Non basta una mozione in Consiglio regionale per nascondere le responsabilità del partito di Sel sul progetto Tempa Rossa di Taranto. Apprezzo lo spirito che anima l'iniziativa di Alfredo Cervellera, ma ho la sensazione che, anche intorno a questa vicenda, stiano prendendo il sopravvento tatticismi elettorali. Questa vicenda è stata caratterizzata da una procedura che ha registrato i pareri favorevoli espressi dal Comune, dalla Provincia di Taranto e dalla delibera di Giunta regionale del Novembre 2011. In quella giunta un esponente del Pd, Michele Pelillo, allora assessore regionale al Bilancio, mostrò la sua contrarietà al progetto, non partecipando al voto su quelle delibera. Non mi risulta che altri membri di giunta appartenenti al partito di Sel abbiano fatto altrettanto. Il Partito Democratico, da tempo, sostiene la necessità di non gravare ulteriormente il nostro territorio di investimenti che producono ulteriore carico di emissioni diffuse. Lo abbiamo fatto su ogni questione: su Ilva, Tempa Rossa, Cementir e inceneritori di ogni ordine e grado.
Ci si accorge solo ora che non esiste uno straccio di studio sul "rischio di incidente rilevante" legato all'aumento del traffico di navi, che trasporteranno greggio, nel porto di Taranto? Ci si accorge solo ora che non è mai stata prodotta una documentazione sulla VIS (valutazione di impatto sanitario) prima o sulla VDS (valutazione del danno sanitario) dopo? Ci si accorge solo ora che tale investimento produrrebbe l'incremento significativo degli IPA (idrocarburi policiclici aromatici)? Ci si accorge solo ora, cioè, che la popolazione non è stata per nulla rassicurata né sulla certezza dei possibili rischi, né dall'adempimento di una lunga serie di prescrizioni che i vari Enti hanno inteso proporre? Ci si accorge solo ora che i rappresentanti di ENI, in questi quattro anni, hanno saputo solo brandire la clava del ricatto occupazione offrendo esclusivamente rassicurazioni verbali per un investimento che prevede solo nuovi trentasei posti di lavoro?
Ora, si risponde che Arpa Puglia ha prodotto, in data 25 settembre, una nuova relazione. Relazione che, a dire il vero, non aggiunge nulla a quanto precedentemente risaputo e mette solo in guardia sul mutato contesto che vive la realtà jonica. Per queste motivazioni, ho chiesto, nella seduta del Consiglio di ieri, di sospendere, aggiornare ed approfondire la discussione di merito sul progetto Tempa Rossa. Che venga fatto in commissione con tutti gli assessori competenti e tutti i soggetti titolati ad esprimere valutazioni di merito a partire dal Comune di Taranto i cui poteri, su questa materia, sono rilevanti. Subito dopo si può tornare in Consiglio regionale per le determinazioni conseguenti. Tale proposta è stata fatta propria e rafforzata dal Presidente Introna e raccolta dal collega Cervellera, primo firmatario della mozione.
I problemi del territorio jonico meritano serietà, non operazioni di facciata che servono a scaricare altrove le proprie responsabilità.
Taranto ha bisogno di essere salvaguardata, rassicurata, ascoltata e risarcita.
Bari, 1 ottobre 2014
Michele Mazzarano
Consigliere regionale Pd
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