L'attenta sollecitazione rivoltami dai rappresentanti del movimento "Grande Sud", mi consente di chiarire l'impegno della Regione Puglia e di Acquedotto Pugliese sull'annoso problema della rete idrica della zona "Parco di guerra" di Massafra.
Tale zona presenta complicazioni altimetriche legate al fatto che in alcuni punti raggiunge anche la quota di 170 m. sul livello del mare. Dato che il serbatoio cittadino e' posto ad una quota di 130 m. slm, esso non e' evidentemente in grado di assicurare un adeguato approvvigionamento idrico della zona Parco di Guerra.
Acquedotto Pugliese ha effettuato una completa ricognizione sull'agglomerato di Massafra evidenziando tutte le criticità, comprese quelle riguardanti Parco di Guerra, sia sotto l'aspetto idrico potabile che fognante. Da questa ricognizione e' scaturito un apposito studio di fattibilità
trasmesso al Comune di Massafra con nota prot. n. 42328 del 03/04/2012.
Peraltro, con nota 558 del 05/03/2012, l' Autorità Idrica Pugliese, nell'ambito della riprogrammazione degli interventi 2012 del Piano Operativo triennale 2010-2012, ha autorizzato l'intervento sulla rete idrica Parco di guerra.
A tal fine, e' stata prevista, per l'anno 2012, la redazione di uno specifico progetto "Costruzione rete idrica su strada già servita da fognatura in località Parco di guerra" -P1069- dell'importo di
€ 3.000.000.00, a stralcio del progetto preliminare generale dell'intero agglomerato di Massafra.
Il progetto definitivo/esecutivo e' in redazione e si prevede di completarlo entro la fine del 2012. Tale progetto prevede la realizzazione di circa 11 km di tronchi idrici in ghisa sferoidale, destinati, tra l'altro, anche agli abitanti della zona in "Contrada Masonghia", a sud di Parco di Guerra.
I cittadini di Parco di Guerra devono sapere che il loro problema e' oggetto di continua attenzione e vedrà a breve la soluzione.
Michele Mazzarano
Consigliere regionale PD
31 ottobre 2012
30 ottobre 2012
CAMPANE PER LA RACCOLTA DIFFERENZIATA....un mese dopo....
Ci sono questioni che diventano annose perché l’impegno nella risoluzione sembra
richiedere più l’intervento “divino” che l’impegno di una buona politica!
Parliamo ancora delle “CAMPANE PER LA RACCOLTA DIFFERENZIATA” a Massafra: raccogliendo l’insoddisfazione dei cittadini, ricordiamo che il Paese é passato, nell’arco di qualche anno, dall’avere le campane per differenziare vetro, carta e plastica, alla “scomparsa” delle stesse il primo ottobre scorso; alla “ricomparsa”, poi, intorno alla meta’ di ottobre di nuove campane, in numero limitato, assolutamente insufficienti -poco più di una decina - dislocate in punti strategici (?) del paese.
Tutti questi giochi di “prestigio”, inoltre, sono stati accompagnati dall’illusoria campagna della raccolta domiciliare evoluta dei rifiuti, lanciata nel 2011 dall’ATO/TA 1 (di cui il nostro sindaco e’ presidente), con cui si annunciava un innovativo sistema di gestione della differenziata e che si poneva come obiettivo, non solo quello di aumentare le percentuali di raccolta fino a giungere alle quote imposte dalla normativa, ma anche, dare a tutti la possibilità di risparmiare differenziando!
Risultato: niente differenziata (partita e fallita); pochissime campane (per differenziare solo plastica, carta e vetro) a fronte di oltre 30.000 abitanti, TARSU del 2011 aumentata del 40% (nonostante si abbia sul nostro territorio discarica e termovalorizzatore) !
Il PD si fa portavoce ancora una volta della delusione dei cittadini per questa raffazzonata gestione, per la mancanza di chiarezza e per essere ritenuti destinatari di ogni sorta di decisione che questa amministrazione ritiene di poter calare dall’alto arbitrariamente.
Con insistenza chiediamo al Sindaco di chiarire questa gestione.
Con insistenza chiediamo a questa amministrazione di centro destra, di perseguire un più elevato livello di qualità della vita e di dare all’ambiente quel significato di CIVILTA’ che questo paese merita: non è più possibile accettare l’abuso di una politica arbitraria e i rocamboleschi salti di responsabilità, che ci vengono propinati, ormai, troppo spesso!
Imma Semeraro
Segretario del Circolo Partito Democratico di Massafra
Claudia Delli Santi
Responsabile Ambiente PD di Massafra
Parliamo ancora delle “CAMPANE PER LA RACCOLTA DIFFERENZIATA” a Massafra: raccogliendo l’insoddisfazione dei cittadini, ricordiamo che il Paese é passato, nell’arco di qualche anno, dall’avere le campane per differenziare vetro, carta e plastica, alla “scomparsa” delle stesse il primo ottobre scorso; alla “ricomparsa”, poi, intorno alla meta’ di ottobre di nuove campane, in numero limitato, assolutamente insufficienti -poco più di una decina - dislocate in punti strategici (?) del paese.
Tutti questi giochi di “prestigio”, inoltre, sono stati accompagnati dall’illusoria campagna della raccolta domiciliare evoluta dei rifiuti, lanciata nel 2011 dall’ATO/TA 1 (di cui il nostro sindaco e’ presidente), con cui si annunciava un innovativo sistema di gestione della differenziata e che si poneva come obiettivo, non solo quello di aumentare le percentuali di raccolta fino a giungere alle quote imposte dalla normativa, ma anche, dare a tutti la possibilità di risparmiare differenziando!
Risultato: niente differenziata (partita e fallita); pochissime campane (per differenziare solo plastica, carta e vetro) a fronte di oltre 30.000 abitanti, TARSU del 2011 aumentata del 40% (nonostante si abbia sul nostro territorio discarica e termovalorizzatore) !
Il PD si fa portavoce ancora una volta della delusione dei cittadini per questa raffazzonata gestione, per la mancanza di chiarezza e per essere ritenuti destinatari di ogni sorta di decisione che questa amministrazione ritiene di poter calare dall’alto arbitrariamente.
Con insistenza chiediamo al Sindaco di chiarire questa gestione.
Con insistenza chiediamo a questa amministrazione di centro destra, di perseguire un più elevato livello di qualità della vita e di dare all’ambiente quel significato di CIVILTA’ che questo paese merita: non è più possibile accettare l’abuso di una politica arbitraria e i rocamboleschi salti di responsabilità, che ci vengono propinati, ormai, troppo spesso!
Imma Semeraro
Segretario del Circolo Partito Democratico di Massafra
Claudia Delli Santi
Responsabile Ambiente PD di Massafra
Niente Pug I consiglieri avevano detto: Dimettiamoci
Solo un dischetto con una relazione preliminare sui lavori del Piano Urbanistico Generale.
Basterà a tenere in piedi l’amministrazione Tamburrano?
Era il 3 luglio scorso quando, in commissione Urbanistica, i consiglieri della Puglia prima di Tutto, Fernando
Pelillo e Vito Maraglino lanciarono l’ultimatum al loro sindaco: entro il 30 ottobre il Pug doveva finire in consiglio comunale per l’approvazione.
Ma di piano urbanistico, in città ancora non si parla.
Solo nei giorni scorsi l’amministrazione ha consegnato ai capigruppo un dischetto contenente una relazione preliminare ai lavori del Pug. Tavole che risalgono ad agosto scorso ed in merito alle quali nelle ultime due commissioni Lavori Pubblici ed Urbanistica, i consiglieri comunali hanno chiesto delucidazioni. Attendono,
infatti, di incontrare il dirigente per conoscere più a fondo i contenuti dei lavori avviati.
Ma di concreto non ce null’altro.
O meglio di convocazione di consiglio comunale con all’ordine del giorno il piano urbanistico non c’è traccia.
Eppure a luglio Pelillo e Maraglino avevano dichiarato in commissione: “che delle problematiche deve essere investito il consiglio comunale e che comunque diventa ormai insostenibile una ulteriore lungaggine dell’iter della redazione del Pug” eche “tale protrarsi della situazione rappresenterebbe il venir meno di un punto programmatico della maggioranza e quindi sarebbe il caso di fare tutti insieme le valigie al 30 ottobre”.
La data indicata è giunta. Domani il consiglio, stando alle istanze dei due consiglieri di maggioranza, avrebbe dovuto discutere del Pug. Ma così non è.
Ai due consiglieri basterà l’azione compiuta dall’amministrazione in merito al lavoro contenuto nel dischetto?
Oppure tenendo fede a quanto dichiarato in commissione a luglio, rassegneranno le dimissioni?
Su questa strada starebbero viaggiando i consiglieri di minoranza.
Tra loro Vito Miccolis, capogruppo del Pd, si dichiara pronto a sciogliere già domani il consiglio comunale.
E’ pronto a firmare davantial notaio le sue dimissioni.
Quanti come lui saranno disposti a farlo, tra i banchi di maggioranza, per mandare a casa anticipatamente
l’amministrazione Tamburrano?
Basterà a tenere in piedi l’amministrazione Tamburrano?
Era il 3 luglio scorso quando, in commissione Urbanistica, i consiglieri della Puglia prima di Tutto, Fernando
Pelillo e Vito Maraglino lanciarono l’ultimatum al loro sindaco: entro il 30 ottobre il Pug doveva finire in consiglio comunale per l’approvazione.
Ma di piano urbanistico, in città ancora non si parla.
Solo nei giorni scorsi l’amministrazione ha consegnato ai capigruppo un dischetto contenente una relazione preliminare ai lavori del Pug. Tavole che risalgono ad agosto scorso ed in merito alle quali nelle ultime due commissioni Lavori Pubblici ed Urbanistica, i consiglieri comunali hanno chiesto delucidazioni. Attendono,
infatti, di incontrare il dirigente per conoscere più a fondo i contenuti dei lavori avviati.
Ma di concreto non ce null’altro.
O meglio di convocazione di consiglio comunale con all’ordine del giorno il piano urbanistico non c’è traccia.
Eppure a luglio Pelillo e Maraglino avevano dichiarato in commissione: “che delle problematiche deve essere investito il consiglio comunale e che comunque diventa ormai insostenibile una ulteriore lungaggine dell’iter della redazione del Pug” eche “tale protrarsi della situazione rappresenterebbe il venir meno di un punto programmatico della maggioranza e quindi sarebbe il caso di fare tutti insieme le valigie al 30 ottobre”.
La data indicata è giunta. Domani il consiglio, stando alle istanze dei due consiglieri di maggioranza, avrebbe dovuto discutere del Pug. Ma così non è.
Ai due consiglieri basterà l’azione compiuta dall’amministrazione in merito al lavoro contenuto nel dischetto?
Oppure tenendo fede a quanto dichiarato in commissione a luglio, rassegneranno le dimissioni?
Su questa strada starebbero viaggiando i consiglieri di minoranza.
Tra loro Vito Miccolis, capogruppo del Pd, si dichiara pronto a sciogliere già domani il consiglio comunale.
E’ pronto a firmare davantial notaio le sue dimissioni.
Quanti come lui saranno disposti a farlo, tra i banchi di maggioranza, per mandare a casa anticipatamente
l’amministrazione Tamburrano?
In Sicilia vince Rosario Crocetta.
"E' un momento storico per la Sicilia. Mai un uomo di sinistra come me
era stato eletto alla Regione Siciliana e soprattutto mai un presidente
con una chiara opzione antimafia come la mia. Da domani, speriamo, come
dice Camilleri, che possa entrare aria fresca e pulita nel Palazzo". ha
dichiarato Rosario Crocetta, il candidato di PD, Udc, Psi e Api
rispondendo ai giornalisti che affollano il suo comitato elettorale dopo
lo spoglio parziale per le elezioni regionali siciliane che lo vedono
in vantaggio su Nello Musumeci.
"Con me è la storia che cambia. Nell'isola uno come me non sarebbe mai stato eletto. Il problema delle alleanze - ha proseguito - non me lo pongo per nulla. Nessuna ammucchiata o consociativismo ma solo accordi sui programmi e sui progetti. Costruiremo una alleanza volta per volta. Io cercherò la maggioranza in aula sui provvedimenti. Non cederò a nessun inciucio, la mia storia me lo impone", ha chiarito Crocetta.
Anche per Davide Zoggia, responsabile Enti Locali del PD che per conto del Partito ha seguito le elezioni regionali siciliane "la vittoria di Crocetta è un risultato storico che premia le scelte del PD. Ora bisogna lavorare per recuperare l’astensionismo rispondendo alle cause che lo hanno determinato, riconquistando alla politica quanti, in questi anni, ne sono stati allontanati. Crocetta, che da parlamentare europeo del PD ha deciso di mettersi a disposizione per la sua Regione, ha dimostrato di saper parlare ai siciliani. Ci troviamo di fronte ad un risultato storico ma al tempo stesso ad una sfida decisiva per il futuro della Sicilia. Il PD si pone alla guida del rinnovamento, consapevole del risultato ottenuto e del fatto che i siciliani hanno compreso l’alleanza con l’Udc. Dalla Sicilia parte una politica per il riscatto del Mezzogiorno. Oggi abbiamo compiuto un passo decisivo in questa direzione”.
In una nota il vicepresidente vicario del Parlamento europeo, Gianni Pittella ha dichiarato: "L'affermazione di Crocetta è indubbiamente la vittoria della Sicilia migliore: l'onestà, la passione e la competenza che Rosario ha dimostrato al Parlamento europeo e nella sua esperienza di amministratore locale in un contesto drammatico, serviranno a costruire un governo regionale finalmente libero da condizionamenti mafiosi e dal clientelismo che soffoca la società e l'economia dell'isola".
Pittella ha poi analizzato i dati: "La vittoria della coalizione guidata dal Partito democratico in Sicilia è un avvenimento storico di grande significato per il rinnovamento della politica nazionale e un successo della linea proposta e perseguita dal segretario Bersani. L'alto astensionismo invece e il risultato di Grillo impongono a tutta la politica italiana un deciso cambio di passo, è necessario rispondere alla frustrazione dei cittadini aprendo la strada di Roma alla grande onda di cambiamento partita oggi da Palermo".
"Con me è la storia che cambia. Nell'isola uno come me non sarebbe mai stato eletto. Il problema delle alleanze - ha proseguito - non me lo pongo per nulla. Nessuna ammucchiata o consociativismo ma solo accordi sui programmi e sui progetti. Costruiremo una alleanza volta per volta. Io cercherò la maggioranza in aula sui provvedimenti. Non cederò a nessun inciucio, la mia storia me lo impone", ha chiarito Crocetta.
Anche per Davide Zoggia, responsabile Enti Locali del PD che per conto del Partito ha seguito le elezioni regionali siciliane "la vittoria di Crocetta è un risultato storico che premia le scelte del PD. Ora bisogna lavorare per recuperare l’astensionismo rispondendo alle cause che lo hanno determinato, riconquistando alla politica quanti, in questi anni, ne sono stati allontanati. Crocetta, che da parlamentare europeo del PD ha deciso di mettersi a disposizione per la sua Regione, ha dimostrato di saper parlare ai siciliani. Ci troviamo di fronte ad un risultato storico ma al tempo stesso ad una sfida decisiva per il futuro della Sicilia. Il PD si pone alla guida del rinnovamento, consapevole del risultato ottenuto e del fatto che i siciliani hanno compreso l’alleanza con l’Udc. Dalla Sicilia parte una politica per il riscatto del Mezzogiorno. Oggi abbiamo compiuto un passo decisivo in questa direzione”.
In una nota il vicepresidente vicario del Parlamento europeo, Gianni Pittella ha dichiarato: "L'affermazione di Crocetta è indubbiamente la vittoria della Sicilia migliore: l'onestà, la passione e la competenza che Rosario ha dimostrato al Parlamento europeo e nella sua esperienza di amministratore locale in un contesto drammatico, serviranno a costruire un governo regionale finalmente libero da condizionamenti mafiosi e dal clientelismo che soffoca la società e l'economia dell'isola".
Pittella ha poi analizzato i dati: "La vittoria della coalizione guidata dal Partito democratico in Sicilia è un avvenimento storico di grande significato per il rinnovamento della politica nazionale e un successo della linea proposta e perseguita dal segretario Bersani. L'alto astensionismo invece e il risultato di Grillo impongono a tutta la politica italiana un deciso cambio di passo, è necessario rispondere alla frustrazione dei cittadini aprendo la strada di Roma alla grande onda di cambiamento partita oggi da Palermo".
28 ottobre 2012
Il PD discutere dell'AIA relativa all'ILVA
Si è tenuto venerdì sera nella sala consiliare della Provincia l'attivo provinciale del PD per discutere dell'AIA relativa all'ILVA , appena approvata dal Ministero dell'Ambiente.
Ad introdurre la riunione è stato Pasquale Chieco, responsabile economia e lavoro della segreteria regionale dei democratici, che ha sottolineato come questo provvedimento sia sicuramente un importante passo avanti rispetto al quale adesso l'azienda è chiamata ad assumersi le sue responsabilità.
Successivamente, è toccato a Giampiero Mancarelli, assessore provinciale all'ambiente, illustrare i contenuti dell'Autorizzazione Integrata Ambientale, che - secondo l'esponente del PD - potrebbe consentire, se puntualmente applicata, di avviare una svolta nella direzione dell'ecocompatibilità dell'impianto siderurgico.
L'assessore regionale Michele Pelillo - intervenuto subito dopo - nel rilevare come il PD sia l'unico partito impegnato seriamente a definire una posizione e una proposta su questi temi, ha sostenuto che adesso si tratta di capire se la nuova AIA è in grado realmente di tutelare la salute dei cittadini; da questo punto di vista un ruolo essenziale spetta alla Magistratura di cui vanno riconosciuti i meriti e che deve continuare la sua opera per evitare la reiterazione del reato di disastro ambientale.
Tra i numerosi interventi che hanno animato il dibattito ci sono stati anche quello dell'on. Ludovico Vico che ha sottolineato la necessità di avere una piena consapevolezza della complessità delle questioni che abbiamo di fronte e di essere all'altezza di una proposta che sia in grado di dare risposte soddisfacenti sia ai problemi della salute sia ai problemi economici e del lavoro.
Michele Mazzarano, consigliere regionale, invece, ha rilevato il profondo cambiamento avvenuto in questi anni nella sensibilità dei cittadini rispetto ai problemi dell'ambiente. Di questo cambiamento il PD deve farsi pienamente carico superando vecchi approcci di tipo industrialista, che non mettono sufficientemente in evidenza le gravi responsabilità dell'ILVA nel non aver attuato in tempo utile le innovazioni tecnologiche che avrebbero consentito di ridurre drasticamente le emissioni inquinanti.
Luigi D'Isabella, segretario provinciale della CGIL, ha rivendicato il merito del sindacato da lui diretto nell'aver posto già da diverso tempo il tema di una reale ecocompatibilità dell'azienda siderurgica, ricordando come la FIOM si sia distinta nel non voler apparire in contrasto con l'operato della Magistratura, proprio perchè l'obiettivo da raggiungere è quello di tenere insieme sia il diritto alla salute che quello al lavoro.
L'incontro è stato concluso da Pasquale Chieco che ha confermato la particolare attenzione con cui il PD continuerà a seguire la vicenda dell'ILVA di Taranto impegnandosi pienamente a tutti i livelli, anche regionali e nazionali, a partire dalle sue rappresentanze nelle Istituzioni.
27 ottobre 2012
• Rise Up Massafra!
I Giovani che vogliono cambiare la politica con idee concrete, Giovani che guardano
avanti e non vedono un futuro roseo... non vedono un futuro affatto. Questi sono i giovani di tutt'Europa che aderiscono e sostengono la campagna, Rise Up, lanciata dai giovani progressisti europei contro le politiche di austerity messe in campo dai principali Paesi europei. Chiediamo una cosa semplice: Sollevarsi!!! Siamo consapevoli di essere in ginocchio, di vivere oggi una crisi che gli sta precludendo il domani.
Perché una campagna europea? Crediamo in una strategia politica comunitaria , cio
significa uscire definitivamente da questo lungo momento di buio, diventando finalmente competitivi su scala globale. Il fattore monetario non deve più essere l'unico anello di congiuzione, è necessario investire su politiche di sviluppo che siano in sinergia tra le nazioni dell'Europa. È fondamentale quindi, costruire obiettivi comuni che guardino oltre i confini del Paese Italia. La Crisi è infatti globale e sarebbe miope cercare di contrastarla focalizzando forze, risorse ed attenzioni solo a livello locale. Sono quindi stati individuati alcuni punti che noi giovani intendiamo presentare al Parlamento Europeo corredati da una raccolta di firme, sia online, sul sito http://www.iriseup.eu, sia attraverso migliaia di iniziative di sensibilizzazione effettuate in tanti comuni europei.
Nel comune di Massafra i Giovani Democratici terranno sabato 27 dalle ore 20.00
un banchetto su Corso Roma nei pressi della sede del PD,dove si potrà aderire alla
petizione .
I punti fondamentali per rilanciare l’economia sono in sintesi : introdurre una patrimoniale, combattere i paradisi fiscali per porre fine all’evasione fiscale, stabilire una garanzia europea per i giovani sotto i 24 anni per favorirne l’occupazione, promuovere il lavoro investendo sulla qualità, introdurre una forma contrattuale che dia garanzie in merito alla retribuzione e l’accesso dei giovani al lavoro in tutto il continente, promuovere la parità tra uomini e donne, assicurare l’indipendenza degli Stati dalla finanza, continuando il percorso verso l’European Stability Mechanism e introducendo una tassa sulle transazioni finanziare, rendere l’UE più democratica rafforzandone gli organismi istituzionali ad elezione diretta. “Parte di queste proposte rappresentano il percorso intrapreso dalle forze Progressiste e Democratiche al Parlamento Europeo, un percorso che questa campagna cerca di intensificare aggiungendo elementi al dibatto. Quello che a noi sta a cuore è promuovere la riflessione tra i nostri coetanei. I problemi che riguardano l’economia e l’occupazione necessitano un impegno della nostra generazione ed uno sforzo che accomuni tutti i giovani del continente. Il messaggio che vogliamo lanciare è che abbiamo bisogno di soluzioni nuove, di politiche condivise e di Governi che mettano al centro della loro agenda l’investimento sulle nuove generazioni. Solo una generazione cresciuta con una forte!
I punti fondamentali per rilanciare l’economia sono in sintesi : introdurre una patrimoniale, combattere i paradisi fiscali per porre fine all’evasione fiscale, stabilire una garanzia europea per i giovani sotto i 24 anni per favorirne l’occupazione, promuovere il lavoro investendo sulla qualità, introdurre una forma contrattuale che dia garanzie in merito alla retribuzione e l’accesso dei giovani al lavoro in tutto il continente, promuovere la parità tra uomini e donne, assicurare l’indipendenza degli Stati dalla finanza, continuando il percorso verso l’European Stability Mechanism e introducendo una tassa sulle transazioni finanziare, rendere l’UE più democratica rafforzandone gli organismi istituzionali ad elezione diretta. “Parte di queste proposte rappresentano il percorso intrapreso dalle forze Progressiste e Democratiche al Parlamento Europeo, un percorso che questa campagna cerca di intensificare aggiungendo elementi al dibatto. Quello che a noi sta a cuore è promuovere la riflessione tra i nostri coetanei. I problemi che riguardano l’economia e l’occupazione necessitano un impegno della nostra generazione ed uno sforzo che accomuni tutti i giovani del continente. Il messaggio che vogliamo lanciare è che abbiamo bisogno di soluzioni nuove, di politiche condivise e di Governi che mettano al centro della loro agenda l’investimento sulle nuove generazioni. Solo una generazione cresciuta con una forte!
• Berlusconi, game over
Quattro anni di reclusione, più di quanto aveva chiesto
l’accusa. Cinque anni nei quali non potrà occupare “pubblici uffici”: e
visto che in un Paese normale chi è in galera ha altri problemi che non
fare il sindaco, o magari il primo ministro, ci sarebbe da porsi
qualche domanda sulla struttura della legge italiana. Da noi ci sono tre
ordini di giudizio, per cui ora si dovranno attendere l’appello e la
Cassazione: e nel frattempo gli imputati restano a piede libero. Giusto o
no che sia, lo dicano gli esperti.
Ma c’è poco da divagare, o cercare sottigliezze giuridiche, dopo questo colpo di maglio contro la persona, l’immagine, il futuro privato e politico di Silvio Berlusconi. In tutti i blog internazionali la notizia ha avuto subito quello che si usa chiamare il posto d’onore. Solo che nella realtà, anche riguardo a una nazione intera, la nostra, è un posto di disonore. Stando dunque al giudice, abbiamo avuto un primo ministro che non si è limitato all’evasione fiscale, pur da lui giustificata, se non teorizzata, in parecchie occasioni. Si parla di frode fiscale, che è molto peggio. Il fatto poi che sia stato assolto Fedele Confalonieri circoscrive le responsabilità, investendo Berlusconi in prima persona.
Altro che i sorrisetti di Merkel e Sarkozy, interpellati sulla affidabilità del nostro premier. E infatti sui siti stranieri si sguazza sulla corruzione italiana nel suo complesso, qui la frode dall’alto e lì le bustarelle dal basso fino ai settori intermedi. Una giornata disastrosa non solo per il personaggio celebre, che risponde di se stesso, ma soprattutto per la gran massa degli italiani onesti, costretti senza colpa a subire la chiamata di correo. Visto poi che non è in causa un uomo già uscito dal potere, bensì quello che è tuttora il numero uno di un partito politico, per di più alla vigilia di vagli elettorali, tanto la condanna quanto l’interdizione pongono problemi immediati.
Si potrà obiettare che Berlusconi, dando il via alle primarie nel Pdl, si era già chiamato fuori. In parte è vero. Ma poniamo che l’esito delle primarie sia tale da non favorire una chiara leadership, o addirittura frantumare il partito. In tale ipotesi un Berlusconi assolto avrebbe potuto ripresentarsi quale unico garante di una ripresa unitaria. All’opposto, come ovvio, il Berlusconi gravato dalla condanna non avrà più un reale peso politico. Definitivamente, stavolta. Il segretario del Pdl Alfano riprende il vecchio tema dell’accanimento giudiziario, che talora in passato non appariva del tutto infondato. Ma fatta la somma delle imputazioni, il quadro fa impressione. Il premier di un grande Paese sotto tiro una volta o molte volte per interesse privato, per scorrettezze amministrative, per reati da codice penale, per comportamenti privati inammissibili.
Attendiamoci adesso la sentenza per il caso Ruby, c’è da rabbrividire. Altre volte si è scritto su situazioni di psicologia distorta, quasi una malattia. Ora al posto del sesso ci sono i milioni di euro, sottratti allo Stato, secondo la sentenza, da un personaggio che dello Stato voleva essere l’emblema. Milioni, mentre a tante famiglie ne basterebbe qualche centinaio per arrivare alla fine del mese.
Ma c’è poco da divagare, o cercare sottigliezze giuridiche, dopo questo colpo di maglio contro la persona, l’immagine, il futuro privato e politico di Silvio Berlusconi. In tutti i blog internazionali la notizia ha avuto subito quello che si usa chiamare il posto d’onore. Solo che nella realtà, anche riguardo a una nazione intera, la nostra, è un posto di disonore. Stando dunque al giudice, abbiamo avuto un primo ministro che non si è limitato all’evasione fiscale, pur da lui giustificata, se non teorizzata, in parecchie occasioni. Si parla di frode fiscale, che è molto peggio. Il fatto poi che sia stato assolto Fedele Confalonieri circoscrive le responsabilità, investendo Berlusconi in prima persona.
Altro che i sorrisetti di Merkel e Sarkozy, interpellati sulla affidabilità del nostro premier. E infatti sui siti stranieri si sguazza sulla corruzione italiana nel suo complesso, qui la frode dall’alto e lì le bustarelle dal basso fino ai settori intermedi. Una giornata disastrosa non solo per il personaggio celebre, che risponde di se stesso, ma soprattutto per la gran massa degli italiani onesti, costretti senza colpa a subire la chiamata di correo. Visto poi che non è in causa un uomo già uscito dal potere, bensì quello che è tuttora il numero uno di un partito politico, per di più alla vigilia di vagli elettorali, tanto la condanna quanto l’interdizione pongono problemi immediati.
Si potrà obiettare che Berlusconi, dando il via alle primarie nel Pdl, si era già chiamato fuori. In parte è vero. Ma poniamo che l’esito delle primarie sia tale da non favorire una chiara leadership, o addirittura frantumare il partito. In tale ipotesi un Berlusconi assolto avrebbe potuto ripresentarsi quale unico garante di una ripresa unitaria. All’opposto, come ovvio, il Berlusconi gravato dalla condanna non avrà più un reale peso politico. Definitivamente, stavolta. Il segretario del Pdl Alfano riprende il vecchio tema dell’accanimento giudiziario, che talora in passato non appariva del tutto infondato. Ma fatta la somma delle imputazioni, il quadro fa impressione. Il premier di un grande Paese sotto tiro una volta o molte volte per interesse privato, per scorrettezze amministrative, per reati da codice penale, per comportamenti privati inammissibili.
Attendiamoci adesso la sentenza per il caso Ruby, c’è da rabbrividire. Altre volte si è scritto su situazioni di psicologia distorta, quasi una malattia. Ora al posto del sesso ci sono i milioni di euro, sottratti allo Stato, secondo la sentenza, da un personaggio che dello Stato voleva essere l’emblema. Milioni, mentre a tante famiglie ne basterebbe qualche centinaio per arrivare alla fine del mese.
Giorgio Vecchiato su Famiglia Cristiana
24 ottobre 2012
23 ottobre 2012
• PRETENDIAMO LA REALIZZAZIONE, A MASSAFRA, DEL PROGETTO DONNA!
DOPO LA PUBBLICAZIONE DEI DATI SCONCERTANTI SULLO STATO DELLA
SALUTE DELLE DONNE EMERSI DALLO STUDIO S.E.N.T.I.E.R.I. PRETENDIAMO LA
REALIZZAZIONE, A MASSAFRA, DEL PROGETTO DONNA!
Dai dati aggiornati al 2009 forniti dal ministro della Salute, Renato Balduzzi alle associazioni ambientaliste emerge per le donne a Taranto un aumento di tumori dal 24% al 100%, In particolare, - secondo i dati contenuti nel progetto Sentieri aggiornato al 2003- 2009 e riferiti al sito di Taranto con Statte - si registra un incremento dei tumori al fegato (+75%), linfoma non Hodgkin (+43%), corpo utero superiore (+80%), polmoni (+48%), tumori allo stomaco (+100%), tumore alla mammella (+24%). Si registra complessivamente un aumento di tutti i tumori del 30% mentre per i bambini si registrano incrementi significativi di contrazione malattie per tutte le cause nel primo anno di vita!
Davanti a questi dati sconcertanti, non può non pretendersi, a tutto campo, un'intensa attività di prevenzione e screening !
Le istituzioni e tutti coloro i quali hanno ruoli e responsabilità nella PREVENZIONE e SALVAGUARDIA della nostra salute devono attivarsi.
E' un dovere morale realizzare a Massafra presso il “Matteo Pagliari” il PROGETTO DONNA.
Ricordiamo, infatti, che dopo la riconversione dell'ospedale di Massafra era prevista la realizzazione di un percorso sanitario interamente dedicato alla donna e che avrebbe consentito di effettuare prestazioni multi-specialistiche in tempi brevi ed in un unica giornata, interamente attinenti alla prevenzione, cura, riabilitazione psico-fisica della donna rispetto a patologie femminili.
Alla luce dei dati pubblicati, non ci sono motivazioni che tengano e che giustifichino il rinvio di detto progetto!
Alla luce dei suddetti dati, problemi di gestione, competenze e attribuzioni non possono tardare un servizio doverosamente necessario alla tutela della salute.
La nostra grave situazione ambientale, la vicinanza di Massafra a numerosi impianti industriali, Ilva in primis, la presenza sul nostro territorio di un termovalorizzatore e di tre inceneritori nel raggio di pochi chilometri e la crescita esponenziale di gravissime patologie richiedono, ORA una maggiore tutela della salute per tutti e specie per le donne! “La salute delle donne è il paradigma dello stato di salute dell'intera popolazione”.
Con questa frase l'Organizzazione Mondiale Sanità ha voluto rilanciare le politiche sanitarie e sociali in tutto il pianeta, nella consapevolezza che curare un individuo in quanto essere specifico e appartenente ad un determinato genere garantisca un miglioramento delle cure stesse, della prevenzione e dell'intero sistema sanitario.
E questa frase diventa ancor più paradigmatica inserita nel nostro martoriato contesto territoriale e dopo i dati pubblicati ieri!
Non lo dimentichino oggi, coloro i quali si dovessero trovare domani a fare la conta delle
vittime!
Coordinamento Donne PD Massafra
19 ottobre 2012
• La segreteria del Pd di Massafra :" Noi stiamo con Bersani!"
Ieri sera nella sede del Circolo PD di Corso Roma si è tenuta una riunione di Segreteria la quale si è espressa all’unanimità nel sostenere la candidatura di Pierluigi Bersani alle primarie del centrosinistra del 25 Novembre.
Si costituirà a breve un comitato elettorale.
Per la scelta del candidato comune alla Presidenza del Consiglio alle elezioni politiche del 2013, PD, SEL, e PSI promuovono primarie aperte alle cittadine e ai cittadini che si riconoscono nei contenuti della "Carta d'intenti per l'Italia Bene Comune", frutto di un'ampia discussione con associazioni, movimenti e amministratori. Le primarie sono un passaggio essenziale per fondare sulla più larga partecipazione democratica la candidatura al governo dell'Italia e, insieme, uno
strumento utile per promuovere la riscossa democratica e civica del Paese.
Le elettrici e gli elettori che parteciperanno alle primarie si assumeranno perciò una duplice responsabilità: scegliere il candidato più rappresentativo e unificante alla guida del Governo e contribuire attivamente al successo del centrosinistra alle prossime elezioni politiche.
Le primarie si svolgeranno domenica 25 novembre 2012. Al fine di individuare il candidato più rappresentativo e unificante alla Presidenza del Consiglio e di garantirgli la più forte legittimazione democratica, qualora nessun candidato raggiunga al primo turno il 50% più uno dei voti validamente espressi, si procederà a un turno di ballottaggio tra i due candidati che hanno ottenuto il maggiore numero di voti. L'eventuale ballottaggio si svolgerà domenica 2 dicembre .
La partecipazione alle primarie è aperta a tutte le elettrici e gli elettori, in possesso dei requisiti previsti dalle legge, ai cittadini immigrati in possesso di carta d'identità e di regolare permesso di soggiorno, che dichiarano di riconoscersi nella Carta d'intenti, versano un contributo di almeno 2 euro e si impegnano a sostenere il centrosinistra alle elezioni politiche del 2013, sottoscrivendo un appello pubblico per la sua affermazione elettorale e iscrivendosi all'Albo
delle sue elettrici ed elettori. Questo Albo rappresenta un essenziale strumento di consultazione e di partecipazione delle elettrici e degli elettori alla campagna elettorale, al fine del successo dell' "Italia Bene Comune" alle elezioni politiche.
La segreteria del Circolo PD di Massafra ha scelto all’unanimità di sostenere come candidato premier Pierluigi Bersani, in quanto ritenuto il più credibile per un cambiamento ed un rinnovamento dell’Italia attraverso riforme che puntino a migliorare la qualità della vita dei più poveri e dei più deboli.
L’esperienza e le competenze acquisite da Ministro, e non solo, e le soluzioni messe in campo in questi anni, tra cui, ad esempio, le liberalizzazioni, ne fanno un Presidente del Consiglio ideale in un Paese che ha bisogno di riforme e di cambiamento.
Bisogna ridare credibilità all’Italia in Europa e nel mondo, continuando il cammino intrapreso in questi mesi da Mario Monti e in controtendenza all’era berlusconiana.
La scelta di sostegno a Pierluigi Bersani non passa dalla sua carica di segretario del partito ma dalle idee, dagli obbiettivi, dal programma politico, dalla voglia di sconfiggere l’idea che i problemi dell’Italia possano essere risolti da “un uomo solo al comando”. È una strada che l’Italia ha già percorso, e sempre con esiti disastrosi.
Dal programma e dall’idee proposte si capisce qual è la strada che noi tutti dobbiamo
intraprendere insieme. Innanzitutto l’Europa (con la creazione degli Stati Uniti d’Europa), il lavoro (che è il parametro di tutte le politiche, con la creazione di nuovi posti di lavoro e ponendo la dignità del lavoratore al centro dell’azione del governo italiano ed europeo), l’uguaglianza, ( riequilibrando il rapporto tra rendita e lavoro rendendo sostenibile il nostro welfare).
Si esce dalla crisi solo se chi ha di più è chiamato a dare di più. E chi ha di meno viene aiutato a migliorare le proprie condizioni di vita.
E lo si deve fare con il Sapere (perché Istruzione e Ricerca sono gli strumenti più importanti per assicurare dignità al lavoro e combattere le disuguaglianze) e con lo Sviluppo sostenibile (che significa valorizzare il saper fare italiano). L’unica possibilità che ha il nostro Paese di vincere la sfida della globalizzazione è tornare a puntare sull’eccellenza del Made in Italy, a sostenere una politica industriale che rispetti l’ambiente, immaginando un progetto Paese che individui aree d’investimento, ricerca e innovazione nell’industria, nella agricoltura e nei servizi.
Si devono preservare i Beni Comuni come sanità, formazione e sicurezza (che devono essere accessibili a tutti) e rispettare la dignità dell'essere umano e il rispetto dei diritti individuali, che sono una priorità assoluta.
L’Italia, ora più che mai, ha bisogno di un governo e di una maggioranza stabili e coesi. Di conseguenza l’imperativo che democratici e progressisti hanno di fronte è quello dell’affidabilità e della responsabilità.
Lo vogliamo fare con grinta ed entusiasmo, con Pierluigi Bersani e con il PD al governo dell’Italia, con il coraggio dell’Italia che vuole cambiare.
La Segreteria del Circolo PD Massafra
La Segreteria del Circolo PD Massafra
Inceneritore Massafra, Mazzarano: “Il raddoppio non s’ha da fare” .
“È finito il tempo delle meline e
delle furbizie. Il percorso autorizzativo in capo alla Provincia di
Taranto per consentire la realizzazione della seconda linea della
centrale termoelettrica alimentata a cdr e biomasse, di proprietà della
Appia Energy, va definitivamente bloccato’’: è quanto dichiara il
Consigliere regionale del PD, Michele Mazzarano.
“Gli enti autorizzativi – spiega Mazzarano – hanno il dovere di rivalutare le enormi e ineludibili obiezioni e contrarietà avanzate da Arpa Puglia nella prima e nella seconda conferenza dei servizi che aveva confezionato due articolati pareri tecnici negativi, difficilmente superabili da qualsiasi ente che avesse a cuore gli interessi dei cittadini.
“Gli enti autorizzativi – spiega Mazzarano – hanno il dovere di rivalutare le enormi e ineludibili obiezioni e contrarietà avanzate da Arpa Puglia nella prima e nella seconda conferenza dei servizi che aveva confezionato due articolati pareri tecnici negativi, difficilmente superabili da qualsiasi ente che avesse a cuore gli interessi dei cittadini.
Non comprendo come si sia potuto, nel percorso della conferenza dei servizi, svolto con grande celerità, non prendere in seria considerazione quei pareri in un momento in cui il territorio di Taranto è così fortemente scosso da una crisi ambientale senza precedenti.
Non comprendo la faciloneria e la irresponsabilità del Comune di Massafra che offre pareri urbanistici in sfregio al paesaggio e dichiara d’ufficio ‘la pubblica utilità’ della suddetta realizzazione.
Non comprendo le ambiguità della Giunta regionale che dovrebbe, alla luce del nostro Odg, approvato alla unanimità nel Consiglio regionale del 3 agosto 2012, varare una determina con cui affermare, senza equivoci, che non si può assolutamente derogare al Putt.
Si ha la sensazione, spero di sbagliarmi, che il progetto di Massafra sia la compensazione del negato progetto di Modugno.
A pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca. La provincia di Taranto non può continuare ad essere la capitale dei rifiuti della Puglia”.
• Lunedì in consiglio regionale il documento per la Provincia di Taranto-Brindisi
No al 'Grande Salento'. Sì all'accorpamento delle due province di
Taranto e Brindisi. I consiglieri regionali tarantini scendono in campo a
difesa dell'ipotesi della nuova circoscrizione provinciale che unisca i
due territori di Taranto e Brindisi e si oppongono alla costituzione di
un'unica macro-provincia che metta insieme Taranto, Brindisi e Lecce.
La proposta bipartisan e' contenuta in un ordine del giorno presentato
al consiglio regionale pugliese. Il documento, promosso dall'assessore
regionale al bilancio Michele Pelillo, e' stato sottoscritto anche dai
consiglieri tarantini Alfredo Cervellera, Patrizio Mazza, Donato
Pentassuglia, Michele Mazzarano, Francesco Laddomada, Gianfranco
Chiarelli, Arnaldo Sala, Pietro Lospinuso, oltre che dal consigliere
Giovanni Epifani (il suo comune, Ostuni, sarebbe favorevole
all'annessione a Taranto). L'ordine del giorno sarà discusso lunedì 22
ottobre: i presidenti dei gruppi consiliari hanno accolto la proposta di
Michele Pelillo di affrontare celermente la questione. Ha spiegato
l'assessore regionale nel suo intervento in aula: "Abbiamo un termine
perentorio, il 24 ottobre, data in cui la Regione deve trasmettere la
documentazione al Governo su questo tema". "Rivendichiamo con forza il
diritto di esprimere la nostra posizione sul destino del nostro
territorio", ha spiegato all'assemblea l'assessore regionale al
bilancio, che ha criticato l'atteggiamento evasivo e qualunquista su un
tema così delicato ed importante per il futuro dei territori pugliesi.
"Non comprendo chi 'decide di non decidere'. Nel momento in cui c'è una
parte di territorio che a grande maggioranza vuole autodeterminarsi, io
penso che si debba avere il dovere e il diritto di esprimersi. La
provincia e i comuni di Taranto, istituzioni di centrodestra e
centrosinistra, eccetto che per un caso (Avetrana), vogliono
l'accorpamento Taranto-Brindisi ed escludono la grande provincia con
Lecce. Ecco perché lunedì, in aula – ha annunciato Pelillo – saranno
presentate anche le firme dei 28 comuni della provincia di Taranto
(esclusa Avetrana) che sostengono l'ipotesi Taranto-Brindisi".
L'assessore regionale al bilancio ha concluso: "Un'opportunità per un
territorio che ha sempre sofferto per l'accentramento del potere nelle
aree di Bari e Lecce e che oggi può rivendicare la sua identità. L'idea
del grande Salento risulta anacronistica, la provincia di Taranto e' più
omogenea e affine al territorio brindisino. Questa sarà la proposta che
porteremo con forza al Governo".
18 ottobre 2012
• Grande successo per Obiettivo Massafra
Di passaggio” di Vincenzo Madaro |
Come Giovani Democratici pensiamo di essere riusciti a far parlare della nostra Massafra ponendo l’attenzione sulle bellezze , i particolari e i luoghi che vanno riscattati e rivalorizzati . Questo perche la nostra città che ha davvero tante potenzialità purtroppo inespresse ma fortunatamente ci sono tante persone e tanti giovani pronte a valorizzarla .
Un ringraziamento va a quanti hanno collaborato all’ottima riuscita del concorso e a tutti i partecipanti che sono :Nicola Portararo , Angela Laterza Rita Taccardi ,Vincenzo Russo ,Maurizio Maragliino ,Nico Nocera, Marco Tristani ,Giovanni Laterza , Francesco Laterza , Angelo Notaristefano , Michele Tristani ,Anna Notaristefano , Vincenzo Madaro, Elena Zecchino Giuseppe Notaristefano ,Vittorio Zecchino,Imma Notaristefano ,Giuseppe Russo , Mariangela Notaristefani ,Pietro Fedele, Maria Salvi , Francesco Madaro, Agostino Zaurito ,Antonio Terra ,Giulio Mingolla , Laura Pecoraro , Claudio Giasi , Floriana Zecchino, Federica Martongelli , Vito Miccolis , Leonardo Fedele , Roberta Giovinazzi , Giannicola DeMita,Vittorio Tratto ,Mery Oliva e Valentina Fedele
12 ottobre 2012
• OBIETTIVO MASSAFRA - (Ri)scatta la tua Città
Oggi è l'ultimo giorno per votare!!
OBIETTIVO MASSAFRA - (Ri)scatta la tua Città
|
04 ottobre 2012
•Prorogato al' 8 ottobre la scadenza del concorso fotografico “OBIETTIVO MASSAFRA"
I Giovani Democratici comunicano che hanno prorogato al 8 ottobre la
scadenza del concorso fotografico “OBIETTIVO MASSAFRA - (Ri)scatta la
tua Città” .
Abbiamo deciso di posticipare la data per venire incontro alle esigenze dei concorrenti ,di chi lavora e chi studia di poter usare anche la domenica, per fotografare e elaborare le proprie fotografie.
Ricordiamo che per partecipare basta inviare i propri elaborati all'indirizzo mail gdmassafra@gmail.com oppure se ci fossero problemi ,le immagini possono essere messe su cd o pennetta usb e lasciata presso la sede del Partito Democratico ,su Corso Roma n°82 dalle 19,00 fino alle 20.30.
Dal 9 fino al 13 ottobre si svolgerà al votazione per designare il vincitore di questo primo concorso fotografico tramite la pagina di facebook http://www.facebook.com/ObiettivoMassafra più il giudizio di una giuria tecnica .
La manifestazione si concluderà il 14 ottobre con l'evento finale in Piazza Vittorio Emanuele , che diventerà una grande mostra fotografica a cielo aperto!
Per ulteriori informazioni 3405586708
Angelo Notaristefano
Segretario GD Massafra
Abbiamo deciso di posticipare la data per venire incontro alle esigenze dei concorrenti ,di chi lavora e chi studia di poter usare anche la domenica, per fotografare e elaborare le proprie fotografie.
Ricordiamo che per partecipare basta inviare i propri elaborati all'indirizzo mail gdmassafra@gmail.com oppure se ci fossero problemi ,le immagini possono essere messe su cd o pennetta usb e lasciata presso la sede del Partito Democratico ,su Corso Roma n°82 dalle 19,00 fino alle 20.30.
Dal 9 fino al 13 ottobre si svolgerà al votazione per designare il vincitore di questo primo concorso fotografico tramite la pagina di facebook http://www.facebook.com/ObiettivoMassafra più il giudizio di una giuria tecnica .
La manifestazione si concluderà il 14 ottobre con l'evento finale in Piazza Vittorio Emanuele , che diventerà una grande mostra fotografica a cielo aperto!
Per ulteriori informazioni 3405586708
Angelo Notaristefano
Segretario GD Massafra
• Sono scomparse tutte le campane per la raccolta differenziata.
La gestione ed il relativo smaltimento dei rifiuti rappresentano una
delle grandi priorità ambientali in quanto coinvolgono tutto il
territorio.
L’unione Europea nel 2008 ha promulgato la direttiva quadro sui rifiuti che sancisce la nascita della “SOCIETA’ del RICICLO” ovvero la nascita di una società, che eviti la produzione di rifiuti ma che, anzi, li riutilizzi come riserve.
Da questo concetto è nata la necessità di promuovere e facilitare la raccolta differenziata delle varie frazioni che compongono i rifiuti solidi urbani, con l’obiettivo fondamentale di sviluppare nei cittadini quella sensibilità che si chiama “CONSAPEVOLEZZA, COSCIENZA AMBIENTALE, DOVERE nei confronti di questa tematica.
Da diversi anni anche a MASSAFRA avere le campane per la raccolta differenziata ha impegnato i cittadini a comprendere sempre di più e meglio l’utilità e la necessità della scelta di differenziare.
Poi così come accade nelle fiabe, con un abile colpo di bacchetta magica, il primo ottobre, sono scomparse da Massafra tutte le campane per la raccolta differenziata.
Dopo lo stupore, non si può tacere il disappunto e denunciare quest’altro gigantesco fallimento dell’amministrazione in carica!
Il coordinamento delle DONNE del PARTITO DEMOCRATICO di Massafra evidenzia ancora una volta che l’Amministrazione in carica è insensibile all’adozione di una concreta e definitiva politica sui rifiuti in linea con la normativa Europea, ritenendo che non sia più possibile gestire la questione del riciclaggio dei rifiuti solo sull’onda delle necessità del momento, o peggio, seguendo arbitrarie politiche ambientali.
I cittadini hanno dovuto subire l’immotivato aumento della tassa sui rifiuti, stanno subendo l’immotivata scelta del raddoppio dell’inceneritore, mentre la scelta di differenziare i rifiuti muore immotivatamente.
Si rammenti, infatti, che per tre mesi, questa amministrazione di centro destra ha “tentato” la raccolta differenziata dei rifiuti, in alcuni quartieri di Massafra, con relativo consumo di soldi pubblici ed oggi, non solo della raccolta differenziata non se ne sa più nulla, ma, cosa ancor più grave, assistiamo sull’intero territorio cittadino persino all’immotivata asportazione delle campane della raccolta differenziata di carta, vetro e lattine!!!
Per tutti questi motivi e’ ormai urgente pretendere da questa amministrazione chiarimenti circa le scelte che intende adottare per la gestione dei rifiuti, soprattutto in riferimento alla già citata direttiva europea del 2008, che chiede di stabilire una “REALE GERARCHIA DI GESTIONE PER LA GESTIONE INTEGRATA DEI RIFIUTI CON UN FORTE IMPULSO VERSO LA SOCIETA’ DEL RICICLO”.
NOI DONNE DEL COORDINAMENTO DEL PD di MASSAFRA abbiamo la certezza che la buona politica non rifiuta le scelte, ma anzi, le compie in uno spirito di dialogo e confronto democratico con il territorio.
Noi donne sappiamo che la politica, quella buona, deve tenere stretta la relazione fra il dire e il fare: i valori che si assumono, i progetti che si costruiscono, le attuazioni di essi che si riescono a realizzare.
Noi donne sappiamo che la buona politica si fonda sul coinvolgimento collettivo e democratico rispettandone i valori e interpretandone i bisogni escludendo l’abuso arbitrario di scelte incompetenti.
Noi donne sappiamo di non volere più subire una politica approssimativa e poco chiara.
Lo pretendiamo come cittadine e come donne!
Il Coordinamento delle Donne del Circolo
L’unione Europea nel 2008 ha promulgato la direttiva quadro sui rifiuti che sancisce la nascita della “SOCIETA’ del RICICLO” ovvero la nascita di una società, che eviti la produzione di rifiuti ma che, anzi, li riutilizzi come riserve.
Da questo concetto è nata la necessità di promuovere e facilitare la raccolta differenziata delle varie frazioni che compongono i rifiuti solidi urbani, con l’obiettivo fondamentale di sviluppare nei cittadini quella sensibilità che si chiama “CONSAPEVOLEZZA, COSCIENZA AMBIENTALE, DOVERE nei confronti di questa tematica.
Da diversi anni anche a MASSAFRA avere le campane per la raccolta differenziata ha impegnato i cittadini a comprendere sempre di più e meglio l’utilità e la necessità della scelta di differenziare.
Poi così come accade nelle fiabe, con un abile colpo di bacchetta magica, il primo ottobre, sono scomparse da Massafra tutte le campane per la raccolta differenziata.
Dopo lo stupore, non si può tacere il disappunto e denunciare quest’altro gigantesco fallimento dell’amministrazione in carica!
Il coordinamento delle DONNE del PARTITO DEMOCRATICO di Massafra evidenzia ancora una volta che l’Amministrazione in carica è insensibile all’adozione di una concreta e definitiva politica sui rifiuti in linea con la normativa Europea, ritenendo che non sia più possibile gestire la questione del riciclaggio dei rifiuti solo sull’onda delle necessità del momento, o peggio, seguendo arbitrarie politiche ambientali.
I cittadini hanno dovuto subire l’immotivato aumento della tassa sui rifiuti, stanno subendo l’immotivata scelta del raddoppio dell’inceneritore, mentre la scelta di differenziare i rifiuti muore immotivatamente.
Si rammenti, infatti, che per tre mesi, questa amministrazione di centro destra ha “tentato” la raccolta differenziata dei rifiuti, in alcuni quartieri di Massafra, con relativo consumo di soldi pubblici ed oggi, non solo della raccolta differenziata non se ne sa più nulla, ma, cosa ancor più grave, assistiamo sull’intero territorio cittadino persino all’immotivata asportazione delle campane della raccolta differenziata di carta, vetro e lattine!!!
Per tutti questi motivi e’ ormai urgente pretendere da questa amministrazione chiarimenti circa le scelte che intende adottare per la gestione dei rifiuti, soprattutto in riferimento alla già citata direttiva europea del 2008, che chiede di stabilire una “REALE GERARCHIA DI GESTIONE PER LA GESTIONE INTEGRATA DEI RIFIUTI CON UN FORTE IMPULSO VERSO LA SOCIETA’ DEL RICICLO”.
NOI DONNE DEL COORDINAMENTO DEL PD di MASSAFRA abbiamo la certezza che la buona politica non rifiuta le scelte, ma anzi, le compie in uno spirito di dialogo e confronto democratico con il territorio.
Noi donne sappiamo che la politica, quella buona, deve tenere stretta la relazione fra il dire e il fare: i valori che si assumono, i progetti che si costruiscono, le attuazioni di essi che si riescono a realizzare.
Noi donne sappiamo che la buona politica si fonda sul coinvolgimento collettivo e democratico rispettandone i valori e interpretandone i bisogni escludendo l’abuso arbitrario di scelte incompetenti.
Noi donne sappiamo di non volere più subire una politica approssimativa e poco chiara.
Lo pretendiamo come cittadine e come donne!
Il Coordinamento delle Donne del Circolo
• Con il Centro-Destra Pagheremo caro e pagheremo tutto
Il nodo Tarsu 2011 torna alla ribalta.
Il 30 settembre è infatti scaduto il termine ultimo per pagare le rate della tassa sui rifiuti dello scorso anno, prorogato dall’Amministrazione comunale, che aveva promesso ai cittadini di abbattere l’aumento del 39,4%, attraverso le somme rivenienti dalla lotta all’evasione fiscale.
Ma così non è stato e il Partito Democratico non si lascia sfuggire l’occasione di rimarcare l’accaduto e di attaccare l’Amministrazione attiva.
«La Tarsu del 2011 – tuona il Circolo locale del Pd – si è pagata…Sui cittadini, quindi, è gravato lo spropositato aumento del 39,4%, voluto dalla giunta Tamburrano. Aliquota, lo ricordiamo, tra le più alte della provincia di Taranto, pur disponendo la nostra città, sul suo territorio, dell’intero ciclo di gestione dei rifiuti, discarica e termovalorizzatore compreso».
Gli esponenti del partito di centrosinistra ricordano che, un anno fa, in una conferenza al Teatro comunale, il primo cittadino e la sua maggioranza avevano detto ai cittadini di «pagare le due rate iniziali e poi aspettare il prossimo anno, per poter prevedere all’interno del bilancio e del prossimo conto consuntivo un eventuale rimborso o il conguaglio rispetto alla tassa successiva».
Nei mesi successivi le forze d’opposizione avevano fatto più volte fronte comune sulla questione, parlando di «ennesima presa in giro», in particolare dopo l’approvazione della delibera 57 lo scorso 12 marzo avente ad oggetto la Tarsu 2012.
Poi c’era stata una conferenza stampa del sindaco Tamburrano, convocata al fine di «fare chiarezza» sulla vicenda, durante la quale, a proposito della tassa sui rifiuti 2011, il primo cittadino aveva detto che il pagamento sarebbe stato consentito sino al mese di settembre senza oneri aggiuntivi per i contribuenti e aveva parlato di slittamento necessario per «quantificare la riduzione e comunicarla entro settembre».
«I massafresi – attacca il Pd – hanno aspettato invano il nuovo anno ma, nessun conguaglio, nessun rimborso è giunto loro. In piena crisi economica, con i consumi in calo e la disoccupazione in crescente e preoccupante aumento, la Giunta di centrodestra contribuirà a rendere ancora più “caldo” l’autunno delle famiglie massafresi».
Ma a questo punto come dovranno comportarsi i cittadini che non hanno pagato tutte le rate? Il Comune, al momento, non ha diffuso nessun avviso sulla questione. Chiediamo aggiornamenti al consigliere di maggioranza Fernando Pelillo, tra i presenti alla conferenza stampa di fine marzo. «Abbiamo fatto un incontro con il nuovo dirigente della Ragioneria – risponde Pelillo -, il quale ha escluso del tutto la possibilità di effettuare al momento sgravi o rimborsi. L’unica possibilità che abbiamo è quella di rinviare ulteriormente l’operazione al bilancio del prossimo anno, ovviamente senza multe o oneri per i contribuenti. Se però rinviamo il pagamento di due rate della Tarsu 2011 non risolviamo comunque il problema, perché due rate non sono pari all’aumento del 39,4% ma rappresentano il 50% dell’importo. Ho suggerito, nel corso dell’incontro, di dire ai cittadini di pagare la terza rata, stabilendo un’ulteriore scadenza, e di rinviare tutta l’operazione al bilancio 2013, chiedendo scusa per il fastidio procurato. Avevamo intenzione di togliere l’aumento ma i mezzi a disposizione non ce ne hanno dato la possibilità. Ovviamente chi ha pagato tutto potrà dimostrarlo con il conguaglio nei ruoli del 2013».
Fin qui, ciò di cui si è discusso nell’incontro. Si attende ora la conferma ufficiale.
Il Pd, nella nota stampa diramata, va oltre, facendo riferimento alla Tarsu 2012, che però ritorna all’importo 2010, aumentata del 5%, almeno per le tariffe domestiche (non per le altre utenze), e alla seconda rata dell’Imu.
«Questa Giunta – rimarca il partito d’opposizione – ha volutamente applicato all’Imu i coefficienti tra i più alti d’Italia, ovvero pari al 5,5 per mille per la prima casa e al 10,5 per mille per gli altri fabbricati. In conclusione, quindi, in quest’autunno caldo pagheremo caro e pagheremo tutto».
Corriere del Giorno Francesca Piccolo
Il 30 settembre è infatti scaduto il termine ultimo per pagare le rate della tassa sui rifiuti dello scorso anno, prorogato dall’Amministrazione comunale, che aveva promesso ai cittadini di abbattere l’aumento del 39,4%, attraverso le somme rivenienti dalla lotta all’evasione fiscale.
Ma così non è stato e il Partito Democratico non si lascia sfuggire l’occasione di rimarcare l’accaduto e di attaccare l’Amministrazione attiva.
«La Tarsu del 2011 – tuona il Circolo locale del Pd – si è pagata…Sui cittadini, quindi, è gravato lo spropositato aumento del 39,4%, voluto dalla giunta Tamburrano. Aliquota, lo ricordiamo, tra le più alte della provincia di Taranto, pur disponendo la nostra città, sul suo territorio, dell’intero ciclo di gestione dei rifiuti, discarica e termovalorizzatore compreso».
Gli esponenti del partito di centrosinistra ricordano che, un anno fa, in una conferenza al Teatro comunale, il primo cittadino e la sua maggioranza avevano detto ai cittadini di «pagare le due rate iniziali e poi aspettare il prossimo anno, per poter prevedere all’interno del bilancio e del prossimo conto consuntivo un eventuale rimborso o il conguaglio rispetto alla tassa successiva».
Nei mesi successivi le forze d’opposizione avevano fatto più volte fronte comune sulla questione, parlando di «ennesima presa in giro», in particolare dopo l’approvazione della delibera 57 lo scorso 12 marzo avente ad oggetto la Tarsu 2012.
Poi c’era stata una conferenza stampa del sindaco Tamburrano, convocata al fine di «fare chiarezza» sulla vicenda, durante la quale, a proposito della tassa sui rifiuti 2011, il primo cittadino aveva detto che il pagamento sarebbe stato consentito sino al mese di settembre senza oneri aggiuntivi per i contribuenti e aveva parlato di slittamento necessario per «quantificare la riduzione e comunicarla entro settembre».
«I massafresi – attacca il Pd – hanno aspettato invano il nuovo anno ma, nessun conguaglio, nessun rimborso è giunto loro. In piena crisi economica, con i consumi in calo e la disoccupazione in crescente e preoccupante aumento, la Giunta di centrodestra contribuirà a rendere ancora più “caldo” l’autunno delle famiglie massafresi».
Ma a questo punto come dovranno comportarsi i cittadini che non hanno pagato tutte le rate? Il Comune, al momento, non ha diffuso nessun avviso sulla questione. Chiediamo aggiornamenti al consigliere di maggioranza Fernando Pelillo, tra i presenti alla conferenza stampa di fine marzo. «Abbiamo fatto un incontro con il nuovo dirigente della Ragioneria – risponde Pelillo -, il quale ha escluso del tutto la possibilità di effettuare al momento sgravi o rimborsi. L’unica possibilità che abbiamo è quella di rinviare ulteriormente l’operazione al bilancio del prossimo anno, ovviamente senza multe o oneri per i contribuenti. Se però rinviamo il pagamento di due rate della Tarsu 2011 non risolviamo comunque il problema, perché due rate non sono pari all’aumento del 39,4% ma rappresentano il 50% dell’importo. Ho suggerito, nel corso dell’incontro, di dire ai cittadini di pagare la terza rata, stabilendo un’ulteriore scadenza, e di rinviare tutta l’operazione al bilancio 2013, chiedendo scusa per il fastidio procurato. Avevamo intenzione di togliere l’aumento ma i mezzi a disposizione non ce ne hanno dato la possibilità. Ovviamente chi ha pagato tutto potrà dimostrarlo con il conguaglio nei ruoli del 2013».
Fin qui, ciò di cui si è discusso nell’incontro. Si attende ora la conferma ufficiale.
Il Pd, nella nota stampa diramata, va oltre, facendo riferimento alla Tarsu 2012, che però ritorna all’importo 2010, aumentata del 5%, almeno per le tariffe domestiche (non per le altre utenze), e alla seconda rata dell’Imu.
«Questa Giunta – rimarca il partito d’opposizione – ha volutamente applicato all’Imu i coefficienti tra i più alti d’Italia, ovvero pari al 5,5 per mille per la prima casa e al 10,5 per mille per gli altri fabbricati. In conclusione, quindi, in quest’autunno caldo pagheremo caro e pagheremo tutto».
Corriere del Giorno Francesca Piccolo
03 ottobre 2012
• Il Comune deve restituire allo Stato 500mila euro
Cinquecento mila euro da restituire allo Stato. Si scopre solo oggi.
Stamattina durante il consiglio comunale celebrato per votare il
riequilibrio di bilancio, l’amministrazione comunale ha informato la
comunità che il Ministero, ai primi di settembre, ha inoltrato una
missiva con la quale chiede la restituzione di somme indebitamente
percepite dal Comune a rimborso delle retribuzioni che avrebbe dovuto
sostenere per due dipendenti. Trasferimenti che il Comune percepisce da
diversi anni per due dipendenti in mobilità delle Ferrovie dello Stato
per i quali il Governo si era fatto garante del rimborso delle spese. Ma
i due dipendenti non sono più nell’organico del Comune dal 1998.
Finora nè il Ministero, nè il Comune si sono mai accorti di questo. Fatto sta che il Comune ha continuato a percepire i rimborsi e ora il Ministero ne chiede il conto. Somme che, aggiunte ad una situazione economica generale critica ed a tagli consistenti per le casse comunali, rappresentano una mazzata per l’intero bilancio dell’ente. “Piove sul bagnato” commenta il capogruppo del Pd, Vito Miccolis che si dice preoccupato per le sorti economiche del Comune e quindi per i servizi ai cittadini. “Già ci sono poche risorse di cassa - aggiunge. Questa è una doccia fredda per tutti”. Al Comune il Ministero ha concesso tre possibilità: restituire i 500mila euro in un’unica soluzione (impossibile!); sottrarre la somma dai prossimi trasferimenti erariali (peggio di peggio!) oppure rateizzare in tre anni la somma. E’ questa la soluzione adottata. In bilancio ci sono 160mila euro tra le voci in uscita.
Taranto Sera M.D.B.
Finora nè il Ministero, nè il Comune si sono mai accorti di questo. Fatto sta che il Comune ha continuato a percepire i rimborsi e ora il Ministero ne chiede il conto. Somme che, aggiunte ad una situazione economica generale critica ed a tagli consistenti per le casse comunali, rappresentano una mazzata per l’intero bilancio dell’ente. “Piove sul bagnato” commenta il capogruppo del Pd, Vito Miccolis che si dice preoccupato per le sorti economiche del Comune e quindi per i servizi ai cittadini. “Già ci sono poche risorse di cassa - aggiunge. Questa è una doccia fredda per tutti”. Al Comune il Ministero ha concesso tre possibilità: restituire i 500mila euro in un’unica soluzione (impossibile!); sottrarre la somma dai prossimi trasferimenti erariali (peggio di peggio!) oppure rateizzare in tre anni la somma. E’ questa la soluzione adottata. In bilancio ci sono 160mila euro tra le voci in uscita.
Taranto Sera M.D.B.
02 ottobre 2012
• Revisori dei Conti e logiche di spartizione
E’ scontro sulla nomina dei revisori dei conti. Nell' ultimo consiglio comunale si è consumato l’ennesimo strappo tra maggioranza ed opposizione. Quest’ultima ha chiesto il sorteggio per la scelta dei 3 nomi sui 29 candidati alla carica di revisori dei conti, invece, ha discusso per ore sulle nomine.
La polemica si trascina. Pd, Udc e Sel dichiarano:
“Ancora una volta la maggioranza di centrodestra annuncia metodi trasparenti, ma poi applica la logica della spartizione degli incarichi tra i vari gruppi esistenti nella coalizione.
In commissione dei capigruppo il sindaco ha proposto un avviso pubblico per il conferimento dell’incarico per enfatizzare la trasparenza dell’amministrazione comunale.
Nel consiglio comunale l’amministrazione, poiché, aveva già deciso di eleggere tre professionisti proposti dai consiglieri di maggioranza ha richiesto una sospensione della seduta di 5 minuti e dopo tre ore di polemiche e abbandoni dalla stanza in cui si consumava lo scontro, decideva di votare per tre professionisti vicini ad alcuni consiglieri di centrodestra”.
In aual prima dell’abbandono Cofano ha mosso dubbi sul bando e sui tempi di deposito della proposta di delibera. Zanframundo ha posto l’attenzione sulla verifica dei curricula pervenuti ed ha proposto la nomina con il criterio del sorteggio. A tale criterio si sono associati Miccolis e Mazzarano, annunciando che, qualora non fosse stato individuato il criterio del sorteggio, la minoranza avrebbe abbandonato l’aula. Dopo una sospensione, la maggioranza ha eletto il Collegio dei Revisori: presidente Emanuele Valentini (11 voti); componenti: Alessia Merico (9 voti) e Difino Giuseppe (7 voti).
La polemica si trascina. Pd, Udc e Sel dichiarano:
“Ancora una volta la maggioranza di centrodestra annuncia metodi trasparenti, ma poi applica la logica della spartizione degli incarichi tra i vari gruppi esistenti nella coalizione.
In commissione dei capigruppo il sindaco ha proposto un avviso pubblico per il conferimento dell’incarico per enfatizzare la trasparenza dell’amministrazione comunale.
Nel consiglio comunale l’amministrazione, poiché, aveva già deciso di eleggere tre professionisti proposti dai consiglieri di maggioranza ha richiesto una sospensione della seduta di 5 minuti e dopo tre ore di polemiche e abbandoni dalla stanza in cui si consumava lo scontro, decideva di votare per tre professionisti vicini ad alcuni consiglieri di centrodestra”.
In aual prima dell’abbandono Cofano ha mosso dubbi sul bando e sui tempi di deposito della proposta di delibera. Zanframundo ha posto l’attenzione sulla verifica dei curricula pervenuti ed ha proposto la nomina con il criterio del sorteggio. A tale criterio si sono associati Miccolis e Mazzarano, annunciando che, qualora non fosse stato individuato il criterio del sorteggio, la minoranza avrebbe abbandonato l’aula. Dopo una sospensione, la maggioranza ha eletto il Collegio dei Revisori: presidente Emanuele Valentini (11 voti); componenti: Alessia Merico (9 voti) e Difino Giuseppe (7 voti).
01 ottobre 2012
• Obiettivo Massafra - (Ri)Scatta la tua città
I Giovani Democratici di Massafra organizzano un concorso fotografico intitolato “Obiettivo Massafra” – (Ri)Scatta la tua città.
Lo scopo è quello di valorizzare la nostra città creando una grande mostra fotografica, dando spazio ai tanti fotografi amatoriali del territorio.
Il tema del concorso è quello di “riscattare” Massafra attraverso la rappresentazione fotografica di quei luoghi, quelle bellezze e quei particolari, che rendono unico il nostro paese.
Tutto ciò, lasciando agli autori la massima libertà di espressione nel descrivere quel che può riscattare la nostra “piccola Patria”
La bellezza del nostro territorio è un modo per “riscattare” Massafra dall’oblio e dalla scarsa valorizzazione delle sue risorse.
Bisogna saper riconoscere e difendere la bellezza del nostro paese; questo nostro, vuole essere unicamente un monito di sensibilizzazione per i nostri concittadini.
Al concorso possono partecipare tutti coloro che hanno dai 12 anni in su, presentando massimo 2 elaborati fotografici. Il costo di iscrizione è di 2 euro, necessari per sostenere le spese di stampa delle foto.
C’è tempo fino al 6 ottobre per presentare le proprie opere, inviandole entro le ore 24.00, all’indirizzo e-mail: gdmassafra@gmail.com.
Il concorso prevede 2 distinte fasi di valutazione. Una prima valutazione popolare verrà effettuata dal 7 al 13 ottobre sulla pagina: http://www.facebook.com/ObiettivoMassafra, dove sarà possibile votare le foto, cliccando il tasto “Mi Piace”, situato sotto la foto preferita.
In seguito le foto saranno valutate da una giuria tecnica. Sommando il giudizio tecnico con quello del “popolo di Facebook’’, verrà decretato il vincitore di “Obiettivo Massafra”.
Il 14 ottobre si terrà la manifestazione conclusiva del concorso, con la partecipazione di tutti i fotografi e la premiazione del primo classificato che riceverà 100 euro in buoni acquisto da spendere presso Art Copy, in Via Redipuglia n. 7, a Massafra.
Invitiamo tutti a partecipare e a (Ri)Scatta..re la nostra città!!!
BUON CONCORSO!
Angelo Notaristefano – Coordinatore dei Giovani Democratici
Lo scopo è quello di valorizzare la nostra città creando una grande mostra fotografica, dando spazio ai tanti fotografi amatoriali del territorio.
Il tema del concorso è quello di “riscattare” Massafra attraverso la rappresentazione fotografica di quei luoghi, quelle bellezze e quei particolari, che rendono unico il nostro paese.
Tutto ciò, lasciando agli autori la massima libertà di espressione nel descrivere quel che può riscattare la nostra “piccola Patria”
La bellezza del nostro territorio è un modo per “riscattare” Massafra dall’oblio e dalla scarsa valorizzazione delle sue risorse.
Bisogna saper riconoscere e difendere la bellezza del nostro paese; questo nostro, vuole essere unicamente un monito di sensibilizzazione per i nostri concittadini.
Al concorso possono partecipare tutti coloro che hanno dai 12 anni in su, presentando massimo 2 elaborati fotografici. Il costo di iscrizione è di 2 euro, necessari per sostenere le spese di stampa delle foto.
C’è tempo fino al 6 ottobre per presentare le proprie opere, inviandole entro le ore 24.00, all’indirizzo e-mail: gdmassafra@gmail.com.
Il concorso prevede 2 distinte fasi di valutazione. Una prima valutazione popolare verrà effettuata dal 7 al 13 ottobre sulla pagina: http://www.facebook.com/ObiettivoMassafra, dove sarà possibile votare le foto, cliccando il tasto “Mi Piace”, situato sotto la foto preferita.
In seguito le foto saranno valutate da una giuria tecnica. Sommando il giudizio tecnico con quello del “popolo di Facebook’’, verrà decretato il vincitore di “Obiettivo Massafra”.
Il 14 ottobre si terrà la manifestazione conclusiva del concorso, con la partecipazione di tutti i fotografi e la premiazione del primo classificato che riceverà 100 euro in buoni acquisto da spendere presso Art Copy, in Via Redipuglia n. 7, a Massafra.
Invitiamo tutti a partecipare e a (Ri)Scatta..re la nostra città!!!
BUON CONCORSO!
Angelo Notaristefano – Coordinatore dei Giovani Democratici
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