“L’ospedale non chiuderà e basta, ma si sta disegnando per il Pagliari, come per il nosocomio di Mottola, il futuro”.
A parlare è Michele Mazzarano, consigliere regionale del Pd chiamato in causa dal sindaco di Massafra, Martino Tamburrano dopo che sul Burp del 6 dicembre scorso è stato pubblicato il piano di rientro sanitario pugliese.
Nello specchietto di pagina 33039 sono indicati gli ospedali che entro fine anno dovranno chiudere. Tra questi ci sono, appunto, l’Umberto I di Mottola ed il Pagliari di Massafra. Per loro nessuna indicazione, però, su cosa diventeranno. Un dato che ha già allarmato i rispettivi sindaci. Quero, di Mottola, è già pronto ad incatenarsi.
A tranquillizzarli, però, c’è il consigliere Mazzarano che, dai banchi di maggioranza del consiglio regionale, sa cosa sta avvenendo: “Sul Burp non è indicata la destinazione dei due ospedali perchè è ancora in corso la discussione tra l’assessore Fiore, il consesso regionale ed i direttori generali. Entro gennaio il riordino ospedaliero sarà discusso nella III commissione e poi giungerà al vaglio del consiglio regionale. Per quella data sarà disegnato il futuro dei due ospedali.
Per Mottola esiste un discorso molto avanzato di polo di riabilitazione d’eccellenza e credo che si continuerà ad andare verso questa strada. Per Massafra, invece, mi faccio garante dell’impegno di ribadire la necessità di trasformare il Pagliari in ospedale filtro. Non per un discorso di campanile, bensì organico rispetto a come sta cambiando la sanità ionica, con l’arrivo del San Raffaele ed il declino dell’ospedale di Castellaneta. Mi opporrò all’idea di Casa della Salute e spero che, questa volta, l’assessore Fiore si dimostri più aperto al dialogo”.