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13 marzo 2013

• Il debito che il Comune ha con la Cisa poteva essere evitato.


 Il debito che il Comune ha con la Cisa poteva essere evitato. 
Spunta all’indomani della conferenza stampa del sindaco Martino Tamburrano (nella foto) la notizia che già nel 2006 venne offerta l’occasione all’amministrazione comunale di azzerare i debiti con la società che gestisce la discarica di bacino.
Il cosiddetto lodo arbitrale che condanna il Comune al pagamento di 12 milioni in favore della Cisa nasce, appunto, da alcuni debiti pregressi che il Comune aveva contratto con la società tra il 1997 ed il 2006 per il mancato pagamento del conferimento di rifiuti in discarica ed il mancato accantonamento delle somme necessarie e previste per il “post chiusura” discarica. E’ stato il sindaco a tracciare una breve cronistoria della vicenza di quel decennio puntualizzando che il lodo “nasce da atti adottati dalle precedenti amministrazioni”.

Oggi, il capogruppo del Pd, Vito Miccolis evidenzia l’occasione persa nel 2006 “quando - ricorda - la Cisa propose all’Amministrazione comunale di centrodestra di azzerare il contenzioso in cambio di autorizzazioni per il proseguo dell’attività di discarica che, poi, è comunque riuscita ad ottenere da Vendola”. “La maggioaranza rifiutò” ed oggi al danno la beffa” commenta Miccolis. Perchè la città di Massafra, oltre ad avere la discarica ora si trova un debito milionario sulle spalle. “Gli errori del passato - insiste - non devono in alcun modo gravare sui cittadini”. “Abbiamo già impugnato il lodo arbitrale” ha fatto intanto sapere il sindaco puntualizzando che “la città non deve temere né aumenti di tasse e imposte, né paventati dissesti. Metterò al sicuro le casse comunali”.

TarantoSera