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15 marzo 2011

•Mazzarano con i dipendenti della SMA


Altri lavoratori, dopo anni di lavoro precario, rischiano di perdere definitivamente ogni speranza di stabilizzazione e di continuare a mantenere la propria occupazione.
Mi riferisco ai quasi 300 dipendenti della S.M.A. Sistemi per la meteorologia e l'Ambiente s.p.a. che si occupa sin dall'Ottobre del 2001 del servizio di controllo e di monotoraggio del patrimonio boschivo pugliese per la prevenzione del rischio incendi.
Dopo anni di rinnovi contrattuali ed aggiudicazioni di gare, la scadenza definitiva del contratto stipulato tra la Regione Puglia e la S.M.A. è fissata per il del 31 Marzo 2011, con il rischio che i tanti lavoratori impegnati in questi anni nella prevenzione degli incendi boschivi perdano definitivamente la loro occupazione.
Il percorso che avrebbe dovuto portare alla loro stabilizzazione si è di fatto interrotto ed il futuro per questi tanti lavoratori appare poco chiaro e difficile.
Per anni i 300 dipendenti della S.M.A. Sistemi per la meteorologia e l'Ambiente s.p.a. sono stati impegnati nella tutela del territorio e dell'ambiente pugliese, tant'è che che già nel primo mese di attività della campagna Anti Incendio Boschivo in Puglia, sono stati ben 130 gli interventi effettuati, su una superficie di circa 500 ettari che sono stati strappati alla furia distruttice delle fiamme.
Si tratta di ex lavoratori socialmente utili riqualificati ed articolati in un centro di Coordinamento generale a Noci, in 5 Centri Operativi provinciali e su 12 Basi Territoriali locali.
Bisogna con urgenza dare una risposta ai questi lavoratori, non si tratta solo di una questione occupazionale, ma anche di tutela del patrimonio naturale della nostra Regione.
Ogni singolo lavoratore sottratto alla prevenzione e alla lotta agli incendi boschivi può compromettere irreversibilemente l'integrità dei nostri boschi e del nostro paesaggio.
La mancata stabilizzazione dei 300 lavoratori della S.M.A. può vanificare il duro lavoro svolto dall'attuale amministrazione regionale nella diminuzione delle aree aggredite dal fuoco.
Occorre quindi dar seguito al percorso di stabilizzazione dei 300 lavoratori per dar loro ed alle loro famiglie una speranza di una vita migliore e garantire una sempre maggiore tutela del patrimonio boschivo e della prevenzione del dissesto idrogeologico del nostro territorio.
Michele Mazzarano
Consigliere Regionale