Le recenti polemiche sulla destinazione delle risorse per le infrastrutture rurali destinate ai comuni, della zona occidentale della provincia di Taranto, colpiti dall'alluvione, hanno il sapore di un insopportabile campanilismo o, in alcuni casi, di un ancor più insopportabile doppiopesismo opportunistico.
Si passa dall'esercizio vanaglorioso di attribuirsi i meriti quando copiose risorse economiche vengono destinate nel proprio comune (vedi Ginosa), allo scatenare invettive contro l'Assessore Nardoni, quando le stesse risorse, assegnate con il metodo e la procedura di cui ne ha beneficiato il proprio comune, non vengono attribuite ad un altro comune, politicamente vicino (vedi Palagianello).
Spiace assistere alla dura polemica del Sindaco Labalestra contro la Regione, sapendo quanta approfondita conoscenza egli abbia in merito a bandi e finanziamenti.
In questa rissa verbale scomposta urge rappresentare alcuni elementi di verità che rischiano di essere appannati dalla vis polemica di questi giorni.
Va innanzitutto riconosciuto il merito della Regione Puglia, come ha fatto il Sindaco di Ginosa, di aver saputo rispondere tempestivamente alle sofferenze di un territorio piegato dall'ultimo evento alluvionale che ha causato morti, devastazioni e disagi; le ingenti risorse destinate al territori colpiti vanno ascritte agli assessorati competenti e ai loro uffici che hanno saputo rispondere al grido di dolore che arrivava dai comuni.
Va riconosciuto il buon lavoro dell'Assessore Nardoni e del suo Assessorato, che predisponendo l'attivazione della misura 125 e la pubblicazione di un bando conseguente di 10 milioni di Euro per fare fronte alle criticità in ambito rurale dei Comuni interessati. E' molto difficile, pertanto, immaginare che in un bando predisposto con criteri di assegnazione di risorse imposti dalla Comunita' Europea, si possano introdurre elementi di discrezionalità dell'Assessore o dell'Assessorato.
Partendo da queste banali considerazioni, bisognerebbe riprendere il dialogo istituzionale per fare fronte alla grave situazione in cui versano agricoltori, aziende e colture pesantemente colpiti dall'alluvione. Tali situazioni sono più importanti delle nostre polemiche e delle nostre acrobazie di opportunismo politico.
Chiedo pertanto all'Assessore Nardoni, che ringrazio per il lavoro prezioso sin qui svolto nell'affrontare l'emergenza, di convocare un incontro, nei prossimi giorni, presso il suo Assessorato, con i sindaci dei comuni coinvolti.
Bisogna abbandonare le diffide, i ricorsi, le lungaggini, gli intoppi burocratici.
Bisogna affrontare con grande senso di responsabilità i bisogni di un territorio, tutto il territorio interessato, che non può attendere le nostre polemiche politiche.
Michele Mazzarano
Consigliere regionale Pd