La vittoria di Matteo Renzi e' stata come il fiume in piena di una grande novità che ha rotto gli argini di ricette minoritarie e di testimonianza.
La partecipazione alle Primarie e' stato come il rumore che ha infranto il silenzio di un popolo che ha deciso di non lasciarsi vincere dalla sfiducia e dal risentimento.
Il consenso largo tributatogli fa di Renzi non un uomo solo al comando, come pure e' stato detto e scritto, ma un leader popolare e moderno, un leader in sintonia con il proprio popolo e con lo spirito del tempo.
Il nuovo segretario del Pd propone un riformismo nuovo, coraggioso, sostenuto da passione e valori della sinistra coerenti con i mutamenti economici, sociali e culturali di questo passaggio drammatico della storia europea e italiana.
Renzi non chiude la storia della sinistra nel Pd, chiude con un idea della sinistra ingabbiata per vent'anni nel recinto dell'anti-berlusconismo e del "non possumus" di egemonia sindacale.
La sinistra non può essere un pezzo di archeologia, la sinistra deve essere una forza vitale capace di cambiare se stessa, coerentemente ai propri ideali, di fronte ai mutamenti che la storia presenta.
A Taranto la vittoria di Renzi e' stata più netta che in altre province pugliesi, segno della capacita' di una parte del Pd e del suo gruppo dirigente di calcare, da qualche anno, il terreno della frontiera coraggiosa della innovazione e della responsabilità di fronte ai drammi che colpiscono, in modo acuto, il nostro territorio.
Il risultato di terra jonica ci carica di ulteriore grande responsabilità. I partiti esistono e riconquistano credibilità se sanno essere riferimento della società, di disoccupati, precari, lavoratori in procinto di perdere il lavoro, di cittadini che temono le storture ambientali e i rischi per la salute derivanti da un apparato industriale inquinante, di giovani e studenti che non si arrendono al destino di dover scappare dalla propria terra per avere chanches di futuro.
Questo risultato incoraggia il nuovo corso rappresentato dalla elezione a segretario di Walter Musillo. Con lui dobbiamo costruire una fase nuova per il riscatto della politica, contrastando i professionisti dell'anti politica insultante, distruttiva e parolaia.
Michele Mazzarano
Consigliere regionale PD