Un flusso costante di cittadini e l’abaco, alle 21 di una domenica piovosa, si ferma a 2109 votanti: tanti sono gli uomini e le donne che hanno partecipato alle primarie del centrosinistra massafrese.
A spuntarla è stato l’avvocato Vito Miccolis, ex assessore provinciale al lavoro e alla formazione professionale in quota al Partito Democratico.
1681 voti contro i 409 di Maurizio Baccaro, coordinatore cittadino di Sinistra Ecologia e Libertà. Una giornata tranquilla, caratterizzata da un clima sereno e rilassato con un piccolo momento di tensione che si è registrato nel primo pomeriggio, quando, al seggio, si sono affacciati due militanti del centro-destra. Tutto è poi proseguito regolarmente.
Se l’episodio appena citato può portare a una riflessione su come aggiustare le primarie e su come preservarle da tentativi di “inquinamento”, sentiamo le voci dei protagonisti in campo.
«Nonostante la pioggia – dice Baccaro - la partecipazione è stata elevata. Faccio i complimenti al vincitore delle primarie e sottolineo come l’alta partecipazione possa essere un segnale importante per l’intero centrosinistra, non solo di Massafra, perché siamo di fronte alla dimostrazione che, in caso di primarie, il nostro elettorato partecipa con grande forza all’individuazione dei candidati». Baccaro è chiaro sulla gestione del dopo primarie: «Dobbiamo agire in modo da impostare una campagna elettorale, dal mio punto di vista, che non badi agli
insulti reciproci o agli attacchi personali, dobbiamo piuttosto concentrarci su quanto pensiamo di fare, ponendoci come alternativi al nulla di questa amministrazione. Potremo aprire
una nuova stagione se saremo in grado di dire ai cittadini, punto per punto, quello che vogliamo fare, se saremo capaci di comunicare una visione di città diversa. Importante sarà non
l’enunciazione della volontà di cambiare le cose o il sistema, ma la messa in pratica del cambiamento».
Anche il consigliere regionale Mazzarano esordisce mettendo in risalto il dato numerico delle primarie: «Siamo di fronte a una partecipazione straordinaria, se si tiene conto che abbiamo superato di gran lunga il record delle primarie tra Vendola e Boccia, dove ci furono 2050 partecipanti, extracomunitari e sedicenni compresi. Dal punto di vista politico questo è un segnale che ci manda a dire della domanda di cambiamento che c’è nella città, e dopo questo dato di partecipazione chi deve cominciare a preoccuparsi è senz’altro il centrodestra. Le primarie sanciscono un momento alto di unità, da subito lavoreremo a comporre la coalizione, a mettere in campo le liste con la proposta di cambiamento per la città».
A proposito di proposta di cambiamento, Mazzarano è chiaro: «Innanzitutto si deve puntare a creare un’idea di classe dirigente qualificata, dopo anni di declassamento del consiglio comunale, un’amministrazione vicina ai tanti bisogni della città, che sia in grado di coltivare l’interesse generale e non i piccoli recinti, le piccole lobby e i monopoli. Una città che deve saper guardare al futuro puntando sulla risorsa giovani, sulla qualità della vita. Per quanto riguarda il programma, credo che ambiente, sviluppo, lavoro saranno i punti principali della nostra bussola».
Last but not least, è il caso di dire, la parola a Vito Miccolis, visibilmente emozionato: «Oggi, a Massafra, c’è un vincitore, il centrosinistra, e uno sconfitto, il centrodestra. La grande partecipazione ci comunica la voglia di essere liberi da parte di tante e tanti, c’è come un desiderio di spezzare la cappa che soffoca città. Oggi parte il centrosinistra per costruire una grande primavera.
Per quanto mi riguarda prometto un confronto civile, dobbiamo pensare a una campagna elettorale dai toni bassi e incentrata sui programmi».
Vito Miccolis conta per il momento su Pd, Sel, due liste civiche, Puglia per Vendola e Udc mentre l’Italia dei Valori deve ancora decidere la propria strategia.
Ivano Stelluto - Extra