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16 settembre 2008

«Questa è ormai una città di nani e ballerine»

Qual è il progetto politico della sua coalizione per la crescita e lo sviluppo di Massafra?
Chiariamo subito che il P.D. non è una coalizione, ma è un partito nuovo che ha come temi identificativi la difesa del lavoro, della scuola, dell’ambiente e la tutela dei diritti negati. Inoltre per la nostra città riteniamo che lo sviluppo passi dal turismo, dall’edilizia privata e della valorizzazione delle imprese locali.
Qual è il programma? E quali le priorità?
Innanzitutto vediamo in che condizione ci lascia la città questa amministrazione. Il programma poi lo stileremo con i cittadini ponendo soprattutto l’attenzione agli interessi di tutta la cittadinanza e non ai soliti poteri forti. Se dovessimo scegliere oggi quali sono le priorità penserei subito alla difesa dell’Ospedale ed a dare dei servizi efficienti soprattutto ai più deboli. Massafra ormai è il paese dei nani e delle ballerine. Il sindaco Tamburrano, da buon ex craxiano, regala ogni giorno una festa ed ha dimenticato la città.
Le risorse invece di sperperarle bisognerebbe investirle nel miglioramento della qualità della vita. Noi del centro sinistra siano i soli a voler salvare e potenziare l’Ospedale. Insieme ai cittadini abbiamo bocciato il piano Fitto, il quale sorretto dal centro destra e dai suoi alleati locali avrebbe voluto chiudere l’Ospedale. Ora nel piano della salute di Ventola la struttura sanitaria è stata salvata, ma dobbiamo ancora difenderla perché alcuni nostri concittadini della Casa delle Libertà dopo averla utilizzata per anni, in modo clientelare per la loro crescita politica, vorrebbero che fallisse la sua rinascita.
Cosa propone per il futuro dei giovani e l’occupazione del nostro territorio?
E’ difficile pensare al futuro delle nuove generazioni e dello sviluppo del nostro territorio con un governo nazionale che nell’ultima manovra economica ha tagliato le infrastrutture per il Mezzogiorno, ha svuotato i fondi di Industria 2015, ha vanificato il credito di imposta per gli interventi nel Sud Italia, ha previsto un piano di tagli della spesa nella scuola ed una riduzione progressiva delle risorse per le Università dal 2009 al 2013 per oltre un miliardo di euro. Ormai si guarda solo al Nord e si trascurano le nostre Regioni. I gruppi parlamentari del P.D. avevano proposto più risorse per le infrastrutture nel Mezzogiorno, di mantenere un sistema automatico per l’accesso al credito di imposta sugli investimenti per il Sud, di prevedere incentivi fiscali per aumentare il tasso di occupazione femminile avvicinandolo alla media europea ed incentivare il Fondo di finanziamenti ordinario delle università.
L’accusa più pesante è quella di aver fatto una “grande ammucchiata” anche con chi stava dall’altra parte. Come risponde?
Francamente non riesco a vedere la “grande ammucchiata” di cui lei parla. In consiglio comunale hanno aderito al P.D. gli ex diessini Fedele e Lasigna e non credo che vengano dall’altra parte. E’ vero solo che stiamo costruendo un grande partito. Il 14 ottobre oltre milleottocento cittadini sono venuti a votare per eleggere i rappresentanti della assemblea nazionale e regionale e nell’ ultima consultazione elettorale abbiamo ottenuto il consenso di oltre seimila elettori.
Questo è il frutto dell’impegno di uomini e donne, che con passione e grinta, credono nel dovere etico di difendere principi e valori in cui credono.
La sinistra a Massafra non ha mai goduto a pieno delle simpatie dei cittadini. Secondo lei quali sono le cause di tutto ciò?
Nel 1980 la sinistra, in quel tempo rappresentata dal PCI e dal PSI, si presentò unita alle consultazioni comunali ed ottenne la maggioranza, lasciando all’opposizione la forte Democrazia Cristiana. Per l’intera legislazione fu garantita un’amministrazione capace di dare risposte alle esigenze della città. Nelle ultime elezioni la sinistra non è più riuscita a ricostruire l’unità e giustamente i cittadini non ci hanno votato. Ora abbiamo un forte partito e siamo orgogliosi del 34% ottenuto alle elezioni politiche, abbiamo ritrovato il consenso degli elettori perché il gruppo dirigente sa riconoscere e comprendere i problemi della gente.
Secondo lei la giunta Tamburrano ha fallito nel suo intento amministrativo?

Noi siamo e vogliamo essere alternativi al centro destra. Se l’attuale amministrazione ha fallito lo devono giudicare soprattutto gli elettori. Il sindaco Tamburano ha vinto le elezioni affermando nel suo programma che Massafra era stata “saccheggiata e massacrata da una compagnia di bandiera, senza credo, senza storia e senza progetto” ed aveva assicurato che “mai più Massafra dovrà vivere una stagione come quella dell’ultimo quinquennio”. Nell’ultimo consiglio comunale del 4 settembre il primo cittadino non aveva la maggioranza e solo grazie al senso di responsabilità dell’opposizione è stato mantenuto il numero legale per approvare il rimborso dei danni subiti dai cittadini dall’alluvione del 2005. Tamburano è stato costretto a sottolineare il senso civico del PD e dell’UDC ed ha rilevato che all’interno della sua coalizione vi è un partito del ricatto. Noi del PD abbiamo chiesto pubblicamente di conoscere i componenti del suddetto gruppo e le loro richieste, perché bisogna emarginare chi usa la politica per ricattare gli amministratori. Massafra deve essere libera e chi usa tali strumenti deve essere anche allontanato dai partiti politici di appartenenza.
La Casa della Libertà ha avuto il consenso per guidare il paese promettendo la definitiva approvazione del piano regolatore , il monitoraggio della qualità dell’aria, il recupero e valorizzazione di tutto il patrimonio artistico monumentale, la costituzione di una società mista pubblico – privata per affidare la raccolta dei rifiuti, la manutenzione delle strutture pubbliche, il servizio di randagismo ecc…….
A distanza di oltre due anni di amministrazione il piano regolatore è stato bocciato, le centraline del rilevamento dell’aria non funzionano, le associazioni culturali criticano gli amministratori, la raccolta dei rifiuti è stata appaltata per solo sei mesi ad una cooperativa e la città è invasa dai cani randagi.

Saranno i cittadini a valutare se Tamburano ha fallito.
Concludendo, quale messaggio lancia ai giovani massafresi e a tutta la cittadinanza?
Participate alla vita politica, iscrivetevi ai partiti. La politica appartiene a tutti e deve svilupparsi in un sano e maturo pluralismo dove tutti i cittadini sono chiamati a portare il proprio contributo teorico e pratico. Invito i massafresi, soprattutto i giovani, a farsi carico della costruzione di una società dove l’etica può e deve essere l’aspetto primario della politica. Più siamo a credere in questo e prima costruiremo una Massafra migliore. Il Partito Democratico è pronto ad accogliervi.