Se un anno fa potevamo permetterci qualche strappo alla regola, ora al supermercato no possiamo sgarrare: con l’inflazione al 4.1%, che tocca il 6 per cento nel caso di alimentari e carburanti, perfino un piatto di pasta è diventato un lusso.
A luglio 2008 il carovita ha fatto un ulteriore balzo in avanti: se già il 3.8% di giugno era un tasso elevato, ora siamo allo 0.3% in più. Gli aumenti più significativi riguardano soprattutto i comparti dell'abitazione, acqua, elettricità e combustibili ( +8,6% ), trasporti ( +7,1% ) e i prodotti alimentari ( +6,3%).
Dal punto di vista territoriale, considerando le 20 città capoluogo, a risentire di più dell’aumento dei prezzi è Cagliari, seguita da Napoli e Torino. Va meglio a Roma, Trieste e Bologna, dove gli aumenti sono stati relativamente più moderati.