Ecco le conseguenze dei provvedimenti del Governo e del Ministro Gelmini sulla scuola pugliese.
La FLC CGIL ha elaborato una simulazione delle ricadute che le varie norme approntate dal Governo avranno sia sul personale di ruolo che sui precari provincia per provincia e per i vari ordini di scuola.
La simulazione dei tagli è stata effettuata applicando ai vari ordini di scuola e al personale ATA le ipotesi contenute nelle prime anticipazioni del piano programmatico del MIUR in applicazione dei tagli previsti dall'Art. 64 del DL 112/08. Il calcolo dei soprannumerari deriva dalla differenza tra i posti che saranno disponibili nel 2009/10 (dopo i tagli) e il personale a tempo indeterminato (comprese le assunzioni di quest'anno e ipotizzando un trend di pensionamenti pari a quello di quest'anno (27.000). In sostanza, come previsto, nessun precario attuale avrà più la possibilità di lavorare.
Per la scuola dell'infanzia in quanto il piano non prevede espliciti tagli, ma l'azzeramento dell'attuale esperienza a tempo normale (8 ore) per trasformarlo in antimeridiano in modo da recuperare risorse per eventuali nuove istituzioni (sempre a tempo parziale): questa operazione, pur non producendo tagli a livello nazionale, perché in diverse regioni del Nord vi sono molte liste di attesa, avrà ripercussioni in Puglia sia sul personale che una forte ricaduta in termini di qualità del servizio e di risposta alle aspettative delle famiglie.
Paolo Peluso
Segr. Gen. FLC CGIL Puglia
Diamo un occhiata ai dati: