Vola il Partito Democratico nell'ultimo sondaggio relativo alle intenzioni di voto alle europee realizzato da Ipsos per il Corriere della Sera. Il Pd, infatti, si colloca al 33,3%, superando il record del Pd che fu di Walter Veltroni (33,2%). Seguono - in un sostanziale testa a testa - il Movimento Cinque Stelle (21,2%) e Forza Italia (21,1%), un dato che di fatto conferma lo scenario tripolare emerso dalle ultime elezioni politiche .
Più in basso troviamo Ncd insieme a Udc e Popolari per l’Italia (5,7%), poi la Lega Nord (5,3%). Questi partiti (oltre a Svp) si suddividerebbero i 73 seggi assegnati all’Italia. Scelta civica per l’Europa, insieme a Centro democratico e Fare, è accreditata del 3,8%, quindi di poco sotto la soglia di sbarramento del 4%, come pure Fratelli d’Italia-An (3,5%). Un’altra Europa per Tsipras, la lista sostenuta da intellettuali ed esponenti della società civile e da alcuni partiti della sinistra, è più distante e si colloca al 3,1%. Tutti i restanti partiti risultano sotto l’1%.
Il primo partito resta però quello dell'astensione: solo un italiano su due (46%) è sicuro che andrà a votare; il 17% si dichiara possibilista, il 6% è fortemente indeciso, il 31% non ci pensa proprio.
Scrive Nando Pagnoncelli sul Corsera:
La prima incognita, dunque, è la partecipazione al voto: nel 2009 il partito del non voto (astensionisti più schede bianche e nulle) raggiunse la cifra record del 38% circa (i voti validi furono il 62%) con un incremento di quasi il 3% rispetto al 2004. Dal sondaggio odierno, che risulta una sorta di fotografia istantanea, non certo una previsione dell’esito finale, emerge che la cosiddetta «area grigia» costituita dall’astensione e dall’indecisione rappresenta quasi due elettori su cinque (39,1%).