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05 dicembre 2013

L' 8 DICEMBRE ANCHE TU PUOI VOTARE PER DARE UN FUTURO AL TUO PAESE - MASSAFRA E L' ITALIA DECIDONO DI CAMBIARE VERSO CON MATTEO RENZI

Ci sono date che la Storia ricorda come tali da segnare una svolta nella vita politica di un Paese. Date che segnano l'inizio di un nuovo corso, portatore di nuove idee sulla direzione da intraprendere e di nuovi protagonisti che si incaricano di attuarle. Date che giungono nei momenti di maggiore sfiducia, quando la società è pervasa da una crisi profonda, al contempo economica, sociale e morale, e che danno il senso di una ripartenza, di una speranza. L'8 dicembre 2013 può essere una di queste date. Può essere il giorno in cui tutti gli elettori, iscritti e non iscritti al Partito Democratico, decidano di scegliere Matteo Renzi come nuovo leader della sinistra italiana.
Il Sindaco di Firenze è l'uomo che in questo momento di crisi della politica e di declino del nostro Paese sta rappresentando per moltissimi italiani l'ultima speranza affinché  si affermi finalmente un cambiamento reale per l'Italia, un rinnovamento delle Istituzioni, del modo di fare politica e dei volti che la animano.
E' un cambiamento che non si presenta come vana promessa vuota di contenuti, ma all'insegna della concretezza, rispecchiando peraltro in tal modo la personalità del suo promotore.
Renzi rappresenta la volontà di capire i bisogni in tempo reale e tradurli in proposta politica. Rappresenta l'apertura del Partito Democratico oltre i confini della sua tradizionale rappresentanza, senza rinnegare la sua identità, ma al contrario riscoprendo, e dando finalmente concretezza. a quel concetto di vocazione maggioritaria invocato invano al momento della fondazione.
Con la sua candidatura il PD chiede indietro, con forza, i consensi perduti negli anni e andati a chi ha saputo approfittare degli errori e dell'immobilismo del gruppo dirigente. A chi ha sfruttato la delusione e la rabbia per soffiare sul vento della protesta, ma senza essere in grado di offrire una proposta di governo. Il Sindaco di Firenze offre a tutti i delusi un partito che abbandona ogni reticenza sul tema del taglio dei costi della politica, della riduzione del numero dei parlamentari, dell'abolizione degli enti inutili. E lo fa non in nome della ricerca del facile consenso, ma perché è su questi temi che si misura oggi agli occhi degli elettori la rilegittimazione della politica, il recupero della sua autorevolezza e credibilità.
Per la prima volta in vent'anni, un candidato alla segreteria del più grande partito della sinistra non solo guarda ai più deboli, proponendo fra l'altro l'introduzione di un contributo di solidarietà sulle pensioni d'oro in nome dell'equità intergenerazionale, ponendo al centro della sua attenzione il tema degli asili nido e dei servizi alla collettività, giusto per citare alcune delle tante proposte. Ma dice anche con chiarezza che la riduzione delle tasse, nel Paese che, secondo molti studi, ha la pressione fiscale più alta d'Europa, non può essere un tabù per la sinistra, bensì una necessità. Per la prima volta un leader del PD sottrae alla destra il tema su cui ha costruito il proprio illusorio consenso per venti anni, lasciando sul campo solo delusioni e macerie, abbattendo in tal modo la tradizionale diffidenza che ha tenuto spesso lontani dal nostro Partito il ceto medio, i piccoli imprenditori, gli artigiani. Gente che lavora e produce e che è stata colpita drammaticamente da questa crisi.
Il Partito Democratico di Massafra ha ancora una volta sfatato il luogo comune di un Sud politicamente arretrato e arroccato su posizioni conservatrici e ostili all'innovazione, che si accoda passivamente ai cambiamenti, invece di rendersene protagonista. Il nostro Circolo ha deciso invece di partecipare attivamente al processo di rinnovamento in atto, consegnando alla lista collegata a Matteo Renzi ben l'86% dei voti in occasione delle elezioni per la Convenzione, ponendosi così all'avanguardia dei risultati, pur lusinghieri, registrati a favore del sindaco di Firenze in tutta la terra jonica.
Adesso tocca agli elettori massafresi non essere da meno l'8 dicembre, perché tutti possono andare a votare, iscritti e non iscritti al Partito Democratico. Ora occorre alzarsi e decidere di rendersi protagonisti del cambiamento, perché la passività e la rassegnazione, lo stare fermi in attesa di qualcosa deciso da altri, non hanno mai portato, e non potranno mai portare, ad alcun risultato utile per il nostro futuro.
L'8 dicembre occorre andare a votare per Matteo Renzi nella sede del Partito Democratico di Corso Regina Margherita, per prendere in mano il nostro destino e dare una nuova speranza all'Italia.



Marcello Barletta
Circolo PD Massafra