ è in pagamento in questi giorni ai pensionati che percepiscono un assegno mensile fino a circa 700 euro. Si tratta di 3 milioni 426mila persone che percepiranno un importo medio di 380 euro una tantum per un onere complessivo di 1 miliardo 305 milioni di euro. Questo risultato - aggiunge Damiano - è il frutto del protocollo del 2007, voluto dal governo Prodi».
«L'esecutivo di Berlusconi - prosegue l'ex ministro del Lavoro - abituato ad annunci roboanti quanto inconsistenti di risorse promesse e mai pagate, ha passato sotto silenzio questo importante intervento sociale, semplicemente perchè frutto dell'azione del governo precedente».

«Il numero di persone coinvolte, oltre 3 milioni, e la cifra che viene spesa - aggiunge Damiano - e che sarà erogata anche negli anni a venire nel mese di luglio, corrisponde esattamente a quanto stabilito dall'accordo del 2007 con le parti sociali. Ben diverso è il rapporto promessa-risultato di questo governo: una social card prevista per oltre 1milione e mezzo di pensionati, devoluta ad appena un terzo; un assegno di disoccupazione per i lavoratori a progetto, cioè precari, che non solo corrisponde ad appena il 20% dell'ultima retribuzione, ma che ha interessato fin qui 1800 persone, rispetto ai circa 400mila precari che hanno perso il lavoro nel corso del 2008. Qualsiasi ulteriore commento - conclude - appare superfluo».

In realtà, temono al Pd, potrebbe accadere di peggio. Ossia, quel che è successo per l'Ici per la prima casa: il governo Prodi tolse la tassa a chi effettivamente ne aveva bisogno, riducendola per tutti gli altri, ma poi Tremonti la levò per tutti, con aggravio importante per le finanze ma attribuendosi il merito.

• Soppressi alcuni treni, Florido: pronti alla mobilitazione generale

Taranto e la Terra Ionica ancora una volta penalizzati da scelte sbagliate. Questa volta è Trenitalia a mortificare il nostro territorio. La decisione di sopprimere alcuni treni è inaccettabile”.
Così il presidente della Provincia di Taranto, Gianni Florido, interviene sull’argomento, preannunciando alcune iniziative di lotta.
“Bene hanno fatto quanti sono già intervenuti pubblicamente per difendere i diritti dei viaggiatori e le ambizioni di una provincia che non può certo permettersi di essere tagliata fuori dagli assi di collegamento più importanti del Paese. venerdì 10 luglio,enerdì 10 luglio,alle ore 11, incontrerò i sindacati e i rappresentanti istituzionali del territorio per definire congiuntamente le iniziative da assumere per tutelare i nostri interessi. Penso in particolare – conclude Florido – ad una mobilitazione generale per costringere Trenitalia a fare un passo indietro. La nostra provincia merita rispetto”.

05 luglio 2009

• PALAGIANO PAURA INQUINAMENTO DOPO L’INCENDIO A LUBRITALIA

«Quello che temevamo è successo. La pioggia caduta, unita soprattutto all’ac qua defluita da monte a valle e quindi a Palagiano, ha portato via dall’area di Lubritalia acqua mista a olio allargando così l’area di possibile inquinamento. Ieri (giovedì-ndr) dalle 21 alle 3 i Vigili del Fuoco, allertati dall’assessore alla Protezione Civile, Pasquale Rizzi, assieme ad altre ditte specializzate, sono intervenuti per raccogliere quanta più acqua possibile. L’Arpa ha anche prelevato dei campioni di acqua schiumosa per analizzarli. Se i risultati dovessero registrare un ulteriore inquinamento, sarà ampliata l’area soggetta a interventi di bonifica».
Così il sindaco di Palagiano, Rocco Ressa .

Intanto, al sopralluogo del Prefetto Alfonso Pironti che martedì pomeriggio ha constatato come gli interventi attuati siano stati quelli necessari per fronteggiare la prima emergenza, ha fatto seguito, mercoledì mattina, un incontro in Prefettura al quale hanno partecipato il sindaco Ressa, l’Arpa, l’Asl, l’Ufficio Ambiente della Provincia, il Genio Civile, i Vigili del Fuoco. Durante l’incontro è stato fatto il punto della situazione, valutati gli interventi effettuati e programmati quelli di bonifica da realizzare.


03 luglio 2009

Festa di terra ionica - 104.133 grazie


E' stata organizzata per venerdì prossimo 3 luglio a partire dalle 21.00 presso la Masseria “Vaccarella” al quartiere Paolo VI di Taranto la manifestazione per festeggiare la straordinaria vittoria di Gianni Florido e della coalizione che lo ha sostenuto alle recenti elezioni provinciali.

L'iniziativa organizzata dal Presidente Florido con la partecipazione di tutte le forze che si sono apparentate al secondo turno a sostegno della sua candidatura (Partito Democratico, Lista per Florido Presidente, Unione di Centro, Italia dei Valori, Io Sud, Sviluppo del Territorio, Rifondazione Comunista, Sinistra Unita, Comunisti Italiani, Verdi, Lista Stefàno, S.D.S., Partito Pensionati, Patto Solidale, Moderati di Centro) è intitolata “Festa di terra ionica - 104.133 grazie” e vedrà la presenza del tarantino Alessandro Greco, in veste di presentatore e “padrone di casa”, e del musicista Eugenio Bennato e della sua band, napoletano, ma tarantino d’adozione.


Il PD Massafra sta mettendo un pullman per permettere a tutti di partecipare all'evento . Il Pullman partirà venerdì 3 Luglio da Piazza Vittorio Emanuele alle ore 20,30 .

02 luglio 2009

CONTI PUBBLICI IN CRISI

Conti pubblici sempre più in difficoltà. L'avanzo del mese di giugno si dimezza rispetto al passato, fermandosi a 6,6 miliardi rispetto ai 15,4 miliardi del giugno 2008. Così il fabbisogno di cassa del settore statale sale nel primo semestre a 49,5 miliardi, 25,5 miliardi in più di quello registrato nello stesso periodo dello scorso anno. Sono i dati di cassa dello Stato diffusi dal ministero dell'Economia.
Ad andare male è soprattutto il mese di giugno, importante per i conti pubblici, nel quale si incassano le imposte relative alle dichiarazioni dei redditi.
Alla fine dell'anno mancheranno in cassa entrate per 37 miliardi e questo porterà il deficit pubblico verso il 5%.

01 luglio 2009

Parte l’impianto anti-diossina


Questa mattina è stato inaugurato all’Ilva l’impianto che permette di ridurre le emissioni di diossina attraverso il trattamento con l’Urea, composto chimico a base di ossigeno, carbonio, sodio e idrogeno.
Alla cerimonia è prevista la presenza del ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, e del presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola .
L'impianto, come previsto dalla legge regionale 8 del 2009 e dall'accordo di programma per l'area industriale di Taranto e Statte, rientra nel piano di interventi destinati a rendere lo stabilimento siderurgico del Gruppo Riva eco-compatibile. L’abbattimento delle emissioni di diossina dei camini Ilva consentirà di raggiungere il limite di 2,5 nanogrammi per metro cubo previsto dalla legge. Ricordiamo che la stessa normativa varata nello scorso
dicembre dal Consiglio regionale pugliese impone all’Ilva il tetto più restrittivo di 0,4 nanogrammi da raggiungere entro il 31 dicembre 2010.

Anche gli ambientalisti tarantini rivendicano il merito di avere contribuito, con la loro mobilitazione, alla attivazione dell'impianto ad urea. «L'inaugurazione dell'impianto - affermano in una nota Lunetta Franco, presidente del Circolo Legambiente di Taranto, e Stefano Ciafani, responsabile scientifico nazionale di Legambiente - è indubbiamente un primo risultato importante nella battaglia contro l'imponente impatto ambientale dell'acciaieria tarantina sul territorio e sulla salute dei cittadini. Ma non deve essere considerato un traguardo». Per i due esponenti di Legambiente «rimangono aperte ancora molte questioni sia nel merito dell'applicazione della Legge 44, sia nel merito della concessione dell'Aia (Autorizzazione Integrata Ambientale) ai principali stabilimenti industriali tarantini e all'Ilva in particolare».

Per gli ambientalisti, infine, «resta prioritario l'obiettivo del campionamento in continuo dei fumi dell'impianto di agglomerazione, unico sistema che consenta un controllo oggettivo delle emissioni, con analisi sistematiche, ma anche casuali e dunque con la garanzia che i dati non possano essere modificati attraverso procedure o adeguamenti della produzione atti a diminuire in un dato momento il tenore delle emissioni».

EMILIANO : SOSTEGNO A VENDOLA


Il segretario regionale del Pd Michele Emiliano , manda il sostegno di tutto il partito alle scelte del governatore.. «La questione morale, che Vendola in questo modo sta affrontando con la consueta nitidezza e determinazione - dice Emiliano - è una precondizione della politica per una maggiore coesione della società pugliese intorno ad un progetto di cambiamento». Il Patto tra «Nichi e Michi», insomma si consolida su uno slogan: «Inizia un cammino nuovo, nulla sarà come prima».
«L'idea di azzerare la giunta con l'obiettivo di rendere più proficua l'alleanza con Idv e Udc è una scelta politicamente lungimirante - dice Nicola Latorre, senatore Pd - verificheremo però se è possibile attuarla già in
questa legislatura. Naturalmente dobbiamo individuare delle regole che rendano più trasparente l'azione di governo e che rafforzino la separazione tra ruolo politico e amministrazioni, soprattutto nella sanità».
[b. mart GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO ]

Vendola Azzera la giunta

Il presidente NichiVendola ha deciso anche lui di “azzerare” gli assessori e ”riformulare” il governo della Regione. La decisione - ha spiegato lo stesso Vendola - è legata “a fatti politici nuovi” e a “fatti indirettamente politici”. Il che significa, da un lato, i risultati delle recenti