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29 maggio 2010

•Bersani: «Manovra ai limiti della Costituzione»


La manovra correttiva «è il frutto amaro e ingiusto di due anni di bugie e menzogne e di una politica economica dissennata». Lo ha affermato il segretario del Partito democratico, Pier Luigi Bersani, ai microfoni di Sky Tg24. «È uno spettacolo inverecondo, non si sa bene cosa il Consiglio dei ministri abbia approvato» ed è una situazione «ai limiti estremi del quadro costituzionale». «Poi queste carte finiscono in mano a non si sa chi, vengono rimaneggiate prima di essere portate dal presidente della Repubblica. Tutto questo - prosegue Bersani - avviene perché ci sono differenze, eufemismo per dire risse, dentro il governo. Vedremo queste carte cambiare più volte nei prossimi giorni».

FRUTTO AMARO DI DUE ANNI DI MENZOGNE - Prosegue poi il leader del Pd nel suo duro attacco alla politica economica del governo: «Vorrei sapere se nella manovra se ci sono ancora le norme che raddrizzano le procedure della Protezione civile, tanto per fare un esempio». La cosa che sconcerta di più Bersani «è che non ci si spieghi perché dobbiamo fare questa manovra. Dire che ce la chiede l'Europa è una falsità. L'Europa ci chiede i conti a posto, ma se i conti non sono a posto è tutta responsabilità del governo. Questa manovra è il frutto amaro e ingiusto di due anni di bugie e menzogne, di una politica economica dissennata che ci ha portato fuori binario nella spesa corrente, che ha ridotto gli investimenti, e quindi ha abbassato la crescita, e che non ha tenuto i conti a posto. Adesso si ripropone una strada sbagliata».