Dichiarazione del Consigliere regionale del Pd Michele Mazzarano.
Finalmente il Pd aderisce a pieno titolo al PSE.
Il voto a larga maggioranza, nella riunione del Direzione nazionale, di adesione del Partito Democratico al Partito del Socialismo Europeo, pone fine ad una anomalia.
La mancata piena configurazione del più grande partito del centrosinistra italiano nella famiglia dei socialisti, dei progressisti e dei democratici europei, ha rappresentato, finora, un grave deficit di identità e di elaborazione culturale per Pd.
Tale anomalia e' legata alle gabbie ideologiche del passato che imbrigliano alcuni esponenti del Pd. Oggi, invece, nel solco fecondo del moderno Socialismo Europeo confluiscono le ispirazioni e i valori delle nuove culture politiche che affollano il largo campo delle forze del Progresso.
La ricollocazione, a pieno titolo, del Pd nel PSE, che, nel congresso di Roma, cambierà logo inserendovi il termine "Democrats", e' anche il frutto di un dibattito che va avanti da anni, in Italia e in Europa, sulla necessita' di allargare gli orizzonti del PSE alle culture politiche democratiche, laiche, ambientaliste, umanitarie e, quindi, non espressamente socialiste.
Si tratta di un fatto di grande rilievo: nel mondo globale in cui si riorganizzano le forze di un capitalismo disumano che umilia il lavoro a vantaggio della speculazione, in un Europa delle banche, della finanza aggressiva e dei burocrati, la riorganizzazione delle forze riformatrici e progressiste e' un buon viatico per ricostruire la forza delle istituzioni democratiche sovranazionali e rilanciare l'Europa dei Popoli e non l'Europa voluta da un solo Paese.
Tale scelta, ascrivibile alla volontà e alla determinazione di Matteo Renzi, fa anche giustizia di giudizi sulla scarsa dose di "sinistra" del Segretario del Pd; valutazione, queste, dettate più da pregiudizi ideologi che non da una concezione moderna delle culture politiche e del loro orizzonte europeo.