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29 aprile 2011

•Appalto rifiuti, strane intese tra Castiglia e Tamburrano

Un bando per effettuare il servizio di raccolta differenziata a Lama e San Vito.
Era ora, verrebbe da dire, se non fosse che l’affidamento di tale servizio sembra aver assunto contorni poco chiari.
Il servizio, infatti, è stato affidato dall’Ato Ta 1 presieduto dal sindaco di Massafra Martino Tamburrano ad una impresa, la “Castiglia” (unica partecipante al bando) il cui titolare risulterebbe essere il fratello di Nino Castiglia, presidente del consiglio comunale di Massafra. Totale della somma messa a disposizione dall’Ato, circa 1 milione e 600mila euro.
E’ dov’è il problema diranno i più? L’intreccio tra imprese, politica ed istituzioni non risulta essere di certo una novità.
La domanda, in realtà, sarebbe un’altra, ovvero: come mai il servizio non è stato affidato all’Amiu, che già opera nell’ambito della raccolta differenziata prestando servizio nella circoscrizione Tre Carrare Solito (budget 197mila euro, ndr)?
Lo “scetticismo” in merito alla vicenda ha colto anche il presidente dell’azienda che si occupa dell’igiene urbana Gino Pucci, che in una nota ai dipendenti datata 30 marzo diceva: «Abbiamo appreso che l’Ato Ta 1 ha ultimato le procedure di gara per l’affidamento della raccolta differenziata porta a porta a Lama e San Vito. Si tratta di un progetto sperimentale, della durata di sei mesi. In questa fase Amiu non è coinvolta nel progetto, ma dovrà intervenire nella successiva gestione definitiva. Il Cda dell’Amiu non ha accolto positivamente questa iniziale esclusione, ritenendo che anche queste fasi di avvio avrebbero dovuto vedere la nostra azienda direttamente partecipe. Il Cda conferma le sue perplessità rispetto alla decisione dell ’ Ato » .
Pucci dunque, resta perplesso.
Ma come mai l’Amiu “dovrà intervenire nella gestione definitiva”? Presto detto. Secondo qualcuno, infatti, l’intera “manovra” sarebbe mirata a bypassare i concorsi pubblici per le eventuali assunzioni. A favore di chi? Beh chiaramente a favore di chi allo stato attuale è formato (o è sulla strada giusta per esserlo, magari grazie alla Provincia) per effettuare la raccolta differenziata.
Non ci spingiamo oltre anche perché potremmo urtare la sensibilità di chi quotidianamente lavora o studia per far concorsi.
Secondo i ben informati però, nel momento in cui il servizio terminerà, i mezzi (acquistati grazie a contributi regionali) dovranno essere consegnati al Comune di Taranto, così come prevede il progetto. Un affare, diranno i più. Sì, ma per chi? Come ha detto Pucci “L’Amiu dovrà intervenire nel progetto nella successiva gestione definitiva”. Infatti, al momento della consegna dei mezzi e la cessione del servizio, ci potrebbe essere l’obbligo di assorbire il personale che ha operato, in questo caso nell’impresa “Castiglia”.
A pensar male si fa peccato, ma alle volte ci si azzecca!

TARANTO SERA 23/04/11