Il 30 settembre è infatti scaduto il termine ultimo per pagare le rate della tassa sui rifiuti dello scorso anno, prorogato dall’Amministrazione comunale, che aveva promesso ai cittadini di abbattere l’aumento del 39,4%, attraverso le somme rivenienti dalla lotta all’evasione fiscale.
Ma così non è stato e il Partito Democratico non si lascia sfuggire l’occasione di rimarcare l’accaduto e di attaccare l’Amministrazione attiva.
«La Tarsu del 2011 – tuona il Circolo locale del Pd – si è pagata…Sui cittadini, quindi, è gravato lo spropositato aumento del 39,4%, voluto dalla giunta Tamburrano. Aliquota, lo ricordiamo, tra le più alte della provincia di Taranto, pur disponendo la nostra città, sul suo territorio, dell’intero ciclo di gestione dei rifiuti, discarica e termovalorizzatore compreso».
Gli esponenti del partito di centrosinistra ricordano che, un anno fa, in una conferenza al Teatro comunale, il primo cittadino e la sua maggioranza avevano detto ai cittadini di «pagare le due rate iniziali e poi aspettare il prossimo anno, per poter prevedere all’interno del bilancio e del prossimo conto consuntivo un eventuale rimborso o il conguaglio rispetto alla tassa successiva».
Nei mesi successivi le forze d’opposizione avevano fatto più volte fronte comune sulla questione, parlando di «ennesima presa in giro», in particolare dopo l’approvazione della delibera 57 lo scorso 12 marzo avente ad oggetto la Tarsu 2012.
Poi c’era stata una conferenza stampa del sindaco Tamburrano, convocata al fine di «fare chiarezza» sulla vicenda, durante la quale, a proposito della tassa sui rifiuti 2011, il primo cittadino aveva detto che il pagamento sarebbe stato consentito sino al mese di settembre senza oneri aggiuntivi per i contribuenti e aveva parlato di slittamento necessario per «quantificare la riduzione e comunicarla entro settembre».
«I massafresi – attacca il Pd – hanno aspettato invano il nuovo anno ma, nessun conguaglio, nessun rimborso è giunto loro. In piena crisi economica, con i consumi in calo e la disoccupazione in crescente e preoccupante aumento, la Giunta di centrodestra contribuirà a rendere ancora più “caldo” l’autunno delle famiglie massafresi».
Ma a questo punto come dovranno comportarsi i cittadini che non hanno pagato tutte le rate? Il Comune, al momento, non ha diffuso nessun avviso sulla questione. Chiediamo aggiornamenti al consigliere di maggioranza Fernando Pelillo, tra i presenti alla conferenza stampa di fine marzo. «Abbiamo fatto un incontro con il nuovo dirigente della Ragioneria – risponde Pelillo -, il quale ha escluso del tutto la possibilità di effettuare al momento sgravi o rimborsi. L’unica possibilità che abbiamo è quella di rinviare ulteriormente l’operazione al bilancio del prossimo anno, ovviamente senza multe o oneri per i contribuenti. Se però rinviamo il pagamento di due rate della Tarsu 2011 non risolviamo comunque il problema, perché due rate non sono pari all’aumento del 39,4% ma rappresentano il 50% dell’importo. Ho suggerito, nel corso dell’incontro, di dire ai cittadini di pagare la terza rata, stabilendo un’ulteriore scadenza, e di rinviare tutta l’operazione al bilancio 2013, chiedendo scusa per il fastidio procurato. Avevamo intenzione di togliere l’aumento ma i mezzi a disposizione non ce ne hanno dato la possibilità. Ovviamente chi ha pagato tutto potrà dimostrarlo con il conguaglio nei ruoli del 2013».
Fin qui, ciò di cui si è discusso nell’incontro. Si attende ora la conferma ufficiale.
Il Pd, nella nota stampa diramata, va oltre, facendo riferimento alla Tarsu 2012, che però ritorna all’importo 2010, aumentata del 5%, almeno per le tariffe domestiche (non per le altre utenze), e alla seconda rata dell’Imu.
«Questa Giunta – rimarca il partito d’opposizione – ha volutamente applicato all’Imu i coefficienti tra i più alti d’Italia, ovvero pari al 5,5 per mille per la prima casa e al 10,5 per mille per gli altri fabbricati. In conclusione, quindi, in quest’autunno caldo pagheremo caro e pagheremo tutto».
Corriere del Giorno Francesca Piccolo