Serate di festa del Partito Democratico, ma anche di incontri e dibattiti.
Si discute di agricoltura, per iniziare. Mario Fraccascia, Segretario Generale della FLAI-CGIL, lamenta da noi l’assenza di un’industria di trasformazione dei prodotti agricoli, pur essendoci colture di eccellenza. “C’è un trend positivo, si riscontra un aumento del reddito ma solo per le imprese, in favore delle quali ci sono stati diversi provvedimenti. Il mondo del lavoro dipendente ruotante intorno ad esse non ha tratto invece alcun giovamento”, sentenzia Fraccascia, e va avanti: “in relazione ai contributi indiretti ci sono stati benefici per le aziende ma senza alcun vantaggio per il lavoratore. Del resto non esistono nella generalità politiche di sostegno al lavoro dipendente. Auspico una inversione di cultura”. Il primo gennaio scorso è cambiato il calcolo della previdenza, generando problemi per i dipendenti.
“Palagianello ha ampiamente dimostrato di essere un ottimo laboratorio per i problemi delle aziende, ma ora è il momento di pensare a quelli dei lavoratori. Abbiamo bisogno di innovazione
tecnologica, di diversificazione delle colture, di generale sostegno al lavoro”. E
quale dovrà essere allora il ruolo del sindacato? “Dobbiamo essere presenti nelle aziende denunciando chi sottopaga i dipendenti”.
Spostiamoci dal fronte dell’agricoltura a quello di trasporti e servizi. Esistono difficoltà per una amministrazione provinciale, dice Carmela Rubino, Assessore provinciale: “Sono necessari cinque o sei anni per passare dallo stadio di ideazione a quello di completamento per
un’opera che sia una strada od un’infrastruttura del genere, sarebbero quindi auspicabili almeno due mandati. Annuncio però che la Provincia di Taranto è riuscita ad intercettare capitali perché si provveda alle prossime opere”.
La Casa della Salute di Palagianello. Se ne parla, dietro una precisa domanda dell’esponente PD di Palagianello Antonio Miola, con l’Assessore regionale Paolo Costantino. “La Sanità della nostra regione non è molto popolare, se ne parla in effetti male ma semplicemente perché per tutto quanto concerne il resto dell’operato dell’attuale giunta regionale non si trova alcuna anomalia, segno del fatto che questa legislatura sta governando bene”. Il PIL pugliese “era con Fitto ad un + 0,3%, ora siamo ad un + 2,2 %, quando quello nazionale è dell’1,7, noi abbiamo realizzato ben 14 parchi naturali, il centro-destra nessuno, noi abbiamo rafforzato i servizi sociali, a differenza dei nostri avversari. Con noi gli aeroporti pugliesi hanno visto un incremento di voli, e di turismo, del 10 per cento”. Ed a proposito della Casa della Salute che si dovrà edificare da noi, Costantino ammonisce: “Occorre che l’attuale amministrazione di Palagianello spinga per l’approvazione di un progetto esecutivo.Sono disponibili 700 milioni di Euro per i POP del settore Sanità, quindi occorre essere pressanti”. Ma un fantasma si profila però all’orizzonte: i tagli del Governo centrale. Nonostante questo, Costantino parla della difesa del Piano Regionale della Salute (“e non della Sanità, che è altro…”): tre ospedali in più, a Martina Franca, a Manduria e Taranto, Castellaneta non chiude ma diventa ospedale intermedio e punto diriferimento dell’Ovest tarantino, non chiude nemmeno Massafra ma viene valorizzato.
“E poi, i dirigenti sanitari della Sinistra non hanno mai ricevuto alcun avviso di garanzia, e gli Enti della Sinistra non nono stati per niente toccati dalla questione morale”.
Una promessa, un impegno di Paolo Costantino: condurre dopo il 2010 la sanità pugliese a livelli di quella del Nord.
Infine, il commento politico di Michele Mazzarano, vice segretario regionale del PD.
La politica va avvicinata ai cittadini rimettendo al centro delle azioni proprio il sano valore della politica. “Una politica che ha di recente visto un fenomeno nuovo: non la scissione di un partito,ma la fusione di due per crearne uno che rappresenta oltre il 33 per cento della volontà e delle speranza degli Italiani”. Eppure il sentire degli Italiani nei confronti della politica è altro, continua Mazzarano: c’è disaffezione, la politica entra con difficoltà in sintonia con le persone. “L’idea di un Berlusconi divento normale è stata un’illusione: il lodo Alfano ha sovvertito l’ordine delle priorità, che restano gravi ed irrisolte: consumi, salari, i problemi restano relegati nelle tasche dei cittadini. Chi governa lancia l’economia sì ma a danno delle classi deboli”. Per Mazzarano la presenza dell’Esercito nelle città maschera la riduzione di fondi per le Forze dell’Ordine, è solo fumo negli occhi. La qualità della
vita è peggiore per l’esistenza, soprattutto dei giovani, la cui posizione è ormai drammaticamente precaria. E poi c’è il federalismo fiscale, che potrebbe “minare l’unità nazionale, facendo venir meno i principi di perequazione e solidarietà. Del resto, l’asse di comando è marcatamente nordista e si vuol essere più competitivi sganciandosi dal Sud”. A proposito di federalismo, su questo tema Mazzarano lancia un appello all’allargamento del centro-sinistra discutendo proprio intorno al problema, lanciando
anche un appello alle forze di centro. “Il dialogo va intrapreso inoltre con i Sindaci di centro-destra del Sud, sicuramente non desiderosi di vedere la nostra terra in rovina”.
Annunzia per il 25 ottobre una giornata nazionale di mobilitazione contro il Governo.
“L’Opposizione dovrà vivere tra i cittadini, nelle città, nei paesi, corrispondendo ai bisogni delle persone”. Persone per le quali, ormai, i veri ammortizzatori sociali sono “i genitori ed addirittura i nonni con le loro pensioni. Bisogna dare un grande senso di cambiamento! Anche se in Italia c’è ancora chi è convinto che per risolvere i problemi sia necessario un imprenditore, il quale però ha ampiamente dimostrato di pensare ai fatti suoi!...”
[[di Franco Fischetti Corriere del Giorno 12/08/2008]]