"Un corso di formazione dovrebbe seguirlo al piu' presto un Ministro che dimostra un'imbarazzante ignoranza sui principi costituzionali piu' elementari".
Durissimo Francesco Boccia, deputato del Pd economista meridionale che da sempre insegna al nord (nella padanissima Universita' Cattaneo in provincia di Varese). "Se le dichiarazioni del Ministro Gelmini riportate da Repubblica sono confermate' ha dichiarato Boccia, 'sulla presunta necessita' di far studiare solo gli insegnanti delle scuole del Sud perche' abbasserebbero il livello della scuola italiana, saremmo di fronte a una valutazione gravissima di un rappresentante del Governo. La formazione agli insegnanti e' utile ogni giorno e in qualunque luogo del Paese. Siamo di fronte a una discriminazione senza precedenti basata sul certificato di nascita. Dal Ministro Gelmini ci aspettiamo immediatamente chiarimenti su quali basi scientifiche e statistiche faccia queste valutazione, visto che buona parte degli insegnanti del nord sono nati e cresciuti in regioni del Mezzogiorno. E' la prima volta nella storia della Repubblica - prosegue Boccia - che un Ministro arriva a definire le differenze di preparazione culturale in relazione alla regione di provenienza. Personalmente ho trovato insegnanti eccellenti del sud al nord e del nord al sud. L'Italia ha, per sua fortuna una classe di docenti che, nonostante l'assenza dello Stato e le scarse risorse disponibili, assicura un servizio indispensabile ai bambini e ai ragazzi italiani. Certo - conclude il deputato del Pd - ho conosciuto anche tanti pirla nelle scuole del nord, ma non per questo ho mai pensato che al nord fossero tutti cosi'. Dal Presidente della Camera Fini, sempre molto attento alla salvaguardia dei principi di unita' nazionale ci aspettiamo alla riapertura dei lavori parlamentari, una seria richiesta al Governo di chiarimenti oggettivi connessi alle dichiarazioni del Ministro Gelmini. Ai deputati meridionali del Pdl chiedo di battere un colpo, perche' qui, come prevedevamo, si sta tentando goffamente ogni giorno di piu', di mettere un finto vestito culturale al tentativo in corso di smontare lo stato repubblicano. Quella scritta oggi dalla Gelmini - conclude - e' una brutta pagina di storia della scuola italiana".