Dibattito PD su “Il lavoro prima di tutto” con il responsabile nazionale Economia e Lavoro Stefano Fassina. Si terrà domani, mercoledì 11 aprile (ore 18.00) presso il Teatro Comunale organizzato dal locale PD.Interverranno il segretario cittadino Imma Semeraro, il segretario provinciale Francesco Parisi, il consigliere regionale Michele Mazzarano, l’assessore regionale Michele Pelillo, il parlamentare Ludovico Vico e il segretario regionale PD Puglia Sergio Blasi.
Atteso l’intervento di Stefano Fassina, Responsabile Nazionale Economia e Lavoro il quale, come ricordiamo, ha già detto: «Mettere al centro dell’identità culturale e politica di una forza progressista a vocazione maggioritaria la persona che lavora non è ritorno indietro, è sguardo al futuro». Tra il 2007 e il 2008 si è rotto l’equilibrio, insostenibile sul piano macroeconomico, sociale e ambientale, promosso nel trentennio alle nostre spalle dal paradigma neo-liberista. La causa di fondo della rottura non è la finanza avida e irresponsabile. È la regressione del lavoro, dei padri e dei figli, e la conseguente impennata della disuguaglianza di reddito, ricchezza, mobilità sociale e, inevitabilmente, potere economico, mediatico e politico.Le forze del centrosinistra per un lungo periodo sono corse dietro alle mode del momento: ritiro della politica per l’autoregolazione dell’economia; demonizzazione dell’intervento pubblico; «meno ai padri più ai figli»; archiviazione del partito intellettuale collettivo per il vuoto leaderismo mediatico.
Ora il compito storico del Pd e delle altre forze politiche e sociali del centrosinistra europeo è orientare verso un approdo progressivo la transizione in corso per restituire dignità alla persona che lavora.
Con la riforma del lavoro e della sua discussione in Parlamento, il lavoro è al centro del dibattito politico nazionale. I prossimi giorni saranno decisi per determinare il futuro dell’Italia e dei lavoratori.Il ruolo del PD in questa fase è determinante per difendere i diritti dei lavoratori e per rilanciare l’economia.
Le parole del ministro Fornero e del presidente Monti indicano che nel Ddl lavoro è prevista la possibilità di reintegro per i licenziamenti economici dovuti a motivi giudicati insussistenti.Vinta la battaglia dell’articolo 18, ora nessuno tenti colpi di mano.È una soluzione positiva, innovativa e coerente con i principi di civiltà del lavoro distintiva dell’Europa.Il percorso parlamentare consentirà di poter intervenire su altri punti del pacchetto lavoro che vanno rivisti: l’aumento dei contributi e l’esclusione dagli ammortizzatori sociali per i lavoratori parasubordinati; l’aumento dei contributi per i contratti a tempo determinato per attività stagionali; le politiche attive per il lavoro.In tempi rapidi, il Parlamento in sinergia con il governo può approvare una buona legge.
Questi ed altri sono gli argomenti di discussione del dibattito.