“Anche due imprenditori locali, Francesco Paolo Pugliese(50 anni) di Gioia del Colle e Angelo Silvio Polignano (45 anni) di Putignano (responsabili della società cooperativa Avvenire – con sede legale a Putignano e con sede amministrativa a Gioia del Colle), oggetto dei provvedimenti restrittivi eseguiti dai carabinieri del Comando provinciale di Cosenza che ha coinvolto le province di Cosenza, Bari, Matera, Terni e Salerno, emessi dal Gip del Tribunale di Catanzaro su richiesta della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, nell’ambito della vasta operazione antimafia denominata “Plinius”.
Una inchiesta avviata dai carabinieri del Comando provinciale di Cosenza nel luglio 2010. Da quanto appurato dai magistrati, sembrerebbe sia stata pagata una tangente di 500mila euro per la gara d'appalto che il Comune di Scalea aveva bandito per l'affidamento dei Servizi di igiene ambientale e manutenzione straordinaria. Secondo l'accusa, il sindaco, l'assessore, il presidente della Commissione aggiudicatrice, i componenti della Commissione, del comune di Scalea, avrebbero accettato l'offerta per aggiudicare l'appalto all'ATI Avvenire Srl e a Balsebre Nicola, ricevendo anche un acconto nel momento in cui tutto è stato pattuito.Secondo il provvedimento che ha portato in carcere 38 persone, decapitando l'Amministrazione comunale di Scalea, gli amministratori comunali avrebbero rivelato a Francesco Paolo Pugliese, Nicola Franco Balsebre e Silvio Polignano, qualsiasi circostanza che potesse essere d’ostacolo all’aggiudicazione della gara all’ATI Avvenire s.r.l. e Balsebre Nicola violando il dovere d’imparzialità dell’agire della pubblica amministrazione”.
Il coinvolgimento nella triste vicenda di Scaleapotrebbe spingere le forze dell’ordine ad indagare sugli appalti aggiudicati dalla ditta Avvenire alla ricerca di eventuali ed ulteriori tangenti distribuite con conseguenze che potrebbero toccare anche Putignano e altre località in cui la stessa società opera o ha operato. A Putignano la società cooperativa Avvenire compone l’Ati, che assieme alla ditta Antinia, si è aggiudicata l’appalto per la gestione del nuovo servizio di igiene urbana. Da ricordare che – a causa di alcune difficoltà economiche – nei mesi scorsi l’Avvenire aveva assunto un ritardo nel pagamento degli stipendi degli operatori ecologici.