Dopo due bozze e un testo ufficiale pre-adottato dal Consiglio dei Ministri si continua ad escludere il Parlamento, le Regioni e le Autonomie Locali. Nel Testo la normativa non è chiara e soprattutto non si evincono le quantità di risorse finanziarie da spostare, i diritti dei cittadini e le opportunità.A questo punto rivolgo al Ministro Fitto le seguenti domande:
- il Ministro dell'Economia, Tremonti, ha fornito a qualcuno i dati, le cifre precise sui costi standard dei servizi e sui livelli essenziali delle prestazioni?
- Cosa intende il Governo per "livelli uniformi delle prestazioni" nello Stato Unitario?
- Come saranno definiti gli standard (esempio nella sanità)?
- Come avverrà la "misurazione fiscale" nelle regioni meridionali dal momento che le "sedi legali" delle aziende industriali, dei servizi e delle finanziarie risiedono quasi tutte al nord? che è cosa diversa dalla territorializzazione prevista dall'art. 2 e 5 del ddl;
- Cosa si intende mettere al centro del Federalismo: il "delta" tra entrate ed uscite o la spesa pro capite per abitante?
- Nelle regioni a statuto ordinario come la Puglia cosa accardà per le "Accise" (solo a Taranto lo Stato ricava ogni anno dalla Raffineria 3 Miliardi di Euro).
On. Ludovico Vico