Il Pd scalda i motori, o meglio le piazze, in attesa della manifestazione nazionale del 25 ottobre. Il coordinamento del partito ha deciso di far partire una mobilitazione in quattro fasi che precederanno la manifestazione del 25 ottobre. Ogni diversa fase dell'iniziativa toccherà un diverso problema. La mobilitazione, che si snoderà tra comizi, volantinaggi e meeting, si svolgerà nei luoghi dove il problema preso in esame è più sentito.
Si inizia con la scuola dal 26 al 29 settembre. Per contrastare la riforma della scuola targata Gelmini, in particolare i più di 100 mila tagli al settore e la reintroduzione del maestro unico, i democratici si daranno appuntamento proprio davanti alle scuole. Questa prima fase culminerà il 29 con una sorta di scuola day in cui è previsto, a Roma, l'intervento di Veltroni.
Il secondo tema sarà il caro vita, al centro dell'attenzione dal 3 al 6 ottobre. La mobilitazione si sposterà dunque nei mercati e davanti ai supermercati. In Italia l'inflazione viaggia intorno al 4% ma il governo ha previsto un'inflazione programmata dell'1.7%. Una decisione che ha portato all'impoverimento di una vasta fascia di lavoratori, soprattutto quelli dipendenti, le cui buste paga rimangono quasi ferme mentre i prezzi galoppano. In questo caso si chiuderà in un capoluogo del nord.
Nella terza fase, in programma dal 10 al 13 ottobre, si prosegue con i temi economici: si affronterà la questione salari e stipendi, inscindibilmente legata al carovita. La mobilitazione si sposterà in questo caso davanti alle fabbriche. Il 13 a Milano chiuderà Veltroni.
L'ultima fase sarà riservata al radicamento del Pd nella società italiana. Da più parti si è ritenuto l'ancora scarso radicamento del partito un punto debole dell'opposizione. Ora il Pd corre ai ripari: dal 16 al 18 ottobre l'iniziativa si concentrerà sul tesseramento con un'attenzione particolare verso i giovani. In queste date si terranno le primarie dei giovani che eleggeranno gli organismi dirigenti. In realtà sul tesseramento, avviato all'inizio dell'estate, si procede a pieno ritmo: «Sono già 500mila le tessere distribuite ai coordinamenti regionali che le mandano ai circoli e a fine mese distribuiremo la seconda tranche che non sarà meno della prima» spiega Giuseppe Fioroni responsabile organizzazione del Pd.
È in progettazione anche una manifestazione a Napoli per affrontare il problema del Mezzogiorno, sicuramente non favorito dalle politiche di Tremonti e dei leghisti. Si punta ad organizzare questo appuntamento prima del 25 ottobre ma l'agenda è già fitta ed è quindi probabile uno slittamento. Veltroni sarà presente in tutte le singoli fasi della mobilitazione. Ma non mancherà la partecipazione degli altri maggiori esponenti del partito: «Tutti i big saranno in campo» conclude Fioroni. Per chi accusa il Pd di immobilismo, un bel programma da non perdere.
Si inizia con la scuola dal 26 al 29 settembre. Per contrastare la riforma della scuola targata Gelmini, in particolare i più di 100 mila tagli al settore e la reintroduzione del maestro unico, i democratici si daranno appuntamento proprio davanti alle scuole. Questa prima fase culminerà il 29 con una sorta di scuola day in cui è previsto, a Roma, l'intervento di Veltroni.
Il secondo tema sarà il caro vita, al centro dell'attenzione dal 3 al 6 ottobre. La mobilitazione si sposterà dunque nei mercati e davanti ai supermercati. In Italia l'inflazione viaggia intorno al 4% ma il governo ha previsto un'inflazione programmata dell'1.7%. Una decisione che ha portato all'impoverimento di una vasta fascia di lavoratori, soprattutto quelli dipendenti, le cui buste paga rimangono quasi ferme mentre i prezzi galoppano. In questo caso si chiuderà in un capoluogo del nord.
Nella terza fase, in programma dal 10 al 13 ottobre, si prosegue con i temi economici: si affronterà la questione salari e stipendi, inscindibilmente legata al carovita. La mobilitazione si sposterà in questo caso davanti alle fabbriche. Il 13 a Milano chiuderà Veltroni.
L'ultima fase sarà riservata al radicamento del Pd nella società italiana. Da più parti si è ritenuto l'ancora scarso radicamento del partito un punto debole dell'opposizione. Ora il Pd corre ai ripari: dal 16 al 18 ottobre l'iniziativa si concentrerà sul tesseramento con un'attenzione particolare verso i giovani. In queste date si terranno le primarie dei giovani che eleggeranno gli organismi dirigenti. In realtà sul tesseramento, avviato all'inizio dell'estate, si procede a pieno ritmo: «Sono già 500mila le tessere distribuite ai coordinamenti regionali che le mandano ai circoli e a fine mese distribuiremo la seconda tranche che non sarà meno della prima» spiega Giuseppe Fioroni responsabile organizzazione del Pd.
È in progettazione anche una manifestazione a Napoli per affrontare il problema del Mezzogiorno, sicuramente non favorito dalle politiche di Tremonti e dei leghisti. Si punta ad organizzare questo appuntamento prima del 25 ottobre ma l'agenda è già fitta ed è quindi probabile uno slittamento. Veltroni sarà presente in tutte le singoli fasi della mobilitazione. Ma non mancherà la partecipazione degli altri maggiori esponenti del partito: «Tutti i big saranno in campo» conclude Fioroni. Per chi accusa il Pd di immobilismo, un bel programma da non perdere.