Risultato: una raccolta differenziata stentata, raffazzonata, senza programmazione alcuna ed in compenso, ora come ad ottobre scorso, tanta difficoltà per tutti i massafresi !
Prendiamo in esame la cosiddetta “Macro Area B” , ovvero il centro abitato, escluso il Centro Storico e le frazioni di Forcellara San Sergio, Cernera, Citignano, Verdemare e Chiatona: questa parte della città conta 24 mila abitanti, pari al 75% dei massafresi.
In detta zona della città il servizio si svolge tramite raccolta in strada: i cittadini possono conferire i loro rifiuti in contenitori presenti sul ciglio della strada.
Ma proprio i cassonetti sono il punto debole della strategia comunale sulla raccolta differenziata, essendo pochi, assolutamente insufficienti e, per giunta, diversi tra loro. Nella nostra città, infatti, vi è un caos multicromatico e ciò, non rappresenta solo un problema di decoro urbano, ma un'assoluta carenza di uniformità che penalizza l’efficacia della raccolta differenziata. Secondo la normativa comunitaria la EN 16403/2012 i colori dovrebbero essere giallo per la plastica, blu per la carta e verde per il vetro! In città, invece il giallo è per la carta, il blu per la plastica ed il bianco per il vetro.
Tutto ciò, “in teoria” perché, in realtà, nel nostro Comune possiamo vedere che i colori variano anche tra le stesse campane e dello stesso tipo, tant'é che il loro contenuto è
riconoscibile solo da adesivi o scritte con i pennarelli; situazione che non agevola certo la raccolta. In più punti, poi, ci sono campane bianche nelle quali, in alcune zone si deposita il vetro, in altre la plastica, in altre la carta. In più parti capita di ritrovarsi davanti a tre cassonetti bianchi!
Per quanto riguarda il posizionamento e, soprattutto il numero delle campane, come detto, queste sono assolutamente insufficienti, non adeguate alle esigenze dei 25 mila massafresi che, di fatto, possono contare solo su 13 contenitori per il vetro, 11 contenitori per la carta e 12 contenitori per la plastica.
In media, quindi, appena 1 campana ogni 2000 abitanti!!!! Ricordiamo che secondo le “Linee guida sulle modalità operative dei servizi di raccolta dei rifiuti rifiuti urbani“ dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) Ii cassonetti devono essere collocati in modo capillare in tutto il territorio comunale interessato dalla presenza di insediamenti. Come regola generale si assume che un'ottimale distribuzione dei contenitori debba tendenzialmente garantire la disponibilità di 1 campana ogni 300 – 400 abitanti , con una distanza tra utente e campana comunque non superiore ai 200-250 metri!
Secondo queste indicazioni, quindi, a Massafra, ci dovrebbero essere almeno 70 campane di vetro, 70 campane di plastica e 70 campane di carta. Per quanto sopra esposto ci chiediamo come può questa maggioranza non essersi accorta che in città ci sono solo 12 contenitori per la raccolta della plastica, 11 per il vetro, 13 per la carta e, frattanto, continuare ad additare la cittadinanza di scarso senso civico e addebitare agli stessi cittadini le conseguenze dei disservizi. In compenso tartassano i cittadini con la TARSU tra le più alte della provincia.
Alla luce dei ripetuti e vani tentativi chiediamo che si coinvolga l’intero Consiglio Comunale, le Commissioni e l’intera cittadinanza per la definizione di un piano per la raccolta differenziata.
Noi crediamo che la soluzione del problema rifiuti sia la raccolta differenziata “ porta a porta “ monomateriale e puntuale e soprattutto che si incentivino i cittadini con relativi sgravi sulle tasse comunali.
Il Circolo del Partito Democratico Massafra