Cinquecento mila euro da restituire allo Stato. Si scopre solo oggi.
Stamattina durante il consiglio comunale celebrato per votare il
riequilibrio di bilancio, l’amministrazione comunale ha informato la
comunità che il Ministero, ai primi di settembre, ha inoltrato una
missiva con la quale chiede la restituzione di somme indebitamente
percepite dal Comune a rimborso delle retribuzioni che avrebbe dovuto
sostenere per due dipendenti. Trasferimenti che il Comune percepisce da
diversi anni per due dipendenti in mobilità delle Ferrovie dello Stato
per i quali il Governo si era fatto garante del rimborso delle spese. Ma
i due dipendenti non sono più nell’organico del Comune dal 1998.
Finora nè il Ministero, nè il Comune si sono mai accorti di questo.
Fatto sta che il Comune ha continuato a percepire i rimborsi e ora il
Ministero ne chiede il conto. Somme che, aggiunte ad una situazione
economica generale critica ed a tagli consistenti per le casse comunali,
rappresentano una mazzata per l’intero bilancio dell’ente. “Piove sul
bagnato” commenta il capogruppo del Pd, Vito Miccolis che si dice
preoccupato per le sorti economiche del Comune e quindi per i servizi ai
cittadini. “Già ci sono poche risorse di cassa - aggiunge. Questa è una
doccia fredda per tutti”. Al Comune il Ministero ha concesso tre
possibilità: restituire i 500mila euro in un’unica soluzione
(impossibile!); sottrarre la somma dai prossimi trasferimenti erariali
(peggio di peggio!) oppure rateizzare in tre anni la somma. E’ questa la
soluzione adottata. In bilancio ci sono 160mila euro tra le voci in
uscita.
Taranto Sera M.D.B.