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12 luglio 2008

E’ sporco, alt ai bagnanti!!!

Imposto il divieto di balneazione per un chilometro dalla foce del fiume Patemisco a Chiatona

Prelievi dell’Asl devono aver rilevato la presenza di sostanze pericolose nel letto del fiume dove confluiscono le acque depurate dell’impianto Mazzarelle. Il Pd denuncia il mancato dragaggio del corso d’acqua che resta stagnante per via della sabbia

MASSAFRA - Dall’8 luglio scorso per un chilometro di costa è fatto divieto di balneazione.

Un’ordinanza del sindaco Martino Tamburrano impone il rispetto del divieto a garanzia della salute pubblica.

L’imposizione riguarda la zona attorno alla foce del fiume Patemisco, nella marina di Chiatona.
Per cinquecento metri a destra ed altri cinquecento a sinistra non è possibile immergersi in acqua.
Da quello che si deduce dall’ordinanza, prelievi dell’Asl sulle acque del fiume avrebbero consigliato l’imposizione del divieto.
La acque del fiume pare siano inquinate. Basta affacciarsi per avere un saggio della situazione. L’acqua è stagnante e, nei giorni di alta marea, non supera i dieci centimetri nei pressi della foce. Cattivo odore e colore torbido fanno immaginare la gravità della situazione.
A fermare il regolare deflusso del fiume pare sia stata la sabbia che ha ostruito la foce. Un problema che nasce, probabilmente, dal mancato dragaggio.
Ieri i rappresentanti del Pd cittadino hanno ascoltato la denuncia dei pescatori che non possono raggiungere con le proprie imbarcazioni il mare proprio per il basso livello di acqua nel fiume e perché non c’è flusso.
“Non capiamo perchè solo ora viene imposto il divieto - commenta il segretario cittadino del Pd, Vito Miccolis - e perchè non si è agito prima, pur conoscendo il problema che non è nuovo seppure non si era mai manifestato in maniera così grave”.
A subire i danni è anche il titolare del camping Verde Mare. Anche per la zona balneare di sua competenza è imposto il divieto, come per le spiagge di Patemisco e parte de La Macchia.
Insomma un problema per molti: bagnanti, pescatori e gestori.


[Maria De Bartolomeo da TARANTOSERA]