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21 febbraio 2014

Nuova figuraccia del Comune , 1000 euro di multa a degli studiosi!

Multati per eccesso di sapienza e di buona volontà, oppure perchè privi dell’autorizzazione? 
Per Vito Miccolis, capogruppo del Pd, la disavventura capitata ad alcuni studiosi di storia e cultura locale va ascritta allo zelo dei vigili urbani e, peggio, alla scarsa sensibilità degli amministratori comunali, per cui «è meglio che il sindaco cambi la sua squadra». Miccolis ricostruisce la vicenda con zelo, questo sì dovuto: «Ormai le figuracce sono tali e tante che occorre dare una svolta all’attività amministrativa. L’ultima perla è l’ingiunzione di pagamento per mille euro notificata a due cittadini studiosi di storia locale». 
L’episodio ha dell’incredibile. Alla fine di agosto del 2013 una dottoressa massafrese, esperta del patrimonio culturale locale, con tanto di laurea specifica, viene invitata da un’associazione culturale ad accompagnare due studiosi di storia dell’arte che stavano a Massafra per studiare gli affreschi e l’architettura delle chiese rupestri. Mentre la comitiva stava studiando la bellissima cripta della Candelora all’interno del burrone San Marco, arrivano gli agenti della Polizia municipale per un controllo. I vigili chiedono alla studiosa massafrese se avesse l’abilitazione rilasciata dalla Provincia per esercitare l’attività di guida turistica ed accompagnatore turistico. «Purtroppo – spiega Miccolis – i tre non avevano nessuna abilitazione perché non esercitavano la professione di guida turistica, ma erano solo studiosi e si trovavano in quella cripta solo per motivi di studio. I solerti agenti provvedevano a redigere il verbale. La vicenda l’ho portata all’attenzione del consiglio comunale e dai banchi dell’amministrazione comunale ebbi la certezza di un intervento per l’annullamento in autotutela del provvedimento amministrativo in quanto tutti riconoscevano che la studiosa non esercitava alcuna professione di guida turistica, ma tutti sapevano della sua passione per la valorizzazione dei beni culturali. Non a caso anche per tali meriti ultimamente è stata eletta presidente di una importante associazione culturale massafrese che ha tra i propri fini lo studio e la valorizzazione del patrimonio culturale della città».
 La vicenda sembrava che potesse essere risolta bonariamente. Anche perché l’interessata il 30 ottobre aveva presentato degli scritti difensivi chiarendo l’intera vicenda ed aveva chiesto l’audizione personale come prevista per legge. La doccia fredda per le persone interessate è arrivata il 13 febbraio quando il messo comunale ha notificato due ordinanze di ingiunzione di pagamento di mille euro, dove tra l’altro si riferisce che «non erano stati presentati scritti difensivi».
 «Sicuramente – rimarca Miccolis – vi sono tutti gli estremi per la presentazione di un ricorso all’ingiunzione davanti agli uffici giudiziari competenti. Ma la figuraccia rimane. Gli amministratori comunali erano a conoscenza dell’intera vicenda e nessuno è intervenuto. Questo episodio non può essere superato con l’annullamento del verbale, ma occorre una seria riflessione sulla capacità dell’Amministrazione comunale di promuovere l’immenso patrimonio culturale presente in città». 
«E’ assurdo – attacca il capogruppo Pd – perseguitare e punire chi volontariamente tenta di sopperire alle lacune amministrative con lo studio e la pubblicazione di testi che valorizzano Massafra. Questi nostri concittadini meriterebbero dei riconoscimenti pubblici per la loro opera per la nostra amata Massafra. Sindaco – conclude Miccolis – se ami la città che amministri cambia la squadra e valorizza chi lavora per tenere alto il nome del nostro paese. Altro che ingiunzioni di pagamento!».

Corriere del Giorno