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29 luglio 2008

LA PUGLI A, IL CENTRO-SINISTRA E IL CASO TARANTO , PARLA IL LEADER DEL PD MICHELE MAZZARANO

«La destra ha gettato la maschera.Ci siamo illusi che una campagna elettorale basata sul riconoscimento reciproco producesse una normalizzazione della destra italiana. il risveglio non si è fatto attendere.Berlusconi sta violentemente cambiando i connotati democratici italiani , snaturando l'equilibrio tra i poteri dello Stato. In questi mesi la priorità dell' azione di governo e dell'attività parlamentare è stata rappresentata dagli affari di Berlusconi . A questo si aggiunge una lettura sbagliata della congettura economica e che si scambiano gli effetti di una grava crisi petrolifera con la depressione del '29.Avanza un colbertismo incapace effettivamente di ridefinire il ruolo del pubblico per incoraggiare i consumi sostenendo i ceti deboli e far ripartire l'economia . C' è una spregiudicata politica di tagli , in particolare verso il Sud , costretto a pagare un prezzo più alto alla vigilia di una discussione sul federalismo , che potrebbe diventare tombale per il Mezzogiorno d'Italia . Noi siamo chiamati a costruire una massiccia mobilitazione di opposizione alle scelte del governo nazionale ed una reazione meridionalistica per far fronte ad un pericoloso nordismo che attraversa i vertici del Partito democratico» .
Michelel Mazzarano ''delfino'' pugliese di Massimo D'Alema e vice segretario regionale del Partito Democratico rilancia le strategie che PD sta mettendo a fuoco, prima del rompete le righe. strategie che in Puglia e nell'area jonica tendono ad un rafforzamento del governo regionale che dovrà scaturire dala verifica di settembre e alla ricucitura dei rapporti nel centro-sinistra tarantino. Obbiettivo il chiarimento al Comune tra il PD e la maggioranza che sostiene il sindaco Stefàno e la messa a punto dell'alleanza e del programma con cui il centro-sinistra si ricandida alla guida della Provincia.

Mazzarano , Taranto resta un caso importante per il Pd pugliese dopo il ritiro delle dimissioni del segretario provinciale Donato Pentassuglia?
Sicuro. Abbiamo intrapreso una battaglia politica per interessare gli interessi del territorio jonico e il grande risultato politico conseguito nelle scorse settimana , è stato quello di trasformare una rivendicazione territoriale in una questione regionale che il PD pugliese ha fatto propria , trasferendola alla giunta regionale e al presidente Vendola . Le dimissoni di Donato Pentassuglia hanno avuto questa funzione ed hanno raggiunto l'obbiettivo .Nelle prossime settimane continueremo a perseguire il risultato di avere un voce rimportante nelle dinamiche di governo della Puglia : l'unico strumento per fare questo è la presenza nella giunta regionale. Donato Pentassuglia ha dimostrato di essere un leader coraggioso , capace di subbordinare l'interesse personale agli interessi generali.Lo ha fatto correndo il rischio rafforzando la sua leadership.

Un assessorato a Michele Pelillo : resta questo l'obbiettivo?
Non ne facciamo una questione di nomi , restano le motivazioni.Ma se il risultato non venisse conseguito si aprirebbe una crisi profonda tra il Pd pugliese e nella giunta Vendola . Io sono fiducioso che il lavoro svolto in queste settimane possa produrre effetti anche immediati.

Partito , territorio e questioni cruciali per lo sviluppo . E anche qualche tema scottante come la Sanità...
Noi stiamo aprendo una fase nuova della vita del Pd. Abbiamo avviato una seria strategia di radicamento nel territorio e ora con il tesseramento costruiremo un partito vero , fatto di senso di appartenenza ad una comunità e di apertura alla società . Di confronto costante con i bisogni dei cittadini. costruire un partito è un operazione culturale , oltre che organizzativa che prevede una visione della società e una capacità di rappresentare le inquietudini e le paure del nostro tempo.Questa è la sfida a cui dobbiamo tutti in modo collettivo contribuire. E questo si inscrive in un momento cruciale delle esperienze di governo di centro-sinistra . Nelle prossime settimane saremo impegnati a definire un offerta organica al bisogno di salute , puntando sull'eccellenza e medicina del territorio e facendo fronte ai disastri che la destra ha provocato nell'ultimo decennio con la gestione scellerata della Sanità. Così come abbiamo il dovere di capitalizzare l'esperienza di governo della Provincia avendo la forza di dire ai cittadini di questo territorio che il buon lavoro avviato ha bisogno di essere proseguito.Penso all'ambiente e agli importanti accordi raggiunti con l'Arpa per il monitoraggio dell' inquinamento : alla necessità di uscire dalla situazione di impasse nella quale si trova il sistema portuale , che con il governo di centro-sinistra era decollato ; alle infrastrutture , ai temi della sicurezza e della solidarietà.

Il paragone è irriverente ma lei in Puglia è il promotore dei ''RED'' , associazione ideata da D'Alema , non teme interferenze con il PD ?
Un partito nuovo e plurale deve saper far tesoro delle tante esperienze associative che intendono ad animare il dibattito politico e culturale. Red non nasce con l'obbiettivo di diventare una corrente ma per offrire una linfa di elaborazione , di studio , di innovazione culturale che sono indispensabili all'impresa che ci siamo prefissi .E' uno strumento che deve essere in grado anche a Taranto di chiamare e di offrire un proprio contributo di idee e di ricerca di esponenti del mondo della cultura e delle professioni in grado di rappresentare un valore aggiunto per il Pd.Non credo che Red diventerà mai un a corrente , anche perché , se così fosse , in Puglia più che altrove , se si alimentassero tentazioni di partito parallelo si correrebbe il rischi o di fare del Pd una corrente dei Red.

[[QUOTIDIANO -27/07/2008 - di PIERANGELO PUTZOLU]]