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28 agosto 2008

“E’…viva Castellaneta”,


La conoscevamo con il nome di Festa dell’Unità, ribattezzata ora Festa Democratica con il logo
“E’…viva Castellaneta”, la festa che nei quattro giorni previsti, a partire da giovedì 28 e fino a domenica 31, interesserà i cittadini con vari percorsi dalla politica, alla cultura,
all’enogastronomico, alla tutela ambientale.

Presentata ieri nella sala della Provincia di Taranto dal segretario cittadino dott. Raffaele Mininni, presenti l’on. Ludovico Vico, il consigliere regionale Paolo Costantino, il vicesegretario regionale Michele Mazzarano, la consigliera provinciale prof.ssa Carmela Rubino e il dott. Giancarlo Pancallo della segreteria cittadina del PD. Quattro giorni per presentare il nuovo corso del partito, con una impronta, un indirizzo diverso e nuovo, frutto delle risorse umane, lavorative e culturali della gente di Castellaneta.
Momenti culturali, momenti ludici ma anche dibattito politico su temi fondanti nella vita locale. In piazza Umberto I, sistemata per l’occasione e per accogliere i cittadini intorno a un palco condiviso, domani si dibatterà il tema “La Puglia che cresce in un mezzogiorno che arretra” con interventi dell’on. Ludovico Vico (parlamentare PD), il prof. Federico Pirro (docente di storia dell’industria dell’Università di Bari) e Giovanni Forte (componente della segreteria regionale della CGIL Puglia).
Venerdì 29 si parlerà del futuro della sanità pugliese ed anche castellanetana, con interventi dell’assessore regionale alla sanità dott. Alberto Tedesco, il dott. Paolo Costantino, Michele Mazzarano, il dott. Mario Cetera (direttore sanitario dell’ospedale di Castellaneta) e il dott. Giancarlo Pancallo.
Sabato 30 si parlerà di piano regolatore a Castellaneta come strumento di rilancio, con l’assessore regionale all’urbanistica prof.ssa Angela Barbanente, Angelo Loreto (capogruppo PD Comune di Castellaneta), Luigi Notarfrancesco (consigliere comunale PD) e arch. Rosanna Franco (componente direttivo circolo PD Castellaneta).
Infine, domenica 31 comizio di chiusura del segretariocittadino PD dott. Raffaele Mininni, insieme con l’on. Enzo Lavarra (deputato europarlamentare PD), la prof.ssa Carmela Rubino (consigliere provinciale PD) e il dott. Giovanni Florido (presidente Provincia di Taranto).
I dibattiti politici saranno seguiti da performance musicali di vario tipo; non mancheranno poi mostre di pittura, la visita guidata delle chiese del centro storico (venerdì mattina), la visita guidata della gravina (sabato mattina), il minicalcetto per i bambini in villa comunale, e, ogni sera, degustazioni enogastronomiche. “Abbiamo bisogno di iniziare di nuovo a relazionarci – ha affermato il dott. Pancallo, del direttivo PD - per dibattere serenamente i nostri problemi senza pregiudizi. Il nostro sforzo organizzativo tende a cogliere questo risultato”. Il dott. Costantino ha ricordato che si parlerà di nuovo «del Piano della Salute, ed è importante parlarne a Castellaneta per tutto quello che è accaduto ma anche per quello che avverrà considerando che il piano sanitario attribuisce all’ospedale il prestigioso livello di intermedio». La politica oggetto di dialogo è stata invece la proposta dell’on. Vico, ricordando che la festa è «un’occasione per dibattere le problematiche locali, così come per altro verso a livello nazionale vengono dibattuti i temi della politica italiana».
Stiamo ricostruendo un partito che è popolare - è la dichiarazione di Michele Mazzarano - e la festa è lo strumento di incontro fra la politica e il popolo. Il Partito Democratico nasce con lo scopo di ricomporre le culture di sinistra e prova a rimettere in connessione la politica con i cittadini, una formula che ha tanto funzionato in passato e che oggi vogliamo riproporre”.
Ricordata poi l’assenza del sen. Rocco Loreto che per venti anni è stato il leader indiscusso della politica locale di centrosinistra, dissenziente rispetto alle scelte del gruppo:
“Ha scelto di non essere con noi – ha dichiarato Mininni - nonostante i nostri inviti, con una disponibilità che presuppone stima e riconoscimento della sua esperienza e della sua capacità politica”. Dello stesso tenore le dichiarazioni della consigliera provinciale Rubino esponendo
“il lavoro fatto e da fare in quest’ultimo anno di mandato, con lo scopo preciso di portare a conclusione progetti seguiti con attenzione ma inficiati da quell’anomalia tutta italiana che è la lungaggine burocratica, se è vero che l’Ance (Associazione Nazionale Costruttori Edili)
ha denunciato che per realizzare un’opera pubblica ci vogliono sette anni e cinque mesi”.

[[Aurelio Miccoli - Corriere del Giorno]]