Abuso d’ufficio, in concorso tra loro, per aver favorito un’associazione temporanea di imprese alla quale era stata affidata in project financing la realizzazione di un silos parcheggio: è l’accusa a carico di 29 persone, tra amministratori ed ex amministratori del Comune di Massafra, dirigenti comunali e imprenditori, nei confronti dei quali il sostituto procuratore presso il Tribunale di Taranto Remo Epifani ha fatto notificare l’avviso di conclusione delle indagini preliminari.
I fatti risalgono al periodo compreso tra il 23 ottobre 2008 e il 15 novembre 2011. Gli indagati sono l’attuale sindaco di Massafra, già primo cittadino all’epoca dei fatti, Martino Tamburrano (Pdl), i 23 consiglieri comunali che approvarono la delibera di affidamento alle imprese, due dirigenti comunali della Ripartizione Lavori pubblici, Sergio Rufolo e Lorenzo Natile, e gli imprenditori Enrico e Stefano Intini e Antonio Albanese.
Secondo l’accusa, tutti gli indagati avrebbero procurato un ingiusto vantaggio alla società Inedil srl, capogruppo dell’associazione temporanea di imprese composta da Intini Angelo srl, Cisa spa e Inedil srl.
Gli indagati avrebbero affidato la realizzazione di un silos parcheggio a Massafra attribuendo “pretestuosamente” il carattere di opera pubblica anche all’annesso centro commerciale e direzionale e concedendo all’associazione temporanea di imprese “il diritto di proprietà dei costruendi immobili facenti parte del centro commerciale e direzionale con conseguente destinazione alla vendita”, mentre la legge, nel caso di project financing, consente “la sola gestione dei beni da realizzare”.
Gazzetta del Mezzogiorno