Arriva la dura presa di posizione dei parlamentari pugliesi del PD di fronte al declassamento delle tratte ferroviarie che da Taranto e Lecce conducono a Milano.
A firmare l’interrogazione a risposta urgente, invitata al Ministro Matteoli, è l’onorevole Ludovico Vico, parlamentare che guida la cordata di colleghi tra cui anche il Ministro ombra dei trasporti Andrea Martella.
Una levata di scudi che nell’interrogazione non manca di sollevare le questioni della mobilità e dell’interesse nazionale verso una regione che nello scenario economico e culturale del sud Italia e della nazione ha molto da dire. Così non manca il riferimento ad Alitalia e al suo piano di tagli che guarda caso riguardano ancora gli aeroporti pugliesi.
Abbiamo chiesto un incontro urgente al Ministro dei Trasporti, Altero Matteoli e alla presenza del nostro Ministro ombra Martella – dice Vico – per discutere di quella che ci sembra una chiusura netta verso le ambizioni di un territorio con grandi opportunità di sviluppo ma che viene tagliato fuori dai programmi di investimento di Alitalia e Trenitalia.
Ma l’interrogazione, nel caso specifico, affronta soprattutto i problemi legati al trasporto su rotaie.
Quello che è accaduto la scorsa domenica sull’Eurostar Lecce-Milano ha del terzo mondo – continua Vico – pertanto ci sembra quanto mai inappropriato parlare come fa Trenitalia solo di treni che cambiano nome. Qui di fatto la sostituzione dell’Eurostar Etr500 con i ribattezzati Eurostar City che altro non sono che i vecchi Trans Europe Express anni ’80, implica una rilettura dei piani nazionali verso questo territorio. Si considerano i nostri viaggiatori di serie B, si confina al nord tutto il progetto dell’alta velocità e probabilmente si considera come un danno necessario ma ammortizzabile anche il futuro dei 40 lavoratori addetti al servizio ristorazione che prima garantivano pranzi, cene e snack decenti a chi da Lecce o Taranto voleva raggiungere il capoluogo lombardo.
Eppure il clima di dismissione era stato ampiamente annunciato nello scorso ottobre alla vigilia della pubblicazione del piano orario di Trenitalia.
Anche in quel caso notammo il desiderio di cancellare questa parte del Sud dai collegamenti con l’Italia che conta – dichiara ancora l’onorevole Ludovico Vico – Allora chiedemmo a gran voce l’intervento del Governo e Prodi inserì in Finanziaria i termini della convenzione che obbligava Trenitalia a mantenere standard di servizio e tratte da e per la Puglia.
A firmare l’interrogazione a risposta urgente, invitata al Ministro Matteoli, è l’onorevole Ludovico Vico, parlamentare che guida la cordata di colleghi tra cui anche il Ministro ombra dei trasporti Andrea Martella.
Una levata di scudi che nell’interrogazione non manca di sollevare le questioni della mobilità e dell’interesse nazionale verso una regione che nello scenario economico e culturale del sud Italia e della nazione ha molto da dire. Così non manca il riferimento ad Alitalia e al suo piano di tagli che guarda caso riguardano ancora gli aeroporti pugliesi.
Abbiamo chiesto un incontro urgente al Ministro dei Trasporti, Altero Matteoli e alla presenza del nostro Ministro ombra Martella – dice Vico – per discutere di quella che ci sembra una chiusura netta verso le ambizioni di un territorio con grandi opportunità di sviluppo ma che viene tagliato fuori dai programmi di investimento di Alitalia e Trenitalia.
Ma l’interrogazione, nel caso specifico, affronta soprattutto i problemi legati al trasporto su rotaie.
Quello che è accaduto la scorsa domenica sull’Eurostar Lecce-Milano ha del terzo mondo – continua Vico – pertanto ci sembra quanto mai inappropriato parlare come fa Trenitalia solo di treni che cambiano nome. Qui di fatto la sostituzione dell’Eurostar Etr500 con i ribattezzati Eurostar City che altro non sono che i vecchi Trans Europe Express anni ’80, implica una rilettura dei piani nazionali verso questo territorio. Si considerano i nostri viaggiatori di serie B, si confina al nord tutto il progetto dell’alta velocità e probabilmente si considera come un danno necessario ma ammortizzabile anche il futuro dei 40 lavoratori addetti al servizio ristorazione che prima garantivano pranzi, cene e snack decenti a chi da Lecce o Taranto voleva raggiungere il capoluogo lombardo.
Eppure il clima di dismissione era stato ampiamente annunciato nello scorso ottobre alla vigilia della pubblicazione del piano orario di Trenitalia.
Anche in quel caso notammo il desiderio di cancellare questa parte del Sud dai collegamenti con l’Italia che conta – dichiara ancora l’onorevole Ludovico Vico – Allora chiedemmo a gran voce l’intervento del Governo e Prodi inserì in Finanziaria i termini della convenzione che obbligava Trenitalia a mantenere standard di servizio e tratte da e per la Puglia.
Roma, 9 settembre 2008