31 dicembre 2013
30 dicembre 2013
Denuncia Spese Pazze e Proposte sulla raccolta differenziata Pd Massafra
Di seguito il documento "Denuncia Spese Pazze e Proposte sulla raccolta differenziata Pd Massafra- Piano RACCOLTA DIFFERENZIATA" presentato da Imma Semeraro, segretaria del circolo PD di Massafra, Angelo Notaristefano, segretaria del circolo di GD Massafra,Michele Mazzarano consigliere regionale PD nella conferenza stampa odierna sugli sprechi nella Raccolta Differenziata del Comune di Massafra.
BUONA LETTURA
Se ne chiede la diffusione . Nel ringraziarvi vi auguriamo un felice fine anno ed un ottimo 2014!
BUONA LETTURA
Se ne chiede la diffusione . Nel ringraziarvi vi auguriamo un felice fine anno ed un ottimo 2014!
29 dicembre 2013
CONFERENZA STAMPA SULLA RACCOLTA DIFFERENZIATA
Si terrà lunedì 30 dicembre alle 10.00 presso la sede del PD in Corso Regina Margherita, 25 a Massafra una Conferenza Stampa su OSSERVAZIONE E PROPOSTE PER MIGLIORARE LA RACCOLTA DIFFERENZIATA A MASSAFRA . Come dimezzare i 400mila euro che i cittadini dovranno pagare nel 2014 per migliorare la raccolta differenziata e correggere gli errori del centro destra .
All'incontro con i giornalisti parteciperanno, tra gli altri,
Imma Semeraro, segretaria del circolo PD di Massafra,
Angelo Notaristefano, segretaria del circolo di GD Massafra,
Vito Miccolis capogruppo PD e responsabile provinciale enti locali
Michele Mazzarano consigliere regionale PD.
All'incontro con i giornalisti parteciperanno, tra gli altri,
Imma Semeraro, segretaria del circolo PD di Massafra,
Angelo Notaristefano, segretaria del circolo di GD Massafra,
Vito Miccolis capogruppo PD e responsabile provinciale enti locali
Michele Mazzarano consigliere regionale PD.
Gioco d’azzardo. Il Pd: più controlli e prevenzione
Appello alle istituzioni contro la ludopatia, la dipendenza dal gioco d’azzardo.
Dopo la pubblicazione della legge regionale che contrasta il divulgare del fenomeno, stamattina la federazione provinciale del Partito democratico ha tenuto una conferenza stampa per annunciare alcune iniziative e proposte utili a frenare il diffondersi della patologia.
Dati alla mano, il responsabile degli enti locali, Vito Miccolis ha fatto rilevare l’entità del fenomeno.
“In Italia - ha detto - ci sono oltre 800 mila persone affette da ludopatia, molte di più dei tossicodipendenti che sono circa 500 mila. Un fenomeno che riguarda molto anche i giovani per un giro d’affari nazionale di circa 76 miliardi di euro l’anno”.
Una piaga sociale accentuata anche dalla crisi economica che ha chiaramente colpito gli strati sociali più deboli. Dal Pd lanciano l’allarme e chiedono contolli mirati e prevenzione.
Presto sarà sollecitato un incontro con il direttore generale dell’Asl, Fabrizio Scattaglia per attivare gli strumenti socio-sanitari utili a contrastare il fenomeno.
Altro incontro sarà chiesto al prefetto Sammartino, per accentuare i controlli da parte delle forze dell’ordine. Ai Comuni, invece, il Pd chiede di dissuadere la diffusione delle slot machine, mentre plaude alle associazioni già impegnate nel sostegno di chi è affetto da ludopatia. “Associazioni - hanno detto i democratici - che vanno aiutate e sostenute”.
Alla conferenza hanno preso parte oltre a Miccolis, il consigliere regionale Michele Mazzarano, il segretario provinciale Walter Musillo e per la segreteria Luciano De Gregorio.
Renato Ingenito - TARANTO SERA
28 dicembre 2013
I Democratici contro la dipendenza dal gioco d'azzardo
Subito dopo è intervenuto il consigliere regionale Michele Mazzarano che ha illustrato la nuova legge regionale contro il gioco d'azzardo patologico (GAP) che è stata pubblicata dal Bollettino Ufficiale della Regione il 20 dicembre scorso.
Tra l'altro, la legge prevede l'istituzione di un osservatorio regionale, il coordinamento di tutti i soggetti interessati (ASL, Prefetture, forze dell'ordine, amministrazioni locali ed associazioni) per prevenire e contrastare questa vera e propria piaga sociale. Inoltre, la legge regionale stanzia 150 mila euro, con particolare attenzione alle associazioni di volontariato e di giocatori anonimi. Mazzarano ha anche sottolineato il ruolo svolto dalle associazioni cattoliche ed in particolare dai vescovi pugliesi, che hanno sollecitato la rapida approvazione di questa legge. L'intervento conclusivo della conferenza stampa è stato svolto dal segretario provinciale del PD Walter Musillo, che ha molto insistito sull'effetto negativo della dipendenza dal gioco d'azzardo non solo sui bilanci familiari, ma anche sull'economia locale, alla quale vengono sottratte importanti risorse. Musillo ha annunciato diverse iniziative del PD jonico sulla questione, a cominciare dagli incontri che verranno calendarizzati a breve con la Direzione della ASL di Taranto e con la Prefettura per sollecitare gli interventi di rispettiva competenza. Infine, il PD si impegna a sensibilizzare i propri amministratori locali in modo che assumano tutte le iniziative che possono aiutare a conoscere meglio il fenomeno e a contrastare la dipendenza dal gioco d'azzardo.
Nuova legge regionale contro il gioco d'azzardo patologico
Anche a Taranto il Partito Democratico è impegnato nella battaglia contro il fenomeno della dipendenza dal gioco d'azzardo.
Il PD tarantino illustrerà le proprie proposte e le iniziative che intende assumere in una conferenza stampa che terrà sabato 28 dicembre alle 10.30 in via P. Amedeo 378 a Taranto.All'incontro con i giornalisti parteciperanno Walter Musillo, segretario provinciale del PD, l'on. Michele Pelillo, deputato, i consiglieri regionali Michele Mazzarano e Donato Pentassuglia, Vito Miccolis, responsabile provinciale enti locali e Pino Mellone, responsabile provinciale comunicazione.
Tra l'altro, si parlerà della nuova legge regionale contro il gioco d'azzardo patologico (GAP) che è stata pubblicata dal Bollettino Ufficiale della Regione il 20 dicembre scorso e delle iniziative che possono assumere - ed in alcuni casi sono state già assunte - dai comuni per contrastare questa vera e propria piaga sociale.
22 dicembre 2013
PAPA FRANCESCO A TARANTO UN SEGNALE D'ATTENZIONE IMPORTANTISSIMO
"Sarà una gioia accogliere il Papa e spero vivamente di conoscere presto la data della visita del nostro Papa alla città di Taranto. Considero questo un segnale di attenzione importantissimo nei confronti della mia terra e lo accolgo con grande apprezzamento. Questo Papa non ha paura di confrontarsi con i luoghi del dolore, dove le contraddizioni del nostro modello di sviluppo sono state più devastanti e ci indica che dobbiamo prendere atto con più coraggio ed umiltà dei nostri fallimenti, a Lampedusa come a Taranto, se vogliamo scrivere una storia nuova. Difronte a drammi della portata della vicenda ILVA non si può più nascondere la testa sotto la sabbia, come gli struzzi, o provare a ridimensionarli, peggio ancora a dimenticarli. C'è bisogno, invece, di una grande opera di riconciliazione, tra città e fabbrica, tra cittadini, lavoratori e istituzioni. Nella vicenda ILVA la politica ha perso tanta parte della propria credibilità e dignità. La battaglia in difesa della salute e del lavoro non è affatto conclusa e sono certa che la visita del Papa e la sua carica di umanità non potranno che giovarle". Così Elisa Mariano del Pd.
Speranza (PD): "Per la prima volta dopo anni si distribuiscono risorse"
"Quando non si è abituati alla democrazia, c'è bisogno di un po' di tempo per imparare le regole. Questa è l'Italia che noi non vogliamo, che noi fermeremo".
Così Roberto Speranza, capogruppo del Pd alla Camera, durante il dibattito sulla legge di Bilancio in riferimento agli attacchi provenienti dal Movimento 5 stelle. Il capogruppo del Pd ha invocato "le persone miti e perbene a combattere il partito dello sfascio che vede insieme Berlusconi e Grillo per affossare l'Italia.
Serve umiltà e coraggio, l'umiltà per capire quanta sofferenza arriva dal basso e il coraggio di provare a cambiare le cose. L'Italia viene e verrà sempre prima di tutto e lo dimostreremo in ogni passaggio".
"Questa legge di stabilità non è perfetta, ma è un'inversione di tendenza. Grazie al nostro lavoro abbiamo potuto inserire lo stanziamento per 17 mila esodati e per le borse di studio.
Il Pd terrà la barra dritta, noi siamo la più grande comunità di uomini e donne del Paese forti di tre milioni di persone che hanno scelto una nuova leadership per portare questo Paese fuori dalla crisi".
Serve umiltà e coraggio, l'umiltà per capire quanta sofferenza arriva dal basso e il coraggio di provare a cambiare le cose. L'Italia viene e verrà sempre prima di tutto e lo dimostreremo in ogni passaggio".
"Questa legge di stabilità non è perfetta, ma è un'inversione di tendenza. Grazie al nostro lavoro abbiamo potuto inserire lo stanziamento per 17 mila esodati e per le borse di studio.
Il Pd terrà la barra dritta, noi siamo la più grande comunità di uomini e donne del Paese forti di tre milioni di persone che hanno scelto una nuova leadership per portare questo Paese fuori dalla crisi".
Primo passo verso abolizione province
Ieri alla Camera anche il primo passo verso l'abolizione delle province. Non hanno partecipato in segno di protesta la VERA LARGA INTESA , ovvero Lega Nord, Fi e M5S. Il ddl (ora va al Senato) trasforma i consigli provinciali in assemblee di sindaci, arrivano 9 città metropolitane.
Delrio (PD), dopo anni passo avanti per semplificazione - "Dopo tanti anni di attesa, un passo avanti enorme per semplificare i livelli amministrativi del Paese ed essere più vicini a cittadini ed imprese". Così il ministro per gli Affari regionali, Graziano Delrio, commenta su Facebook l'approvazione del ddl sul riordino di Città metropolitane, Province, unioni e fusioni di Comuni, che ora andrà al Senato. Il ddl è passato con 277 sì dei deputati della maggioranza, 11 voti contrari. Sono usciti dall'aula senza votare Forza Italia, M5S e Lega Nord. Su Facebook Delrio ricorda i punti salienti del provvedimento: partono le nove città metropolitane, "dopo 30 anni, per dare slancio alla crescita del Paese"; per la prima volta non ci saranno le elezioni provinciali e, in attesa del disegno costituzionale di abolizione, le Province si riducono ad enti leggeri "con poche funzioni, molto utili ai Comuni"; i piccoli Comuni potranno lavorare più facilmente insieme nelle unioni, "con meno burocrazia e più autonomia". Infine si lavora alla soppressione di centinaia di enti impropri e inutili e inizia la riorganizzazione dello Stato. "Se tutto questo sembra poco..." conclude il ministro.
Delrio (PD), dopo anni passo avanti per semplificazione - "Dopo tanti anni di attesa, un passo avanti enorme per semplificare i livelli amministrativi del Paese ed essere più vicini a cittadini ed imprese". Così il ministro per gli Affari regionali, Graziano Delrio, commenta su Facebook l'approvazione del ddl sul riordino di Città metropolitane, Province, unioni e fusioni di Comuni, che ora andrà al Senato. Il ddl è passato con 277 sì dei deputati della maggioranza, 11 voti contrari. Sono usciti dall'aula senza votare Forza Italia, M5S e Lega Nord. Su Facebook Delrio ricorda i punti salienti del provvedimento: partono le nove città metropolitane, "dopo 30 anni, per dare slancio alla crescita del Paese"; per la prima volta non ci saranno le elezioni provinciali e, in attesa del disegno costituzionale di abolizione, le Province si riducono ad enti leggeri "con poche funzioni, molto utili ai Comuni"; i piccoli Comuni potranno lavorare più facilmente insieme nelle unioni, "con meno burocrazia e più autonomia". Infine si lavora alla soppressione di centinaia di enti impropri e inutili e inizia la riorganizzazione dello Stato. "Se tutto questo sembra poco..." conclude il ministro.
20 dicembre 2013
Assemblea provinciale del Partito Democratico
- Comunicazioni del segretario provinciale;
- Elezione della direzione provinciale;
- Elezione del tesoriere provinciale;
- Varie ed eventuali.
Il Presidente dell'Assemblea provinciale
Ennio Pascarella
A Massafra raffica di multe , anche ai disabili !
Il capogruppo consiliare del Partito Democratico, Vito Miccolis, denuncia l’atteggiamento vessatorio della locale amministrazione che, ora, colpisce anche i disabili. «In questi giorni – spiega Miccolis - gli ausiliari del traffico hanno iniziato ad applicare le maniere forti sanzionando le auto che, pur avendo il permesso per invalidi, sono parcheggiate all’interno delle strisce blu e non hanno pagato il ticket orario.
Già in passato l’amministrazione comunale, il 15 novembre del 2010, aveva iniziato a fare cassa con i diversamente abili che parcheggiavano nelle strisce blu. In quella occasione – ricorda - dopo una mia denuncia, in autotutela il Comune annullò tutti i verbali ed i diversamente abili tornarono a parcheggiare all’inter no delle strisce blu. A questo punto mi chiedo, se questa amministrazione di centrodestra conosca i problemi che affliggono i disabili, perché è necessario considerare che, molto spesso, una persona diversamente abile è costretta a vivere con un reddito tale da non consente il pagamento di una multa». Le strisce blu sono create soprattutto per scoraggiare l’utilizzo delle auto, ma una persona non disabile può sempre aggirare l’ostacolo servendosi agilmente dei mezzi pubblici oppure andando a piedi o in bicicletta, mentre un portatore di handicap, molto spesso, è costretto ad utilizzare le automobili. Nelle strade principali cittadine vi sono pochissimi parcheggi riservati ai disabili, mentre vi sono numerosi spazi riservati al carico/ scarico merci. «In questi giorni - aggiunge Miccolis - numerosi cittadini hanno già subito il pugno forte dell’Amministrazione comunale, perché sono state elevante numerose multe. Chiedo all’Amministrazione di garantire ai disabili la possibilità di parcheggiare gratuitamente sulle strisce blu, come già avveniva in città e come hanno già fatto altri comuni in Italia.
E se proprio vuol far cassa, cominci a sprecare meno soldi in feste e festicciole senza senso e in assunzioni inutili. L’Amministrazione comunale deve annullare in autotutela le multe. Se non lo farà, assumerò gratuitamente la difesa dei cittadini che hanno subito questa ingiustizia».
Miccolis, che svolge la professione di avvocato, mostra le sentenze del Giudice di Pace di Taranto, che ha già censurato i Comuni abituati a multare i diversamente abili, che parcheggiano con le proprie auto negli spazi delimitati dalle strisce blu.
«Il combinato disposto degli art. 3, 4, 5 e 6 del Dpr n. 384 del 1978, concernente il regolamento di esecuzione dell’art. 27 della legge n. 118 del 1971, riguardante l’abolizione delle barriere architettoniche e delle situazioni emarginanti - spiega - al fine di facilitare la vita di relazione alle persone con problemi di movimento, prevede espressamente che per i veicoli al servizio di persone invalide devono essere accordate tutte le facilitazioni nello spostarsi e nel sostare nei centri abitati a condizione che detti veicoli non costituiscano grave intralcio al traffico. Principio – conclude - sostenuto anche dalla Cassazione Civile».
19 dicembre 2013
Non abbassiamo la guardia sul Femminicidio
Ci sono questioni per le quali non è mai utile abbassare la guardia o perdere di vista il suo percorso di soluzione.
IL COORDINAMENTO DONNE DEMOCRATICHE invita a non smettere di porgere attenzione al tema del femminicidio, anche alla luce dei costi economici e non solo sociali del fenomeno. L’indagine nazionale “Quanto costa il silenzio?” realizzata da Intervita onlus (con il patrocinio del dipartimento per le pari opportunità) rivela che sono 17 miliardi di euro i costi sociali ed economici della violenza contro le donne. Questa cifra conferma la dimensione immensa e preoccupante di un problema che mina la salute e l’identità delle donne, limita la libertà personale, condiziona la crescita del sistema economico e sociale del Paese. Per questi motivi le DONNE DEMOCRATICHE vogliono ribadire che in Italia il DECRETO LEGGE 14 agosto 2013 n.93 convertito in legge il 15 ottobre 2013, legge n.119, prevede nuove norme per il contrasto della violenza di genere che ha l’obiettivo di prevenire il femminicidio e proteggere le vittime. Obiettivi della legge contro il femminicidio sono:
1) PREVENIRE la violenza di genere
2) PROTEGGERE le vittime;
3) PUNIRE i colpevoli e rieducare.
Rieducare è un aspetto della normativa, quindi da non trascurare, e riguarda la PRESA IN CARICO DEGLI UOMINI AUTORI DI VIOLENZA. La legge intende promuovere lo sviluppo e l’attivazione di metodologie di recupero e di accompagnamento dei soggetti responsabili di atti di violenza al fine di favorire il recupero e limitare la recidiva. Tuttavia, questa normativa contro il femminicidio, che rappresenta sicuramente un passo avanti nella lotta contro la violenza di genere, ha ricevuto alcune critiche e presenta qualche lacuna. Infatti, secondo alcuni questa legge trascura il fatto che si tratta di un fenomeno culturale, politico e strutturale, che va combattuto con la formazione, allo scopo di prevenirlo. Formazione che non è solo educazione al rispetto della parità dei sessi ma è anche formazione di tutti gli operatori ed i soggetti coinvolti che accolgono, sostengono e soccorrono le donne vittime di abusi. Come ha detto L’assessore Elena Gentile “la nostra è stata una Regione decisamente virtuosa. In Puglia esistono 15 Centri antiviolenza autorizzati e 6 Case rifugio, resta però il problema della presa in carico delle vittime, della creazione di equipe multidisciplinari integrate tra servizi sociali e sanitari.
Alla luce di quanto sottolineato quindi le Donne Democratiche continueranno ad impegnarsi attivamente offrendo sostegno e impegno per aumentare in maniera mirata la gamma e l’efficacia delle azioni politiche da mettere in campo; stimolando, inoltre, una rilettura delle priorità di investimento pubblico e di spesa e comprendere sempre meglio il percorso di soluzione della violenza sulla vita delle donne.
Massafra, lì 18 dicembre 2013
Il Coordinamento delle Donne Democratiche di Massafra
IL COORDINAMENTO DONNE DEMOCRATICHE invita a non smettere di porgere attenzione al tema del femminicidio, anche alla luce dei costi economici e non solo sociali del fenomeno. L’indagine nazionale “Quanto costa il silenzio?” realizzata da Intervita onlus (con il patrocinio del dipartimento per le pari opportunità) rivela che sono 17 miliardi di euro i costi sociali ed economici della violenza contro le donne. Questa cifra conferma la dimensione immensa e preoccupante di un problema che mina la salute e l’identità delle donne, limita la libertà personale, condiziona la crescita del sistema economico e sociale del Paese. Per questi motivi le DONNE DEMOCRATICHE vogliono ribadire che in Italia il DECRETO LEGGE 14 agosto 2013 n.93 convertito in legge il 15 ottobre 2013, legge n.119, prevede nuove norme per il contrasto della violenza di genere che ha l’obiettivo di prevenire il femminicidio e proteggere le vittime. Obiettivi della legge contro il femminicidio sono:
1) PREVENIRE la violenza di genere
2) PROTEGGERE le vittime;
3) PUNIRE i colpevoli e rieducare.
Rieducare è un aspetto della normativa, quindi da non trascurare, e riguarda la PRESA IN CARICO DEGLI UOMINI AUTORI DI VIOLENZA. La legge intende promuovere lo sviluppo e l’attivazione di metodologie di recupero e di accompagnamento dei soggetti responsabili di atti di violenza al fine di favorire il recupero e limitare la recidiva. Tuttavia, questa normativa contro il femminicidio, che rappresenta sicuramente un passo avanti nella lotta contro la violenza di genere, ha ricevuto alcune critiche e presenta qualche lacuna. Infatti, secondo alcuni questa legge trascura il fatto che si tratta di un fenomeno culturale, politico e strutturale, che va combattuto con la formazione, allo scopo di prevenirlo. Formazione che non è solo educazione al rispetto della parità dei sessi ma è anche formazione di tutti gli operatori ed i soggetti coinvolti che accolgono, sostengono e soccorrono le donne vittime di abusi. Come ha detto L’assessore Elena Gentile “la nostra è stata una Regione decisamente virtuosa. In Puglia esistono 15 Centri antiviolenza autorizzati e 6 Case rifugio, resta però il problema della presa in carico delle vittime, della creazione di equipe multidisciplinari integrate tra servizi sociali e sanitari.
Alla luce di quanto sottolineato quindi le Donne Democratiche continueranno ad impegnarsi attivamente offrendo sostegno e impegno per aumentare in maniera mirata la gamma e l’efficacia delle azioni politiche da mettere in campo; stimolando, inoltre, una rilettura delle priorità di investimento pubblico e di spesa e comprendere sempre meglio il percorso di soluzione della violenza sulla vita delle donne.
Massafra, lì 18 dicembre 2013
Il Coordinamento delle Donne Democratiche di Massafra
14 dicembre 2013
IL FALLIMENTO DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA CI COSTERA' QUASI 400 MILA EURO PIU' L'ECOTASSA
Raccolta Differenziata a Massafra : un fiasco per la maggioranza e la Giunta Tamburrano e più tasse per i cittadini per coprire i maggiori costi dovuti agli errori politici ed amministrativi del centro destra.
I massafresi, infatti , pagheranno 270 000 euro in più l’anno, fino al 2019 ,per “migliorare” la raccolta differenziata a cui si aggiungeranno altri 128 125 euro per le isole ecologiche interrate più l’ecotassa.
Dopo i nostri report e le iniziative sulla scandalosa situazione dei rifiuti a Massafra , che ci hanno impegnato per tutto il 2013 , l’amministrazione ha pubblicamente ammesso ,tramite l’ Assessore Gentile il proprio fallimento .
Insuccesso testimoniato dalla bassissima percentuale di RD , dalla sporcizia che regna in città e dai cumuli di rifiuti e che il centrodestra però ha addossato “solo” sulla cittadinanza. Successivamente con delibera di giunta del 02/10/2013 il centrodestra ha ammesso che la Raccolta differenziata è stata progettata in maniera arraffazzonata a causa della insufficienza di risorse disponibili .
Ci chiediamo tuttavia come mai mancassero le risorse economiche se il periodo di riferimento è relativo proprio agli anni in cui a Massafra si è registrata una pressione fiscale tra le più alte d’Italia .
Inoltre ci chiediamo ,se le risorse erano scarse, perche non si è ripresa la Raccolta Differenziata nei quartieri Prato Fiorito e Sant’Oronzo , laddove le famiglie disponevano già dei kit dati dai fondi regionali per la sperimentazione?
Perchè invece si è ripartiti dal Centro storico, riacquistando nuovamente tutto il materiale per la raccolta e non si è tenuto conto , delle difficoltà logistiche e non solo?
Il risultato è che a tutt’oggi Massafra non arriva al 5% di Raccolta differenziata e che, conseguentemente , dal 1° gennaio 2014 , per i Comuni che non hanno raggiunto il 40% , l’ammontare del tributo speciale per il conferimento in discarica dei rifiuti indifferenziati sarà di 25,82 euro per tonnellata .
Il fallimento della raccolta differenziata , non è soltanto l’insuccesso di sindaco e assessore , purtroppo è la sconfitta di tutti quei massafresi ,che come noi, fanno costantemente la raccolta differenziata e vogliono un ambiente pulito , e si ritrovano con la città sporca e tasse elevatissime.
Secondo noi gli ulteriori costi voluti dal centrodestra per “migliorare” la raccolta differenziata, in realtà non garantiranno a priori nè una crescita della percentuale dei rifiuti differenziati , nè benefici per i cittadini.
Noi siamo sicuri che Massafra ed i massafresi , in pochi mesi , potrebbero raggiungere il 60-70% di Raccolta differenziata e ridurre le relative tasse se solo si procedesse seriamente nella programmazione facendo le giuste correzioni al ” Piano per la Raccolta Differenziata" che non ci convince.
Imma Semeraro
Segretario Circolo Pd Massafra
Angelo Notaristefano
Segretario Circolo Gd Massafra
I massafresi, infatti , pagheranno 270 000 euro in più l’anno, fino al 2019 ,per “migliorare” la raccolta differenziata a cui si aggiungeranno altri 128 125 euro per le isole ecologiche interrate più l’ecotassa.
Dopo i nostri report e le iniziative sulla scandalosa situazione dei rifiuti a Massafra , che ci hanno impegnato per tutto il 2013 , l’amministrazione ha pubblicamente ammesso ,tramite l’ Assessore Gentile il proprio fallimento .
Insuccesso testimoniato dalla bassissima percentuale di RD , dalla sporcizia che regna in città e dai cumuli di rifiuti e che il centrodestra però ha addossato “solo” sulla cittadinanza. Successivamente con delibera di giunta del 02/10/2013 il centrodestra ha ammesso che la Raccolta differenziata è stata progettata in maniera arraffazzonata a causa della insufficienza di risorse disponibili .
Ci chiediamo tuttavia come mai mancassero le risorse economiche se il periodo di riferimento è relativo proprio agli anni in cui a Massafra si è registrata una pressione fiscale tra le più alte d’Italia .
Inoltre ci chiediamo ,se le risorse erano scarse, perche non si è ripresa la Raccolta Differenziata nei quartieri Prato Fiorito e Sant’Oronzo , laddove le famiglie disponevano già dei kit dati dai fondi regionali per la sperimentazione?
Perchè invece si è ripartiti dal Centro storico, riacquistando nuovamente tutto il materiale per la raccolta e non si è tenuto conto , delle difficoltà logistiche e non solo?
Il risultato è che a tutt’oggi Massafra non arriva al 5% di Raccolta differenziata e che, conseguentemente , dal 1° gennaio 2014 , per i Comuni che non hanno raggiunto il 40% , l’ammontare del tributo speciale per il conferimento in discarica dei rifiuti indifferenziati sarà di 25,82 euro per tonnellata .
Il fallimento della raccolta differenziata , non è soltanto l’insuccesso di sindaco e assessore , purtroppo è la sconfitta di tutti quei massafresi ,che come noi, fanno costantemente la raccolta differenziata e vogliono un ambiente pulito , e si ritrovano con la città sporca e tasse elevatissime.
Secondo noi gli ulteriori costi voluti dal centrodestra per “migliorare” la raccolta differenziata, in realtà non garantiranno a priori nè una crescita della percentuale dei rifiuti differenziati , nè benefici per i cittadini.
Noi siamo sicuri che Massafra ed i massafresi , in pochi mesi , potrebbero raggiungere il 60-70% di Raccolta differenziata e ridurre le relative tasse se solo si procedesse seriamente nella programmazione facendo le giuste correzioni al ” Piano per la Raccolta Differenziata" che non ci convince.
Imma Semeraro
Segretario Circolo Pd Massafra
Angelo Notaristefano
Segretario Circolo Gd Massafra
CIAO GINO
Ho avuto una notizia , che mi ha sconvolto.
Ho perso oggi un grande amico, un maestro di vita.
Luigi Convertino non è più con noi.
Luigi Convertino è stato Professore e Dirigente con funzione di Preside del Liceo Scientifico De Ruggeri di Massafra.
Gino è stato un Ottimo politico e dirigente di partito, una persona di Grande Moralità con un alto senso del rispetto dell'Istituzioni.
Ciao Compagno Gino.
Lanfranco Rossi
13 dicembre 2013
Introna incontra i giornalisti del Corriere del Giorno
Martedì 17 Dicembre, alle ore 12.00, presso gli uffici della Presidenza del Consiglio regionale, il Presidente Onofrio Introna incontrerà una delegazione di giornalisti del Corriere del Giorno.
L'incontro sarà utile per attestare la vicinanza e la solidarietà dell'intero Consiglio regionale vista la grave crisi che attraversa la storica testata giornalistica di Taranto che rischia la chiusura dal prossimo 9 Gennaio.
Tale incontro sarà utile a tracciare un percorso di iniziative volte ad accelerare l'iter della proposta di legge, redatta dall'Ufficio di Presidenza del Consiglio, in materia di sostegno all'editoria locale e regionale.
Vogliamo tentare, con il Presidente Introna, ogni strada possibile per evitare la chiusura del Corriere del Giorno. Sarebbe una ferita troppo grande per Taranto e per la libertà di informazione del nostro territorio.
Michele Mazzarano
Consigliere regionale Pd
Michele Mazzarano
Consigliere regionale Pd
Comuni ricicloni di Puglia: bene la provincia, male Massafra
Nella sesta edizione di Comuni Ricicloni 2013 sono quattro i Comuni che ricevono il riconoscimento di Legambiente per aver avviato un modello di gestione dei rifiuti orientato al recupero, con oltre il 65% di raccolta differenziata.
Quest’anno svetta al primo posto della classifica generale il Comune barese di Rutigliano. Nel 2012 il Comune con 18.157 abitanti ha superato decisamente il limite minimo del 65% di RD imposto dalla legge nazionale, con una percentuale media del 79,7%. Rutigliano rappresenta così un esempio virtuoso di ottima politica di gestione dei rifiuti e della raccolta differenziata.
Segue immediatamente il Comune di Monteparano che, piazzandosi al secondo posto con il 70,3% nel 2012, perde il primato mantenuto per tre anni consecutivi. Al terzo posto il Comune di Cellamare, con 5.827 abitanti, che raggiunge il 70% nel 2012 .
Sono invece quindici i Comuni pugliesi a cui va il Premio di Seconda Categoria, per aver raggiunto nel 2013 la media percentuale pari o superiore al 57% e/o al 65%, raggiungendo rispettivamente l’obiettivo di piano regionale e/o quello della normativa nazionale fissati per il 2012. Ricevono il riconoscimento Casalnuovo Monterotaro (71,3% RD), Roccaforzata (69,5% RD), Casalvecchio di Puglia (69,4% RD), Torre Santa Susanna (69% RD), Canosa di Puglia (68,7% RD), Erchie (67,9% RD), Andria (66,8% RD), Mola di Bari (65,4% RD), San Pancrazio Salentino (64,7% RD), Ostuni (63,4% RD), Ginosa (61,8% RD), Mesagne (61,1% RD), San Michele Salentino (61,1% RD), Latiano (57,9% RD), San Severo (57,2% RD).
Diciassette Comuni invece ricevono la Menzione Speciale Start Up per aver avviato sistemi di raccolta differenziata innovativi, riuscendo ad ottenere, almeno in uno dei primi sei mesi del 2013, percentuali superiori al 50% di RD. E sono: Motta Montecorvino (Fg), Laterza (Ta),Fasano (Br), Sava (Ta), Crispiano (Ta), San Ferdinando di Puglia (Fg), Cassano delle Murge (Ba), San Vito dei Normanni (Br), Triggiano (Ba), Montemesola (Ta), Anzano di Puglia (Fg), Putignano (Ba), San Pietro Vernotico (Br), Francavilla Fontana (Br), Oria (Br), Monteleone di Puglia (Fg), Margherita di Savoia (Bat).
Questi sono solo alcuni dei dati dell’edizione pugliese di “Comuni Ricicloni”, la storica iniziativa nazionale di Legambiente che dal 1994 premia comunità locali, amministratori e cittadini che hanno ottenuto i migliori risultati nella gestione dei rifiuti e nelle buone pratiche.
La sesta edizione pugliese di Comuni Ricicloni è stata realizzata da Legambiente Puglia grazie al contributo dell'Assessorato alla Qualità dell'Ambiente della Regione Puglia e al patrocinio di Anci Puglia. Le classifiche sono state elaborate incrociando i dati raccolti mediante l’invio dell’apposito questionario alle Amministrazioni locali e quelli forniti dai Comuni al Servizio Ciclo dei Rifiuti e Bonifica della Regione Puglia e pubblicati sul Portale Ambientale della Regione Puglia. In graduatoria compaiono i Comuni che hanno risposto al questionario di Legambiente e i Comuni che hanno trasmesso le 12 comunicazioni mensili alla Regione. Pertanto, su 258 Comuni pugliesi, è stato possibile prenderne in esame 248 (pari al 96,12% del totale), mentre i Comuni che hanno risposto alla scheda inviata sono stati 62, ossia il 24,3% del totale.
La Top Ten Assoluta, ovvero la classifica dei primi dieci Comuni della Puglia, registra la presenza importante dei Comuni dell’ex ATO BR e dell’ex ATO FG che occupano 6 posizioni su 10. Entrano nella top ten assoluta i Comuni di Rutigliano (Ba) con il 79,7%, Monteparano (Ta) con il 70,3%, Cellamare (Ba) con il 70%, Torre Santa Susanna (Br), Mesagne (Br) e Statte (Ta)rispettivamente con il 55%, il 52% e il 50,7% di RD.
Restano deludenti anche per questa edizione i risultati conseguiti da Massafra ,(4,8%) dove sono disastrose le condizioni della raccolta differenziata.
12 dicembre 2013
Il Corriere del Giorno non deve chiudere.
Il Corriere del Giorno non deve chiudere.
Non si può spegnere la voce autonoma e storica del giornalismo di Taranto.
La decisione assunta dal commissario liquidatore nominato dal Ministero dell'Economia di porre fine, dal prossimo 9 gennaio, alla pubblicazione dello storico quotidiano di Taranto con il conseguente licenziamento collettivo di giornalisti, deve essere sospesa.
Va pensata una ristrutturazione finanziaria del giornale e garantita la continuità occupazionale dei giornalisti.
Chiedo al Presidente Onofrio Introna, artefice della proposta di legge a sostegno della editoria locale, di mettere in campo ogni tipo di iniziativa volta a scongiurare la chiusura del Corriere del Giorno ed accelerare il percorso di discussione di tale proposta. Si chieda alla Giunta regionale di reperire risorse a copertura di tale iniziativa legislativa, così da prevedere in quella cornice normativa che quotidiani come il Corgiorno e altri organi di informazione, che soffrono terribilmente la crisi, vedano tutelati i posti di lavoro.
Salvaguardare il posto di lavoro per i giornalisti, in una necessaria razionalizzazione, e' la condizione indispensabile per il funzionamento della nostra democrazia che si fonda sulla sacrosanta libertà di stampa.
Michele Mazzarano
Consigliere regionale Pd
Michele Mazzarano
Consigliere regionale Pd
10 dicembre 2013
Mazzarano:Renzi ha rotto gli argini di una sinistra minoritaria
La vittoria di Matteo Renzi e' stata come il fiume in piena di una grande novità che ha rotto gli argini di ricette minoritarie e di testimonianza.
La partecipazione alle Primarie e' stato come il rumore che ha infranto il silenzio di un popolo che ha deciso di non lasciarsi vincere dalla sfiducia e dal risentimento.
Il consenso largo tributatogli fa di Renzi non un uomo solo al comando, come pure e' stato detto e scritto, ma un leader popolare e moderno, un leader in sintonia con il proprio popolo e con lo spirito del tempo.
Il nuovo segretario del Pd propone un riformismo nuovo, coraggioso, sostenuto da passione e valori della sinistra coerenti con i mutamenti economici, sociali e culturali di questo passaggio drammatico della storia europea e italiana.
Renzi non chiude la storia della sinistra nel Pd, chiude con un idea della sinistra ingabbiata per vent'anni nel recinto dell'anti-berlusconismo e del "non possumus" di egemonia sindacale. La sinistra non può essere un pezzo di archeologia, la sinistra deve essere una forza vitale capace di cambiare se stessa, coerentemente ai propri ideali, di fronte ai mutamenti che la storia presenta. A Taranto la vittoria di Renzi e' stata più netta che in altre province pugliesi, segno della capacita' di una parte del Pd e del suo gruppo dirigente di calcare, da qualche anno, il terreno della frontiera coraggiosa della innovazione e della responsabilità di fronte ai drammi che colpiscono, in modo acuto, il nostro territorio. Il risultato di terra jonica ci carica di ulteriore grande responsabilità. I partiti esistono e riconquistano credibilità se sanno essere riferimento della società, di disoccupati, precari, lavoratori in procinto di perdere il lavoro, di cittadini che temono le storture ambientali e i rischi per la salute derivanti da un apparato industriale inquinante, di giovani e studenti che non si arrendono al destino di dover scappare dalla propria terra per avere chanches di futuro. Questo risultato incoraggia il nuovo corso rappresentato dalla elezione a segretario di Walter Musillo. Con lui dobbiamo costruire una fase nuova per il riscatto della politica, contrastando i professionisti dell'anti politica insultante, distruttiva e parolaia.
Michele Mazzarano
Consigliere regionale PD
Renzi non chiude la storia della sinistra nel Pd, chiude con un idea della sinistra ingabbiata per vent'anni nel recinto dell'anti-berlusconismo e del "non possumus" di egemonia sindacale. La sinistra non può essere un pezzo di archeologia, la sinistra deve essere una forza vitale capace di cambiare se stessa, coerentemente ai propri ideali, di fronte ai mutamenti che la storia presenta. A Taranto la vittoria di Renzi e' stata più netta che in altre province pugliesi, segno della capacita' di una parte del Pd e del suo gruppo dirigente di calcare, da qualche anno, il terreno della frontiera coraggiosa della innovazione e della responsabilità di fronte ai drammi che colpiscono, in modo acuto, il nostro territorio. Il risultato di terra jonica ci carica di ulteriore grande responsabilità. I partiti esistono e riconquistano credibilità se sanno essere riferimento della società, di disoccupati, precari, lavoratori in procinto di perdere il lavoro, di cittadini che temono le storture ambientali e i rischi per la salute derivanti da un apparato industriale inquinante, di giovani e studenti che non si arrendono al destino di dover scappare dalla propria terra per avere chanches di futuro. Questo risultato incoraggia il nuovo corso rappresentato dalla elezione a segretario di Walter Musillo. Con lui dobbiamo costruire una fase nuova per il riscatto della politica, contrastando i professionisti dell'anti politica insultante, distruttiva e parolaia.
Michele Mazzarano
Consigliere regionale PD
09 dicembre 2013
Risultati primarie a Massafra
Alle primarie dell'8 Dicembre hanno votato a 1003 massafresi , in linea con l'andamento nazionale nella Tebaide d'italia ha trionfato Matteo Renzi con 840 voti (84%) , secondo Cuperlo con 92 voti e infine Civati con 65 voti.Al successo della mozione di Matteo Renzi , si aggiunge la nomina di Imma Semeraro , segretario del PD Massafra , nell' assemblea nazionale del PARTITO DEMOCRATICO.
08 dicembre 2013
07 dicembre 2013
Nelson Mandela
Eroe della Pace. Profeta della libertà
Con Nelson Mandela scompare il più tenace eroe della pace, il più coraggioso profeta della libertà che la storia abbia conosciuto.
Giunge al termine la lunga vita di un leader che ha scelto di dedicare tutto se stesso agli ideali di giustizia, di uguaglianza, di libertà, fronteggiando violenza, oppressione, ferocia e torture.
Si e' spento un uomo che ha avuto la forza sovraumana di trasformare l'oppressione e la persecuzione in dialogo, la segregazione e la separazione in convivenza, la vendetta in perdono, la guerra in pace.
Mandela e' stato un gigante dell'umanità che ha unito il suo popolo e il suo Paese.
Da terrorista a Premio Nobel per la pace: in questi due estremi si racchiude la parabola di un leader che ha combattuto il dominio dei bianchi sui neri e ha respinto il desiderio di dominio dei neri sui bianchi: a questo ideale di pari dignità umana ha dedicato la sua terribile e straordinaria esistenza.
Una parabola che ci dice quanto approssimativa e', ancora oggi, la convenzionale definizione di terrorismo degli innumerevoli fenomeni di lotta per la libertà e l'autodeterminazione dei popoli.
Ventisette anni di carcere non lo hanno vinto, il male non lo ha piegato. La sua forza, il suo coraggio, il suo sorriso hanno sconfitto la violenza, l'odio, la sopraffazione.
Mandela e' già una leggenda. Lo e' per la mia generazione di militanti di sinistra.
Nella Gioventù dell'Internazionale Socialista, scegliemmo, circa dieci anni fa, di eleggere, come Presidente della IUSY, Fikile Mbalula, un ragazzo sudafricano, un militante dell'ANC (Africa National Congress), un giovane che portava sul corpo le cicatrici della violenza subita nella lotta contro l'Apartheid.
Con Mandela il Sudafrica, attraverso la lotta all'Apartheid e al razzismo, e' divenuto il faro di un moderno internazionalismo progressista e democratico, guardato con ammirazione da tutto il mondo.
Eppure l'Africa e' ancora il continente dimenticato.
Se la Comunità internazionale e i leader mondiali facessero sentire la propria voce e vedere le proprie azioni sulle immani tragedie che opprimono il continente africano, questo sarebbe il modo migliore per onorare il grande esempio di Madiba.
La scomparsa di Nelson Mandela lascia un vuoto incolmabile ma la sua morte rafforzerà il senso immenso della sua vita.
Gli ideali di uguaglianza, giustizia e pace che lo hanno ispirato possano entrare nella coscienza di una nuova generazione che da oggi saprà che e' esistito un uomo, alla periferia del mondo, che ha guidato, in un lungo e impervio cammino, il suo popolo dalla oppressione alla libertà.
Michele Mazzarano
Consigliere regionale PD
Con Nelson Mandela scompare il più tenace eroe della pace, il più coraggioso profeta della libertà che la storia abbia conosciuto.
Giunge al termine la lunga vita di un leader che ha scelto di dedicare tutto se stesso agli ideali di giustizia, di uguaglianza, di libertà, fronteggiando violenza, oppressione, ferocia e torture.
Si e' spento un uomo che ha avuto la forza sovraumana di trasformare l'oppressione e la persecuzione in dialogo, la segregazione e la separazione in convivenza, la vendetta in perdono, la guerra in pace.
Mandela e' stato un gigante dell'umanità che ha unito il suo popolo e il suo Paese.
Da terrorista a Premio Nobel per la pace: in questi due estremi si racchiude la parabola di un leader che ha combattuto il dominio dei bianchi sui neri e ha respinto il desiderio di dominio dei neri sui bianchi: a questo ideale di pari dignità umana ha dedicato la sua terribile e straordinaria esistenza.
Una parabola che ci dice quanto approssimativa e', ancora oggi, la convenzionale definizione di terrorismo degli innumerevoli fenomeni di lotta per la libertà e l'autodeterminazione dei popoli.
Ventisette anni di carcere non lo hanno vinto, il male non lo ha piegato. La sua forza, il suo coraggio, il suo sorriso hanno sconfitto la violenza, l'odio, la sopraffazione.
Mandela e' già una leggenda. Lo e' per la mia generazione di militanti di sinistra.
Nella Gioventù dell'Internazionale Socialista, scegliemmo, circa dieci anni fa, di eleggere, come Presidente della IUSY, Fikile Mbalula, un ragazzo sudafricano, un militante dell'ANC (Africa National Congress), un giovane che portava sul corpo le cicatrici della violenza subita nella lotta contro l'Apartheid.
Con Mandela il Sudafrica, attraverso la lotta all'Apartheid e al razzismo, e' divenuto il faro di un moderno internazionalismo progressista e democratico, guardato con ammirazione da tutto il mondo.
Eppure l'Africa e' ancora il continente dimenticato.
Se la Comunità internazionale e i leader mondiali facessero sentire la propria voce e vedere le proprie azioni sulle immani tragedie che opprimono il continente africano, questo sarebbe il modo migliore per onorare il grande esempio di Madiba.
La scomparsa di Nelson Mandela lascia un vuoto incolmabile ma la sua morte rafforzerà il senso immenso della sua vita.
Gli ideali di uguaglianza, giustizia e pace che lo hanno ispirato possano entrare nella coscienza di una nuova generazione che da oggi saprà che e' esistito un uomo, alla periferia del mondo, che ha guidato, in un lungo e impervio cammino, il suo popolo dalla oppressione alla libertà.
Michele Mazzarano
Consigliere regionale PD
05 dicembre 2013
Conferenza stampa sostenitori di Matteo Renzi
Si terrà venerdì 6 dicembre alle 10.30 presso la sede del PD in via Principe Amedeo, 378 a Taranto una Conferenza Stampa dei sostenitori di Matteo Renzi in vista delle primarie di domenica 8 dicembre.
All'incontro con i giornalisti parteciperanno, tra gli altri, l'on. Michele Pelillo, deputato, Walter Musillo, segretario provinciale, Michele Mazzarano e Donato Pentassuglia, consiglieri regionali, Tommy Lucarella, segretario cittadino e i candidati tarantini della lista per l'Assemblea nazionale, ovvero, (oltre Pelillo e Musillo), Imma Semeraro, segretaria del circolo di Massafra, Nancy Schiavone, segretaria del circolo di Palagiano, Giampiero Mancarelli, visegretario provinciale, Emanuela Motolese, militante ventitrenne del circolo di Lizzano, Fabio Ligonzo, trentasettenne dirigente del partito a Taranto, Rosaria Leserri, militante del circolo di Ginosa.
L' 8 DICEMBRE ANCHE TU PUOI VOTARE PER DARE UN FUTURO AL TUO PAESE - MASSAFRA E L' ITALIA DECIDONO DI CAMBIARE VERSO CON MATTEO RENZI
Ci sono date che la
Storia ricorda come tali da segnare una svolta nella vita politica di un Paese.
Date che segnano l'inizio di un nuovo corso, portatore di nuove idee sulla
direzione da intraprendere e di nuovi protagonisti che si incaricano di
attuarle. Date che giungono nei momenti di maggiore sfiducia, quando la società
è pervasa da una crisi profonda, al contempo economica, sociale e morale, e che
danno il senso di una ripartenza, di una speranza. L'8 dicembre 2013 può essere
una di queste date. Può essere il giorno in cui tutti gli elettori, iscritti e
non iscritti al Partito Democratico, decidano di scegliere Matteo Renzi come
nuovo leader della sinistra italiana.
Il Sindaco di
Firenze è l'uomo che in questo momento di crisi della politica e di declino del
nostro Paese sta rappresentando per moltissimi italiani l'ultima speranza affinché si affermi finalmente un cambiamento reale
per l'Italia, un rinnovamento delle Istituzioni, del modo di fare politica e
dei volti che la animano.
E' un cambiamento
che non si presenta come vana promessa vuota di contenuti, ma all'insegna della
concretezza, rispecchiando peraltro in tal modo la personalità del suo
promotore.
Renzi rappresenta
la volontà di capire i bisogni in tempo reale e tradurli in proposta politica.
Rappresenta l'apertura del Partito Democratico oltre i confini della sua
tradizionale rappresentanza, senza rinnegare la sua identità, ma al contrario
riscoprendo, e dando finalmente concretezza. a quel concetto di vocazione
maggioritaria invocato invano al momento della fondazione.
Con la sua candidatura
il PD chiede indietro, con forza, i consensi perduti negli anni e andati a chi
ha saputo approfittare degli errori e dell'immobilismo del gruppo dirigente. A
chi ha sfruttato la delusione e la rabbia per soffiare sul vento della
protesta, ma senza essere in grado di offrire una proposta di governo. Il
Sindaco di Firenze offre a tutti i delusi un partito che abbandona ogni
reticenza sul tema del taglio dei costi della politica, della riduzione del
numero dei parlamentari, dell'abolizione degli enti inutili. E lo fa non in
nome della ricerca del facile consenso, ma perché è su questi temi che si
misura oggi agli occhi degli elettori la rilegittimazione della politica, il
recupero della sua autorevolezza e credibilità.
Per la prima volta
in vent'anni, un candidato alla segreteria del più grande partito della
sinistra non solo guarda ai più deboli, proponendo fra l'altro l'introduzione
di un contributo di solidarietà sulle pensioni d'oro in nome dell'equità
intergenerazionale, ponendo al centro della sua attenzione il tema degli asili
nido e dei servizi alla collettività, giusto per citare alcune delle tante
proposte. Ma dice anche con chiarezza che la riduzione delle tasse, nel Paese
che, secondo molti studi, ha la pressione fiscale più alta d'Europa, non può
essere un tabù per la sinistra, bensì una necessità. Per la prima volta un
leader del PD sottrae alla destra il tema su cui ha costruito il proprio
illusorio consenso per venti anni, lasciando sul campo solo delusioni e
macerie, abbattendo in tal modo la tradizionale diffidenza che ha tenuto spesso
lontani dal nostro Partito il ceto medio, i piccoli imprenditori, gli
artigiani. Gente che lavora e produce e che è stata colpita drammaticamente da
questa crisi.
Il Partito
Democratico di Massafra ha ancora una volta sfatato il luogo comune di un Sud
politicamente arretrato e arroccato su posizioni conservatrici e ostili
all'innovazione, che si accoda passivamente ai cambiamenti, invece di
rendersene protagonista. Il nostro Circolo ha deciso invece di partecipare
attivamente al processo di rinnovamento in atto, consegnando alla lista
collegata a Matteo Renzi ben l'86% dei voti in occasione delle elezioni per la
Convenzione, ponendosi così all'avanguardia dei risultati, pur lusinghieri,
registrati a favore del sindaco di Firenze in tutta la terra jonica.
Adesso tocca agli
elettori massafresi non essere da meno l'8 dicembre, perché tutti possono
andare a votare, iscritti e non iscritti al Partito Democratico. Ora occorre
alzarsi e decidere di rendersi protagonisti del cambiamento, perché la
passività e la rassegnazione, lo stare fermi in attesa di qualcosa deciso da
altri, non hanno mai portato, e non potranno mai portare, ad alcun risultato
utile per il nostro futuro.
L'8 dicembre occorre
andare a votare per Matteo Renzi nella sede del Partito Democratico di Corso Regina
Margherita, per prendere in mano il nostro destino e dare una nuova speranza
all'Italia.
Marcello
Barletta
Circolo PD Massafra
03 dicembre 2013
8 dicembre: le risposte alle domande più frequenti
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Perché si vota?
Per eleggere il Segretario nazionale e candidato premier e l’ Assemblea nazionale del Partito Democratico.
Quando si vota?
Domenica 8 dicembre dalle ore 8 alle ore 20.
Chi può votare?
Le primarie del Partito Democratico sono aperte, hanno diritto di voto le elettrici/elettori e le cittadine/i che hanno compiuto il sedicesimo anno di età.
Come si vota?
Recati al seggio con un documento d’identità, la Tessera Elettorale e €2 di contributo minimo. Ti sarà richiesto di registrarti all’Albo delle elettrici e degli elettori del PD e di firmare la normativa sulla privacy. Se ti sei già registrato online il tuo nome sarà già presente nell’Albo del tuo seggio e ti sarà richiesto solo di firmare. Se sei iscritto al Partito democratico, porta con te al seggio la tessera del PD, un documento di identità e la tessera elettorale; non hai l’obbligo di versare il contributo di €2. Ti sarà consegnata la scheda dove potrai barrare il nome della lista del candidato a Segretario Nazionale del PD che intendi sostenere.
Dove votare?
Cerca il tuo seggio visitando la pagina Trova seggio, oppure chiedendo al circolo PD più vicino. A MASSAFRA SI VOTA PRESSO LA SEZIONE DEL PARTITO DEMOCRATICO SU VIALE REGINA MARGHERITA 25
Come trovo il mio seggio online?
Nella pagina Trova seggio, seleziona il tuo comune di residenza e inserisci il numero della Sezione Elettorale che trovi sulla Tessera elettorale.
Hai cambiato residenza ma non hai mai ricevuto la tessera elettorale aggiornata?
Per eleggere il Segretario nazionale e candidato premier e l’ Assemblea nazionale del Partito Democratico.
Quando si vota?
Domenica 8 dicembre dalle ore 8 alle ore 20.
Chi può votare?
Le primarie del Partito Democratico sono aperte, hanno diritto di voto le elettrici/elettori e le cittadine/i che hanno compiuto il sedicesimo anno di età.
Come si vota?
Recati al seggio con un documento d’identità, la Tessera Elettorale e €2 di contributo minimo. Ti sarà richiesto di registrarti all’Albo delle elettrici e degli elettori del PD e di firmare la normativa sulla privacy. Se ti sei già registrato online il tuo nome sarà già presente nell’Albo del tuo seggio e ti sarà richiesto solo di firmare. Se sei iscritto al Partito democratico, porta con te al seggio la tessera del PD, un documento di identità e la tessera elettorale; non hai l’obbligo di versare il contributo di €2. Ti sarà consegnata la scheda dove potrai barrare il nome della lista del candidato a Segretario Nazionale del PD che intendi sostenere.
Dove votare?
Cerca il tuo seggio visitando la pagina Trova seggio, oppure chiedendo al circolo PD più vicino. A MASSAFRA SI VOTA PRESSO LA SEZIONE DEL PARTITO DEMOCRATICO SU VIALE REGINA MARGHERITA 25
Come trovo il mio seggio online?
Nella pagina Trova seggio, seleziona il tuo comune di residenza e inserisci il numero della Sezione Elettorale che trovi sulla Tessera elettorale.
Hai cambiato residenza ma non hai mai ricevuto la tessera elettorale aggiornata?
Richiedila recandoti presso l’ufficio elettorale del comune di residenza con un documento di identità che riporti la nuova residenza o con un certificato che la attesti. Qualora la tua Tessera elettorale abbia tutti gli spazi già timbrati, puoi votare alle primarie senza sostituirla, in quanto la Tessera elettorale serve solo per verificare il seggio delle primarie in cui potrai votare, in base al numero di sezione elettorale presente sulla tua Tessera.
Perché registrarsi preventivamente online all’Albo delle elettrici e degli elettori del PD?
Ci si può registrare online dal 20 novembre fino alle ore 12 del 6 dicembre sul sito www.primariepd2013.it per velocizzare le operazioni di voto al seggio. Hanno l’obbligo di registrarsi online i ragazzi tra 16 e i 18 anni di età e i fuori sede.
Gli iscritti al PD non devono registrarsi.
Perché il contributo online è di €2,50?
Per chi sceglie di versare online la quota è di €2.50 per coprire i costi commissione dei servizi di pagamento elettronico e accedere per un mese alla piattaforma PDlive (con abbonamento a Europa e L’Unità).
INFORMAZIONI PER CATEGORIE SPECIFICHE DI ELETTORI
Voto per lavoratori e studenti fuori sede e i cittadini momentaneamente fuori sede per motivi personali
Puoi votare registrandoti online all'Albo delle elettrici e degli elettori del PD dal 20 novembre, fino alle ore 12 del 6 dicembre, indicando in quale provincia e comune intendi recarti a votare. Troverai il seggio dedicato visitando la pagina Trova seggio e individuando tra i seggi del comune in cui voterai quello destinato ai FUORI SEDE. Recati al seggio portando un documento di identità e €2, qualora non avessi già versato online il contributo di €2,50.
Voto per i sedicenni e minori
I giovani tra i 16 anni compiuti e i 18 (non ancora in possesso della Tessera elettorale), per votare alle primarie devono obbligatoriamente registrarsi online all’”Albo delle elettrici e degli elettori del PD” entro le ore 12 del 6 dicembre. Verrà successivamente comunicato all’interessato in quale seggio recarsi a votare e versare il contributo di €2, qualora non avessi già versato online il contributo di €2,50, portando un documento di identità.
Voto per i migranti o extracomunitari in possesso di regolare permesso di soggiorno
Gli immigrati possono votare, se in possesso di regolare permesso di soggiorno o richiesta di rinnovo, esibendo carta di identità o permesso di soggiorno o richiesta di rinnovo, esclusivamente nel seggio a loro dedicato che troveranno visitando la paginaTrova seggio su primariepd2013.it e individuando tra i seggi del proprio comune di residenza quello destinato agli immigrati. Se l’immigrato dovesse trovarsi in una provincia diversa da quella del domicilio/residenza abituale, ha le medesime opportunità previste per gli studenti e lavoratori fuori sede.
Voto per i malati o impossibilitati a muoversi
I malati ricoverati in ospedale o impossibilitati a muoversi in casa che intendano votare alle primarie, possono chiamare il Coordinamento Provinciale PD di riferimento che provvederà ad istituire un seggio speciale itinerante apposito per permettere loro il voto.
Voto per gli iscritti al PD
Gli iscritti al PD sono già registrati all’Albo delle elettrici e degli elettori del PD, possono quindi trovare il proprio seggio delle primarie sulla pagina Trova seggio, o chiedendo nel proprio circolo di appartenenza. Non hanno l’obbligo di versare il contributo di 2 Euro.
Voto all’estero
Possono partecipare al voto dell’8 dicembre gli iscritti al Partito Democratico e gli elettori registrati all’AIRE che alla data dell’8 dicembre 2013 abbiano compiuto 16 anni di età e che, prima di esprimere il proprio voto, si siano registrati all’Albo degli elettori e delle elettrici delle primarie. Possono votare all’estero, considerati come fuori sede, coloro che l’8 dicembre 2013 si trovino lontano dal luogo di residenza (militari in missione, personale del corpo diplomatico e consolare, studenti Erasmus, ricercatori universitari all’estero, cittadini italiani residenti temporaneamente all’estero). Per poter votare dovranno dare informazione scritta alla Commissione di ripartizione, che a sua volta informerà il Comitato, quindi basterà recarsi direttamente al seggio più vicino con un documento valido di riconoscimento. Al momento del voto i non iscritti al Partito dovranno versare €2 per le spese organizzative.
Regolamento per la partecipazione al voto degli italiani all’estero.
Perché registrarsi preventivamente online all’Albo delle elettrici e degli elettori del PD?
Ci si può registrare online dal 20 novembre fino alle ore 12 del 6 dicembre sul sito www.primariepd2013.it per velocizzare le operazioni di voto al seggio. Hanno l’obbligo di registrarsi online i ragazzi tra 16 e i 18 anni di età e i fuori sede.
Gli iscritti al PD non devono registrarsi.
Perché il contributo online è di €2,50?
Per chi sceglie di versare online la quota è di €2.50 per coprire i costi commissione dei servizi di pagamento elettronico e accedere per un mese alla piattaforma PDlive (con abbonamento a Europa e L’Unità).
INFORMAZIONI PER CATEGORIE SPECIFICHE DI ELETTORI
Voto per lavoratori e studenti fuori sede e i cittadini momentaneamente fuori sede per motivi personali
Puoi votare registrandoti online all'Albo delle elettrici e degli elettori del PD dal 20 novembre, fino alle ore 12 del 6 dicembre, indicando in quale provincia e comune intendi recarti a votare. Troverai il seggio dedicato visitando la pagina Trova seggio e individuando tra i seggi del comune in cui voterai quello destinato ai FUORI SEDE. Recati al seggio portando un documento di identità e €2, qualora non avessi già versato online il contributo di €2,50.
Voto per i sedicenni e minori
I giovani tra i 16 anni compiuti e i 18 (non ancora in possesso della Tessera elettorale), per votare alle primarie devono obbligatoriamente registrarsi online all’”Albo delle elettrici e degli elettori del PD” entro le ore 12 del 6 dicembre. Verrà successivamente comunicato all’interessato in quale seggio recarsi a votare e versare il contributo di €2, qualora non avessi già versato online il contributo di €2,50, portando un documento di identità.
Voto per i migranti o extracomunitari in possesso di regolare permesso di soggiorno
Gli immigrati possono votare, se in possesso di regolare permesso di soggiorno o richiesta di rinnovo, esibendo carta di identità o permesso di soggiorno o richiesta di rinnovo, esclusivamente nel seggio a loro dedicato che troveranno visitando la paginaTrova seggio su primariepd2013.it e individuando tra i seggi del proprio comune di residenza quello destinato agli immigrati. Se l’immigrato dovesse trovarsi in una provincia diversa da quella del domicilio/residenza abituale, ha le medesime opportunità previste per gli studenti e lavoratori fuori sede.
Voto per i malati o impossibilitati a muoversi
I malati ricoverati in ospedale o impossibilitati a muoversi in casa che intendano votare alle primarie, possono chiamare il Coordinamento Provinciale PD di riferimento che provvederà ad istituire un seggio speciale itinerante apposito per permettere loro il voto.
Voto per gli iscritti al PD
Gli iscritti al PD sono già registrati all’Albo delle elettrici e degli elettori del PD, possono quindi trovare il proprio seggio delle primarie sulla pagina Trova seggio, o chiedendo nel proprio circolo di appartenenza. Non hanno l’obbligo di versare il contributo di 2 Euro.
Voto all’estero
Possono partecipare al voto dell’8 dicembre gli iscritti al Partito Democratico e gli elettori registrati all’AIRE che alla data dell’8 dicembre 2013 abbiano compiuto 16 anni di età e che, prima di esprimere il proprio voto, si siano registrati all’Albo degli elettori e delle elettrici delle primarie. Possono votare all’estero, considerati come fuori sede, coloro che l’8 dicembre 2013 si trovino lontano dal luogo di residenza (militari in missione, personale del corpo diplomatico e consolare, studenti Erasmus, ricercatori universitari all’estero, cittadini italiani residenti temporaneamente all’estero). Per poter votare dovranno dare informazione scritta alla Commissione di ripartizione, che a sua volta informerà il Comitato, quindi basterà recarsi direttamente al seggio più vicino con un documento valido di riconoscimento. Al momento del voto i non iscritti al Partito dovranno versare €2 per le spese organizzative.
Regolamento per la partecipazione al voto degli italiani all’estero.
01 dicembre 2013
Massafra #cambiaverso per Renzi Segretario
Il 3 Dicembre alle ore 18,30 presso il Palazzo della Cultura in Piazza Garibaldi a Massafra, il Comitato "Massafra #cambiaverso per Renzi Segretario" terrà una assemblea per discutere delle proposte di Matteo Renzi per cambiare il Partito Democratico, l'Italia e l'Europa.
Infatti con le elezioni primarie dell'8 dicembre, nelle quali potranno votare tutti, si sceglierà il Segretario Nazionale del Partito Democratico che determinerà la politica nazionale dei prossimi anni. E per cambiare servono anche persone e idee nuove. Per questo ad una candidatura come quella di Matteo Renzi, non poteva che essere collegata una lista provinciale di candidati per l'assemblea nazionale nel segno del cambiamento, tra i quali in seconda posizione troviamo anche Imma Semeraro, avvocato, piccola imprenditrice dell'attività commerciale di famiglia, da due anni in politica attiva, rieletta qualche settimana fa Segretario del PD di Massafra, presente quotidianamente tra la gente per discutere dei loro problemi, ha portato avanti in questi anni politiche per la protezione del territorio, dell'ambiente e della salute.
La sua candidatura e il suo impegno politico sono determinate dal cambiare la società in cui viviamo. Perché anche a Massafra proviamo a sognare, anche se non va più di moda. Proviamo a credere che si possa fare tutto, quando c’è la volontà politica e l’8 dicembre abbiamo la possibilità di dire quale Italia vogliamo. E dal giorno dopo possiamo provare tutti insieme a cambiare verso al nostro Paese.
Anche se la fotografia di queste ore ci consegna l’immagine di un’Italia stanca, impaurita, rassegnata e sembra che il nostro tempo migliore sia alle spalle e che cambiare sia uno sforzo più impossibile che difficile, noi pensiamo che non sia così. Chi crede nella politica, nel valore e nella dignità della politica, sa che non è così, non può essere così.
Guardiamo con attenzione già quello che è successo a Taranto e nella nostra provincia negli ultimi giorni. Per anni ci hanno detto, in tutte le salse, che non era possibile attuare il giusto equilibrio tra lavoro, ambiente e salute. Oggi, invece, è stato affidato alla ditta Cimolai di Pordenone la copertura di parchi minerari. Qualcosa di impensabile, fino anche a qualche mese fa. Un piccolo passo, certo, ma determinato da scelte politiche differenti. Questo significa cambiare verso. E allora tocca a noi cambiare verso a tant'altro. Dobbiamo affrontare la paura con il coraggio, la stanchezza con l’entusiasmo, la rassegnazione con la tenacia. Anche a Massafra. Negozi che chiudono, tanti disoccupati e cassintegrati che non hanno più speranza nel futuro. Molti giovani che vanno via dalla nostra terra per cercare fortuna altrove. Una tassazione esasperata.
Anche Massafra ha molti motivi per volere cambiare l'Italia. Molti motivi per voltare pagina con il Partito Democratico e con Renzi Segretario. Guardando al futuro in un altro modo. Vogliamo vivere questo tempo ispirati dalla curiosità, non dalla nostalgia. E abbiamo bisogno di discutere, di confrontarci, anche di litigare. Ma sulle idee, non sulle simpatie personali. Sulle proposte, non sui pregiudizi. Vogliamo cambiare verso cambiando soprattutto le idee che non hanno funzionato, le scelte che hanno fallito, i metodi che ci hanno impedito di parlare a tutti. E vogliamo costruire un PD che sia in grado di concretizzare la speranza.
Il PDL è in tutt’altre faccende affaccendato, i CinqueStelle hanno scelto di rifiutare qualsiasi collaborazione: solo il PD può in questo momento cambiare l’Italia. Le primarie sono l’occasione più bella per restituire fiducia all’Italia. Fare politica oggi è un rischio. Una scommessa. Un azzardo, forse. Sarebbe più comodo ritirarsi da parte, aspettando che passi lo scontento, la rabbia, la stanchezza. Ma pensiamo che tocchi a noi cambiare l’Italia, senza lamentarsi di chi non vuol farlo e mettendosi in gioco. Perché questo accada, non basta avere buone idee, bisogna avere la voglia e la forza di concretizzarle coinvolgendo gli italiani, suscitandone speranze, alimentandone i sogni. Ecco perché abbiamo bisogno di entusiasmo, di speranza, di fiducia. Ecco perché tutto quello che abbiamo scritto sta in piedi solo con lo sforzo personale di chi non si arrende, di chi non si rassegna, di chi ha voglia ancora di alzarsi e di provarci. Non è possibile cambiare verso senza liberare tutto l’entusiasmo che abbiamo. Il nostro sostegno a Matteo Renzi nasce da tutto ciò, dalla volontà di cambiare il Partito Democratico per cambiare l’Italia e per cambiare l’Europa.
Comitato "Massafra #cambiaverso per Renzi Segretario"
Anche Massafra ha molti motivi per volere cambiare l'Italia. Molti motivi per voltare pagina con il Partito Democratico e con Renzi Segretario. Guardando al futuro in un altro modo. Vogliamo vivere questo tempo ispirati dalla curiosità, non dalla nostalgia. E abbiamo bisogno di discutere, di confrontarci, anche di litigare. Ma sulle idee, non sulle simpatie personali. Sulle proposte, non sui pregiudizi. Vogliamo cambiare verso cambiando soprattutto le idee che non hanno funzionato, le scelte che hanno fallito, i metodi che ci hanno impedito di parlare a tutti. E vogliamo costruire un PD che sia in grado di concretizzare la speranza.
Il PDL è in tutt’altre faccende affaccendato, i CinqueStelle hanno scelto di rifiutare qualsiasi collaborazione: solo il PD può in questo momento cambiare l’Italia. Le primarie sono l’occasione più bella per restituire fiducia all’Italia. Fare politica oggi è un rischio. Una scommessa. Un azzardo, forse. Sarebbe più comodo ritirarsi da parte, aspettando che passi lo scontento, la rabbia, la stanchezza. Ma pensiamo che tocchi a noi cambiare l’Italia, senza lamentarsi di chi non vuol farlo e mettendosi in gioco. Perché questo accada, non basta avere buone idee, bisogna avere la voglia e la forza di concretizzarle coinvolgendo gli italiani, suscitandone speranze, alimentandone i sogni. Ecco perché abbiamo bisogno di entusiasmo, di speranza, di fiducia. Ecco perché tutto quello che abbiamo scritto sta in piedi solo con lo sforzo personale di chi non si arrende, di chi non si rassegna, di chi ha voglia ancora di alzarsi e di provarci. Non è possibile cambiare verso senza liberare tutto l’entusiasmo che abbiamo. Il nostro sostegno a Matteo Renzi nasce da tutto ciò, dalla volontà di cambiare il Partito Democratico per cambiare l’Italia e per cambiare l’Europa.
Comitato "Massafra #cambiaverso per Renzi Segretario"
28 novembre 2013
GD Massafra: Gli scrutatori devono essere scelti tra disoccupati e studenti !
Gli scrutatori devono essere scelti tra disoccupati e studenti. Questa è la nostra proposta che presentiamo al gruppo del Pd per portarla nel più breve tempo possibile in discussione in consiglio comunale.
Quella sulla nomina degli scrutatori (3000 iscritti all’albo) è una loro pluriennale battaglia culminata con regolamento FREE SCRUTATORI che permetteva la nomina degli scrutatori mediante sorteggio garantendo i principi di trasparenza , imparzialità , guardando alla parità di genere ( 50% di scrutatori maschi e 50% di scrutatori femmine) e alla competenza (formazione degli scrutatori).
Nelle scorse elezioni, grazie alla loro battaglia, insieme al gruppo consigliare del PD, la nomina degli scrutatori a Massafra si è svolta mediante il sorteggio tra tutti gli aventi diritto . Un grande successo, che ha permesso a 102 persone di fare parte dell’ufficio elettorale di sezione. Il 98% degli scrutatori scelti non l’aveva mai fatto in precedenza e moltissimi sono stati gli under 35.
Ma questo successo,potrebbe non ripetersi, in quanto nel consiglio comunale del 22 gennaio, il consiglio ha accolto la nostra proposta licenziando, all’unanimità, solo l’ordine del giorno sul nostro Regolamento.
Per tutto il mese di novembre è possibile iscrivere all’albo degli scrutatori, crediamo che proprio in questo periodo sia giusto riprendere questa tematica, per permettere a tanti ragazzi di iscriversi. Fa presente anche che i Giovani Democratici hanno migliorato il regolamento riuscendo a trovare un metodo per tutelare disoccupati e studenti nella nomina degli scrutatori e si augurano che finalmente Massafra si doti di un regolamento all’insegna della trasparenza .
Si augurano anche che quello del 2013 non sia stata una scelta “una tantum”, un contentino, e che a breve si ritorni alla cooptazione diretta in barba alla trasparenza e all’equità.
“Noi non abbiamo cambiato idea, anzi l’abbiamo migliorata sempre nel solco di Free Scrutatori , ovvero scrutatori liberi .
Chiediamo quindi che si approvi il regolamento perche solo seguendo questa strada si può dare speranza ai giovani nel credere che la politica è davvero fare il bene collettivo.
Angelo Notaristefano
Coordinatore Giovani Democratici Massafra
Angelo Notaristefano
Coordinatore Giovani Democratici Massafra
24 novembre 2013
Mini-dossier sulla discarica di Manduria e sul trasferimento dei rifiuti dell'ex ATO/3 a quella di Massafra
Ecco alcuni documenti che hanno determinato il trasferimento dei rifiuti dell'ex ATO/3 dalla discarica di Manduria, gestita da Manduriambiente, a quella di Massafra, gestita dalla Cisa
1. Deliberazione n.3 del 13/11/2013 dell'OGA: La seduta, presieduta dal Sindaco del Comune di Massafra, dott. Martino Carmelo Tamburano, facente funzione del Presidente dell’OGA, per impedimento del Presidente dott. lppazio Stefano, giusto Decreto Presidenziale n. 9 del1’08.l1.13, delibera che il Sindaco di Manduria dia ordine alla ditta Manduriambiente spa di gestire l'impianto nell'attuale configurazione per un periodo di 30 giorni;
2. Deliberazione n.28 del 15/11/2013 del Comune di Manduria: viene deliberato che non si rilevano che condizioni di emergenza, espressamente previste per la legge, tali da giustificare l'emissione di un'ordinanza; di prendere atto che il conferimento dei rifiuti, di fatto in sopraelevazione della
discarica, appesantirebbe la situazione già estremamente grave di inquinamento ambientale, così come già evidenziato dalle analisi preventive svolte; di inoltrare richiesta all’OGA acchè la stessa proceda, nell’esercizio delle proprie competenze istituzionali, e nelle more dell’attuazione del progetto autorizzato con AIA (d.d. n. 59 del 18 Ottobre 2013), all’individuazione di altri siti ove conferire, nel frattempo, i rifiuti solidi urbani;
3. Deliberazione n.4 del 16/11/2013 dell'OGA: La seduta, presieduta dal Sindaco del Comune di Massafra, dott. Martino Carmelo Tamburano, facente funzione del Presidente dell’OGA, per impedimento del Presidente dott. lppazio Stefano, giusto Decreto Presidenziale n. 9 del1’08.l1.13, prende atto della dichiarazioni del Sindaco di Manduria in merito alla delibera dello stesso Comune; delibera, (con il solo voto contrario del solo Sindaco di Massafra), di dare mandato al Sindaco del Comune di Massafra, in qualità di autorità amministrativameme competente di ordinare alla Società CISA spa per un periodo di 60 gg (quale unico impianto di smaltimento RSU in esercizio e con capacità residua di conferimento, ubicato nell`ambito del bacino ATO Provincia di Taranto), di raccogliere e gestire nel suo ciclo ordinario gli RSU dei Comuni facenti parte dell'ex. Bacino ATO TA/3, di dare mandato al Presidente dell’OGA dell’ATO Provincia di Taranto di chiedere autorizzazione a1 Presidente della Regione Puglia l`autorizzazione al poter conferire gli RSU dei comuni dell’ex bacino ATO TA/3 al di fuori dell’area del bacino di competenza a seguito dello svolgimento di idonea indagine di mercato
4. Stralcio del Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti in cui si individuano le discariche in cui i Comuni della Provincia di Taranto possono confluire i rifiuti urbani, sottolineando come la mancata implementazione della raccolta di differenziata ad una determinata percentuale porterebbe al presto esaurimento della discariche disponibili, cioè quella di Massafra e di Manduria. Inoltre dai calcoli delle volumetrie residue delle discariche e dalla quantità dei rifiuti conferiti si nota come con il conferimento nella sola discarica di Massafra, tra un anno e mezzo ci sarà il completo esaurimento di dette volumetrie
5. Ordinanza N.218 DEL 16/11/2013 del Sindaco di Massafra in seguito alla deliberazione dell'OGA:
Con la quale il Sindaco di Massafra ordina alla Cisa spa di accogliere i rifiuti dell'ex ATO/3;
6. Ordine del giorno del 21/11/2013 del Consiglio Comunale di Massafra: con il quale il Consiglio Comunale, all'unanimità, dice no al conferimento dei rifiuti provenienti dai Comuni dell'ex ATO/3, nella discarica del proprio territorio, invitando l'OGA a revocare la delibera n.4 del 16/11/2013, di individuare una nuova discarica di bacino per la provincia di Taranto, allorquando la discarica di Massafra sarà esaurita, per evitare ulteriori sovraelevazioni della stessa. In mancanza di tali atti, il Consiglio Comunale si riunirà d'urgenza per ulteriori atti e non escludendo proteste anche eclatanti.
1. Deliberazione n.3 del 13/11/2013 dell'OGA: La seduta, presieduta dal Sindaco del Comune di Massafra, dott. Martino Carmelo Tamburano, facente funzione del Presidente dell’OGA, per impedimento del Presidente dott. lppazio Stefano, giusto Decreto Presidenziale n. 9 del1’08.l1.13, delibera che il Sindaco di Manduria dia ordine alla ditta Manduriambiente spa di gestire l'impianto nell'attuale configurazione per un periodo di 30 giorni;
2. Deliberazione n.28 del 15/11/2013 del Comune di Manduria: viene deliberato che non si rilevano che condizioni di emergenza, espressamente previste per la legge, tali da giustificare l'emissione di un'ordinanza; di prendere atto che il conferimento dei rifiuti, di fatto in sopraelevazione della
discarica, appesantirebbe la situazione già estremamente grave di inquinamento ambientale, così come già evidenziato dalle analisi preventive svolte; di inoltrare richiesta all’OGA acchè la stessa proceda, nell’esercizio delle proprie competenze istituzionali, e nelle more dell’attuazione del progetto autorizzato con AIA (d.d. n. 59 del 18 Ottobre 2013), all’individuazione di altri siti ove conferire, nel frattempo, i rifiuti solidi urbani;
3. Deliberazione n.4 del 16/11/2013 dell'OGA: La seduta, presieduta dal Sindaco del Comune di Massafra, dott. Martino Carmelo Tamburano, facente funzione del Presidente dell’OGA, per impedimento del Presidente dott. lppazio Stefano, giusto Decreto Presidenziale n. 9 del1’08.l1.13, prende atto della dichiarazioni del Sindaco di Manduria in merito alla delibera dello stesso Comune; delibera, (con il solo voto contrario del solo Sindaco di Massafra), di dare mandato al Sindaco del Comune di Massafra, in qualità di autorità amministrativameme competente di ordinare alla Società CISA spa per un periodo di 60 gg (quale unico impianto di smaltimento RSU in esercizio e con capacità residua di conferimento, ubicato nell`ambito del bacino ATO Provincia di Taranto), di raccogliere e gestire nel suo ciclo ordinario gli RSU dei Comuni facenti parte dell'ex. Bacino ATO TA/3, di dare mandato al Presidente dell’OGA dell’ATO Provincia di Taranto di chiedere autorizzazione a1 Presidente della Regione Puglia l`autorizzazione al poter conferire gli RSU dei comuni dell’ex bacino ATO TA/3 al di fuori dell’area del bacino di competenza a seguito dello svolgimento di idonea indagine di mercato
4. Stralcio del Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti in cui si individuano le discariche in cui i Comuni della Provincia di Taranto possono confluire i rifiuti urbani, sottolineando come la mancata implementazione della raccolta di differenziata ad una determinata percentuale porterebbe al presto esaurimento della discariche disponibili, cioè quella di Massafra e di Manduria. Inoltre dai calcoli delle volumetrie residue delle discariche e dalla quantità dei rifiuti conferiti si nota come con il conferimento nella sola discarica di Massafra, tra un anno e mezzo ci sarà il completo esaurimento di dette volumetrie
5. Ordinanza N.218 DEL 16/11/2013 del Sindaco di Massafra in seguito alla deliberazione dell'OGA:
Con la quale il Sindaco di Massafra ordina alla Cisa spa di accogliere i rifiuti dell'ex ATO/3;
6. Ordine del giorno del 21/11/2013 del Consiglio Comunale di Massafra: con il quale il Consiglio Comunale, all'unanimità, dice no al conferimento dei rifiuti provenienti dai Comuni dell'ex ATO/3, nella discarica del proprio territorio, invitando l'OGA a revocare la delibera n.4 del 16/11/2013, di individuare una nuova discarica di bacino per la provincia di Taranto, allorquando la discarica di Massafra sarà esaurita, per evitare ulteriori sovraelevazioni della stessa. In mancanza di tali atti, il Consiglio Comunale si riunirà d'urgenza per ulteriori atti e non escludendo proteste anche eclatanti.
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