Ieri, in una scuola di Ostuni, due bambini di sette anni, mentre "facevano matematica", si sono visti crollare addosso il tetto della loro aula. I bimbi sono rimasti feriti. Poteva andare molto peggio. Ringraziamo il cielo. Ma prendiamocela con noi stessi.
L'agibilità, la funzionalità, direi la comodità dei luoghi della istruzione e formazione, soprattutto dei più piccoli, non è ancora diventata la priorità della politica e delle istituzioni.
Interroghiamoci su questo. E facciamo mea culpa.
È facile indignarsi per solo 24 ore, e poi continuare a ripetere sempre gli stessi errori e le stesse omissioni.
Quanti Comuni pugliesi sanno che esistono fior di risorse economiche messe a disposizione dalla Comunità europea, dalla Regione Puglia per mettere in sicurezza le loro scuole?
Quanti Comuni hanno ancora procedure lente o opache con cui si ristruttura una scuola?
Abbiamo imparato poco dalle tragedie degli ultimi anni.
Non so se basterebbe, come dice il mio amico Fabiano Amati, approvare la legge sul fascicolo del fabbricato.
Assumiamoci le nostre responsabilità e facciamo di tutto per evitare il delitto più grande.
Il delitto più grande non è neanche la ferita alla sicurezza dei bambini.
Il delitto più grande è pensare, per i genitori e per l'intera società, che, con scuole siffatte, il futuro è impossibile da costruire perché i laboratori di futuro ti crollano addosso.
Michele MAZZARANO - Consigliere Regionale PD