Emergenza anche al cimitero.
Non vi sono loculi comunali disponibili. Oramai da qualche mese i defunti vengono provvisoriamente collocati nelle cappelle delle congreghe. Per essere tumulati in città o bisogna essere appartenenti a una delle tre congreghe, presenti nella Tebaide d’Italia, oppure bisogna avere acquistato loculi privati, che vengono venduti dalle varie associazioni che possiedono le cappelle. Chi invece preferisce il loculo comunale deve, innanzitutto, versare la somma di circa millecinquecento euro e poi sperare che si sia liberato un posto nelle strutture pubbliche, oppure vedere il proprio defunto collocato provvisoriamente nelle cappelle private per poi successivamente essere trasferito nei loculi comunali, quando saranno realizzati. Il dramma è che in programma non vi sono a breve progetti per la realizzazione di questi ultimi. Da anni vi è un disegno per l’ampliamento del cimitero ma, per diversi problemi amministrativi, il progetto non decolla e sivive, di emergenza in emergenza, con provvedimenti tampone. Qualche anno fa scoppiò la prima emergenza ed il Comune chiese aiuto alla congrega del Carmine e del Sacramento. Per un periodo i defunti furono allocati nelle cappelle dei confratelli e quando fu realizzata una struttura comunale furono trasferiti.
Ora l’emergenza è ritornata, ma questa volta non si vedono soluzioni nel breve periodo. Occorrerebbe sbloccare l’iter amministrativo dell’ampliamento del cimitero, ma questo progetto per ora non sembra di facile soluzione. Altra strada sarebbe quella di estendere qualche cappella comunale con la realizzazione della sopraelevazione. Per seguire tale proposta occorre adeguare le strutture alle norme antisismiche ora in vigore. In attesa delle decisioni si assiste ad un immobilismo. Non si comprende perché siamo in piena emergenza quando si è perfettamente a conoscenza che nella nostra città servirebbero circa 150 loculi ogni anno e pertanto sarebbe stato facile realizzare una programmazione. La realtà è che gli uffici tecnici e gli amministratori sono completamente assenti su questo importante problema.
In questi giorni abbiamo appreso dalla stampa che nel centro destra è iniziata la corsa degli assessori per la candidatura a sindaco per le prossime elezioni comunali, che si svolgeranno nel 2016. Ricordo a questi assessori che anche i nostri defunti meritano rispetto. E’vero organizzare un convegno, presentare un libro, partecipare ad un evento pubblico ed elargire un contributo porta notorietà e visibilità, tuttavia chi si sente già candidato alla poltrona di primo cittadini dovrebbe invece risolvere i problemi della collettività e non pensare al proprio futuro politico. Per quello c’è sempre tempo ed i nostri defunti meriterebbero di riposare in pace e non subire traslochi per le inefficienze della macchina amministrativa.
Massafra, 4 aprile 2014
Vito Miccolis
Capogruppo PD Massafra