Ieri (17 aprile) a Roma, con l’incontro svoltosi presso la Presidenza del Consiglio, i Ministri, il Presidente Vendola ed i rappresentanti delle forze politiche della Puglia, con il Sindaco di Taranto ed il Presidente della Provincia, hanno concordato di istituire un tavolo tecnico, che a partire dal prossimo 30 Aprile 2012, porrà le priorità di intervento, per l’avvio dei piani di bonifica ambientale, dei territori e della stessa area industriale tarantina interessata.
Questo primo passo, non ci deve far dimenticare, che la priorità per Taranto è la sua territorialità, la difesa dell’ambiente e dell’occupazione. In questi giorni l’ILVA ha pubblicato uno spot, dove c’è un messaggio semplice: Una tutta con un nome di un ingegnere specializzato, Luca Basile, “un tecnico ambientale” che con il suo lavoro insieme ad altri colleghi di lavoro assicura un futuro all’Ilva e a Taranto.
Lo slogan finale dello spot è assai efficace: “C’è un mondo dentro”, certo vi lavorano tra diretti ed indiretti, quasi 15.000 lavoratori, dove si movimentano, quantità di ricchezza e di redditi di svariati miliardi di EURO.
Nel momento in cui lo Stato adotterà la legge per il risanamento dell’aree così come ha fatto per Marghera, e stanzierà milioni di EURO. Il proprietario della grande fabbrica, quanto metterà di suo, per innovare e migliorare le tecniche di produzione, per abbattere le polveri e la CO2?
La proprietà dell’ILVA, nel momento in cui si appresterà al rifacimento del più grande Altoforno presente in quella struttura produttiva, il N° 5 in esercizio dal 1995 cc, utilizzerà le nuove tecniche messe a punto con il sistema Finex, già adottate da altre aziende siderurgiche mondiali come la POSCO del COREA del SUD, o aspetterà che finisca la sperimentazione, già in atto da due anni (2010) del sistema ULCOS, che in prospettiva dovrebbe portare all’abbattimento delle quantità di CO2 del 30 - 70% entro il 2050?
Il Lavoro come dice Luca Basile è la prospettiva di una vita. Bisogna difenderlo così come tutti sappiamo, che la siderurgia è servita e servirà all’ITALIA per garantire lo sviluppo.
Lo Sviluppo nel 2012 si garantisce, con giusti rapporti sinergici tra i soggetti (Stato, Imprenditori e cittadini), in questi anni la coscienza civile ha preso atto che il lavoro deve essere ECO-COMPATIBILE. Le tecnologie ci sono basta utilizzarle, per garantire Sviluppo, certezza di un futuro migliore in un ambiente più pulito con meno malattie.
Lanfranco Rossi
Responsabile Sviluppo Economico PD Taranto