«Intensificare i controlli per prevenire la piaga del caporalato in agricoltura».
È l’appello lanciato, ieri mattina, durante la commissione comunale
Attività Produttive, dal capogruppo consiliare del Partito Democratico
Vito Miccolis.
«Il fenomeno del caporalato – afferma Miccolis – è sempre stata una
piaga sociale per la nostra collettività. In più modi hanno cercato di
combatterlo in passato sia le istituzioni, sia l’opinione pubblica sia i
sindacati. Si ha la sensazione, però, che in questo periodo di crisi
questa piaga stia riprendendo di nuovo piede. Ora i caporali stanno
diventando i comunitari, persone straniere presenti sul nostro
territorio, che propongono agli imprenditori agricoli la manodopera a
prezzi più bassi».
«In questo modo – continua – i diritti dei braccianti, sia italiani che
comunitari ed extracomunitari, si abbassano, creando difficoltà
soprattutto alle fasce più deboli».
Di qui, la richiesta al presidente della commissione Attività Produttive
Stefano Meo di «mettersi in contatto con il Comando di Polizia
Municipale e sollecitare l’assessore all’Agricoltura Antonio Viesti per
intensificare i controlli e la prevenzione del fenomeno».
«È un problema culturale – aggiunge Miccolis -. Possiamo combatterlo
solo se alziamo l’asticella dell’attenzione dell’opinione pubblica
contro il fenomeno. Chiediamo inoltre alle forze dell’ordine che operano
sul territorio di accrescere i controlli».
«In questo periodo di crisi economica – conclude – è già difficile per i
tantissimi braccianti trovare lavoro. Abbiamo ascoltato il loro grido
di lamento. Se si abbassano pure i loro diritti, le loro difficoltà
aumentano fortemente».