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20 dicembre 2010

• Giù le mani dagli ospedali di Mottola e Massafra. Bloccata ss Ba-Ta

Circa duemila persone, con in testa quattro sindaci, due consiglieri regionali e un assessore provinciale, hanno bloccato stamattina per circa un’ora la statale 100 Taranto-Bari per protestare contro il piano di rientro della Regione Puglia che prevede la chiusura degli ospedali di Mottola e Massafra, punto di riferimento per i comuni del versante occidentale della provincia jonica. A guidare i manifestanti c'erano i sindaci di Mottola (Giovanni Quero), Palagianello (Michele Labalestra), Palagiano (Rocco Ressa) e Castellaneta (Italo D’alessandro), il segretario del Pd di Massafra e assessore al Lavoro della Provincia di Taranto, Vito Miccolis e i consiglieri regionali Pietro Lospinuso e Gianfranco Chiarelli, entrambi del Pdl.

Il piano di riordino ospedaliero deve ancora essere discusso dalla terza commissione consiliare della Regione per poi passare all’esame del consiglio regionale. Per questo gli esponenti politici locali hanno chiamato a raccolta i cittadini per far sentire la propria voce e cercare in estremis di modificare il provvedimento. A Mottola è prevista la cancellazione dei 68 posti letto del nosocomio; Massafra, invece, farà a meno di 32 posti letto ospedalieri. «E' stata una manifestazione di piazza molto significativa - dice Miccolis – non c'erano simboli perchè questa è una protesta trasversale. I cittadini dicono al presidente Vendola di pensare più ai bisogni di pugliesi e meno a fare il candidato premier».