Ieri alla Camera anche il primo passo verso l'abolizione delle province. Non hanno partecipato in segno di protesta la VERA LARGA INTESA , ovvero Lega Nord, Fi e M5S. Il ddl (ora va al Senato) trasforma i consigli provinciali in assemblee di sindaci, arrivano 9 città metropolitane.
Delrio (PD), dopo anni passo avanti per semplificazione - "Dopo tanti anni di attesa, un passo avanti enorme per semplificare i livelli amministrativi del Paese ed essere più vicini a cittadini ed imprese". Così il ministro per gli Affari regionali, Graziano Delrio, commenta su Facebook l'approvazione del ddl sul riordino di Città metropolitane, Province, unioni e fusioni di Comuni, che ora andrà al Senato. Il ddl è passato con 277 sì dei deputati della maggioranza, 11 voti contrari. Sono usciti dall'aula senza votare Forza Italia, M5S e Lega Nord. Su Facebook Delrio ricorda i punti salienti del provvedimento: partono le nove città metropolitane, "dopo 30 anni, per dare slancio alla crescita del Paese"; per la prima volta non ci saranno le elezioni provinciali e, in attesa del disegno costituzionale di abolizione, le Province si riducono ad enti leggeri "con poche funzioni, molto utili ai Comuni"; i piccoli Comuni potranno lavorare più facilmente insieme nelle unioni, "con meno burocrazia e più autonomia". Infine si lavora alla soppressione di centinaia di enti impropri e inutili e inizia la riorganizzazione dello Stato. "Se tutto questo sembra poco..." conclude il ministro.