“È finito il tempo delle meline e
delle furbizie. Il percorso autorizzativo in capo alla Provincia di
Taranto per consentire la realizzazione della seconda linea della
centrale termoelettrica alimentata a cdr e biomasse, di proprietà della
Appia Energy, va definitivamente bloccato’’: è quanto dichiara il
Consigliere regionale del PD, Michele Mazzarano.
“Gli enti autorizzativi – spiega Mazzarano – hanno il dovere di rivalutare le enormi e ineludibili obiezioni e contrarietà avanzate da Arpa Puglia nella prima e nella seconda conferenza dei servizi che aveva confezionato due articolati pareri tecnici negativi, difficilmente superabili da qualsiasi ente che avesse a cuore gli interessi dei cittadini.
“Gli enti autorizzativi – spiega Mazzarano – hanno il dovere di rivalutare le enormi e ineludibili obiezioni e contrarietà avanzate da Arpa Puglia nella prima e nella seconda conferenza dei servizi che aveva confezionato due articolati pareri tecnici negativi, difficilmente superabili da qualsiasi ente che avesse a cuore gli interessi dei cittadini.
Non comprendo come si sia potuto, nel percorso della conferenza dei servizi, svolto con grande celerità, non prendere in seria considerazione quei pareri in un momento in cui il territorio di Taranto è così fortemente scosso da una crisi ambientale senza precedenti.
Non comprendo la faciloneria e la irresponsabilità del Comune di Massafra che offre pareri urbanistici in sfregio al paesaggio e dichiara d’ufficio ‘la pubblica utilità’ della suddetta realizzazione.
Non comprendo le ambiguità della Giunta regionale che dovrebbe, alla luce del nostro Odg, approvato alla unanimità nel Consiglio regionale del 3 agosto 2012, varare una determina con cui affermare, senza equivoci, che non si può assolutamente derogare al Putt.
Si ha la sensazione, spero di sbagliarmi, che il progetto di Massafra sia la compensazione del negato progetto di Modugno.
A pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca. La provincia di Taranto non può continuare ad essere la capitale dei rifiuti della Puglia”.