Doveva esserci anche un corteo, ma l’inizitiva di protesta contro il piano di riordino ospedaliero si concretizza in un’assemblea cittadina ai piedi del Matteo Pagliari. L’amministrazione in carica si è resa protagonista di una istanza provocatoria nei confronti della Regione quando nei giorni scorsi il sindaco Tamburrano ha proposto una sorta di “baratto”: riaprite l’ospedale e Massafra accoglierà i rifiuti della Campania.
Una proposta che è morta sul nascere dal momento che la discarica di bacino non potrebbe, senza deroghe, accogliere rifiuti di quel tipo. Ecco che Tamburrano ha deciso di scendere in strada. Stasera alle ore 19,30 parlerà alla città nel piazzale antistante l’ospedale Pagliari. “Riaprite quella struttura” - che il piano di riordino ha chiuso a fine marzo scorso per farne una casa della salute - è il grido che lancerà dalla piazza. Ma con lui non ci saranno i rappresentanti della sinistra che, invece, ad ottobre marciarono sulla città prima che il piano operasse i tagli. “Restiamo contrari alla chiusura - osserva Vito Miccolis del Pd - ma non è così che si otterranno risultati. Servono proposte concrete che il nostro gruppo sta cercando di attuare, invece, la mossa del sindaco è solo mirata a distogliere le attenzioni dei massafresi dagli aumenti della Tarsu che lui ha imposto”. Anche Sel è della stessa opinione. All’indomani della proposta a Vendola, il segretario Baccaro mosse le critiche a Tamburrano. A breve il Pd dovrebbe avviare un nuovo confronto con la Regione e soprattutto con il nuovo dg dell’Asl, Scattaglia. “Stiamo lavorando - fa sapere Miccolis - per preparare un piano alternativo che punti sulla riapertura del pronto soccorso, sulla trasformazione in Rsa e soprattuto sul riutilizzo delle sale operatorie, anche se solo per piccoli interventi, per le quali sono stati spesi fiori di quattrini”.
Tarantosera m.d.b.