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29 gennaio 2009

E’ battaglia giudiziaria sul recupero delle 11 chiese rupestri di Massafra


E’ battaglia giudiziaria sul recupero delle 11 chiese rupestri.

Il Comune di Massafra ha chiesto la risoluzione del contratto con la società Antigua srl di Napoli che si era aggiudicata la gara di appalto. L’amministrazione comunale h

a ricevuto una richiesta di pagamento di circa 70.000 euro dalla società Virginia Immobiliare srl di Fasano che ha effettuato alcuni lavori in subappalto nelle cripte. La società brindisina si è rivolta al Comune di Massafra perché non è stata pagata dalla società aggiudicataria. Inoltre il Comune ha contesto all’impresa napoletana di avere procurato danni anche agli affreschi della Buona Nova (foto).

Ancora una volta assistiamo allennesimo fallimento della giunta di centro destra.

L’amministrazione il 5 giugno del 2008 aveva aggiudicato alla società Antigua srl di Napoli il recupero delle chiese per un importo a base d’asta di euro 236.919,00. I lavori, che erano stati aggiudicati con un ribasso del 23,202%, prevedevano il recupero, la messa a norma e la piena fruizione delle seguenti Chiese Rupestri: Cripta Inferiore, Buona Nuova, Madonna della Greca, Santa Lucia, Sant’Angelo in Torella, Madonna delle Grazie – Cripta di S. Eustachio, San Simeone, San Simine, Mater Domini, Millarti e Santa Croce. In piena estate l’amministrazione comunale con una maestosa conferenza stampa aveva presentato il piano di recupero delle 11 chiese come il volano dello sviluppo turistico. Il progetto si presentava molto ambizioso e riguardava lavori di consolidamento del piano di calcarenitico di copertura delle cripte,messa in sicurezza e illuminazione dei siti, con rifacimento della pavimentazione, pulizia esterna, grate e cancelli di protezione in ferro. Ben presto però erano stati sollevati alcuni dubbi dal Gal delle Gravine, da Italia Nostra, dall’Archeogruppo “E. Iacovelli” e da Terra di Puglia. Le quattro associazione con nota del 27.8.2008, inviata al Sindaco di Massafra ed alla Soprintendenza ai Beni Architettonici e al Paesaggio della Puglia, mettevano in evidenza che ben otto cripte erano di proprietà privata o ecclesiale e chiedevano di porre la massima attenzione sui lavori da eseguire per non danneggiare i siti rupestri.

Il 2.dicembre le stesse associazioni con un articolato documento, inviato a tutti gli organi interessati alla tutela dei beni culturali, denunciarono il picconamento degli affreschi a Santa Lucia, la pavimentazione della cripta Sant’Angelo a Torella e l’infiltrazione di acqua sugli affreschi della Buona Nova.

L’Amministrazione comunale invece di schierarsi insieme al mondo culturale, che aveva espresso tale perplessità, convocò una infuocata conferenza stampa dove furono messi sotto accusa le quattro associazioni culturali. Un giornale locale dedicò a tali accuse ben due pagine in cui si affermava che per le 11 cripte il lavoro era stato fatto con onestà e competenza. Il sindaco Tamburanno nel comunicato stampa ufficiale, pubblicato sul sito del Comune, affermava “di fare bene nella norma”. “A chi lavora come noi, affermava il primo cittadino, dispiace assistere ad apparizioni occasionali e strumentali di associazioni pronte solo a denigrare il lavoro altrui specialmente quando questo è finalizzato alla crescita del territorio”.

A distanza di oltre un mese però si scopre che le quattro associazioni avevano ragione e che l’Amministrazione Comunale faceva ancora una volta solo propaganda. Infatti già nei primi giorni di dicembre erano stati confermati da atti amministrativi del Comune i gravi danni alla cripta della Buona Nova ed il Comune di Massafra, insieme alle imprese, che stavano effettuando i lavori, erano stati convocati con i sindacati alla direzione provinciale del lavoro per discutere del mancato pagamento degli stipendi di novembre e della cassa edile ai lavoratori. Ora arriva anche la determina del dirigente comunale, arch. Silvio Rufolo, che ha chiesto la risoluzione del contratto con la società Antigua srl e dà ragione alle quattro associazioni culturali.

E’ l’ennesima prova che il centro destra brilla in propaganda, ma non difende gli interessi della città

Il Partito Democratico invita gli Amministrazione comunali a chiedere scusa ai soci ed ai dirigenti del Gal delle Gravine, di Italia Nostra, dell’Archeogruppo “E.Iacovelli” e di Terra di Puglia che con scrupolo e coraggio hanno denunciato pubblicamente le loro perplessità sui lavori alle chiese rupestri. La città ha sempre più bisogno di cittadini che difendono il patrimonio culturale, mentre i politici, che cercano solo della pubblicità, saranno giudicati con il voto dagli elettori.

Vito Miccolis

Coordinato del Partito Democratico