La Nota del Giorno di Michele MAZZARANO
"Oggi è il giorno del silenzio elettorale. Una riflessione non guasta.
È stata una campagna elettorale anomala. Lo slittamento del voto l'ha resa irrimediabilmente lunga per i candidati. Ma è stata molto corta per la maggior parte dei cittadini, che hanno saputo in questi giorni che domenica si vota. In epoca di anti-politica è così. I sentimenti del popolo si distanziano dai vertici politici ed istituzionali.
A me questa distanza fa soffrire parecchio. Il clima diventa irrespirabile. Per chi ama la politica, vedere la politica perdere autorità e credibilità non è un bel vedere. Eppure il sentimento di rabbia, di delusione, di sfiducia va compreso, interpretato e trasformato in sentimento attivo di partecipazione. L'occasione di domenica è anche questa. Provare a contribuire, anche con i propri comportamenti, con il proprio impegno, con la propria serietà, facendo corrispondere i fatti alle parole, a restituire credibilità alla politica.
Sulle spalle di chi si candida deve pesare una responsabilità grande come quella di rappresentare le ansie e le speranze della propria terra e dei propri cittadini. Ma deve soprattutto pesare la responsabilità di dare alla politica e alle istituzioni una chance di riscatto.
Buon silenzio a tutti".
Michele MAZZARANO
30 maggio 2015
25 maggio 2015
ACQUA A PARCO DI GUERRA
La NOTA del GIORNO di Michele MAZZARANO
"È stato aggiudicato l’appalto per la realizzazione della rete idrica a Parco di Guerra. Il progetto prevede la realizzazione di 11 km di condotte interrate e la costruzione in sede propria di un impianto di sollevamento. Un'opera notevole che ha visto la Regione, il Partito Democratico e me stesso impegnato in prima persona, affinché l'annoso problema della mancanza della rete idrica in località Parco di Guerra fosse risolto. L’Autorità Idrica Pugliese, con determina n.23/2015 del 04/02/2015, ha approvato il progetto esecutivo predisposto da Acquedotto Pugliese. In seguito, lo stesso Aqp, con determina a contrarre n. 35610 del 31/03/2015, ha autorizzato l’espletamento della gara, realizzata in modo telematico. Con l’atto n. 50014 del 12/05/2015 l’Acquedotto Pugliese ha aggiudicato l’appalto e la documentazione è visionabile su internet . Ora, come da crono programma dello stesso Acquedotto, i lavori avranno inizio ad ottobre di quest’anno. Finalmente, dopo decenni, una buona notizia per Massafra e per gli abitanti di Parco di Guerra. Un risultato che è frutto di quell'impegno politico, di quella perseveranza e dedizione che hanno caratterizzato i cinque anni che ho trascorso in Regione Puglia come Consigliere e durante i quali non ho mai allontanato lo sguardo dalle esigenze e priorità del mio territorio e della mia città".
Michele MAZZARANO
"È stato aggiudicato l’appalto per la realizzazione della rete idrica a Parco di Guerra. Il progetto prevede la realizzazione di 11 km di condotte interrate e la costruzione in sede propria di un impianto di sollevamento. Un'opera notevole che ha visto la Regione, il Partito Democratico e me stesso impegnato in prima persona, affinché l'annoso problema della mancanza della rete idrica in località Parco di Guerra fosse risolto. L’Autorità Idrica Pugliese, con determina n.23/2015 del 04/02/2015, ha approvato il progetto esecutivo predisposto da Acquedotto Pugliese. In seguito, lo stesso Aqp, con determina a contrarre n. 35610 del 31/03/2015, ha autorizzato l’espletamento della gara, realizzata in modo telematico. Con l’atto n. 50014 del 12/05/2015 l’Acquedotto Pugliese ha aggiudicato l’appalto e la documentazione è visionabile su internet . Ora, come da crono programma dello stesso Acquedotto, i lavori avranno inizio ad ottobre di quest’anno. Finalmente, dopo decenni, una buona notizia per Massafra e per gli abitanti di Parco di Guerra. Un risultato che è frutto di quell'impegno politico, di quella perseveranza e dedizione che hanno caratterizzato i cinque anni che ho trascorso in Regione Puglia come Consigliere e durante i quali non ho mai allontanato lo sguardo dalle esigenze e priorità del mio territorio e della mia città".
Michele MAZZARANO
24 maggio 2015
IL VICE MINISTRO DEGLI INTERNI , BUBBICO A SOSTEGNO DI MICHELE MAZZARANO
Domani, lunedì 25 maggio 2015, alle 15:30, presso il comitato di via Colonello Scarano a Massafra, il viceministro dell’Interno Filippo Bubbico, parteciperà ad un’assemblea pubblica a sostegno della candidatura del consigliere regionale Michele Mazzarano alle Regionali 2015.
A partire dalle ore 16.45 fino alle ore 19.15, poi, presso la Sala del Mare della Cittadella delle Imprese, viale Virgilio 152, il viceministro degli Interni Filippo Bubbico interverrà all’iniziativa organizzata dall’Associazione Onlus di Volontariato e Solidarietà “Madonna delle Grazie” dal Titolo “Immigrazione ed accoglienza a Taranto: a che punto siamo?”. L’iniziativa che verrà introdotta dal presidente dell’associazione Onlus Madonna delle Grazie, Mary Luppino, vedrà l’intervento dell’onorevole Michele Pelillo, del Presidente della Camera di Commercio di Taranto Luigi Sportelli e del consigliere regionale Michele Mazzarano. Alle ore 19:30 dello stesso giorno, il viceministro dell’Interno, Filippo Bubbico, salirà sul palco comizi di Pulsano con il consigliere Mazzarano, per esprimere il suo sostegno elettorale al candidato del Pd alle regionali 2015. Il comizio, che si terrà in piazza Castello, verrà introdotto dal componente della segreteria provinciale del Pd Antonella Demarco
A partire dalle ore 16.45 fino alle ore 19.15, poi, presso la Sala del Mare della Cittadella delle Imprese, viale Virgilio 152, il viceministro degli Interni Filippo Bubbico interverrà all’iniziativa organizzata dall’Associazione Onlus di Volontariato e Solidarietà “Madonna delle Grazie” dal Titolo “Immigrazione ed accoglienza a Taranto: a che punto siamo?”. L’iniziativa che verrà introdotta dal presidente dell’associazione Onlus Madonna delle Grazie, Mary Luppino, vedrà l’intervento dell’onorevole Michele Pelillo, del Presidente della Camera di Commercio di Taranto Luigi Sportelli e del consigliere regionale Michele Mazzarano. Alle ore 19:30 dello stesso giorno, il viceministro dell’Interno, Filippo Bubbico, salirà sul palco comizi di Pulsano con il consigliere Mazzarano, per esprimere il suo sostegno elettorale al candidato del Pd alle regionali 2015. Il comizio, che si terrà in piazza Castello, verrà introdotto dal componente della segreteria provinciale del Pd Antonella Demarco
UNA NUOVA SOLIDARIETA' FRA GENERAZIONI.
La NOTA del GIORNO di Michele MAZZARANO
"Quando la "Generazione Mille Euro" arriverà all'età pensionabile percepirà una pensione da fame. Si stima che tale "bomba" esploderà nel 2050 quando la spesa per la previdenza si attesterà al 16% del Pil, nonostante l'invecchiamento della popolazione. La generazione di precari, la prima che avrà lavorato in modo instabile e discontinuo tutta la vita, percepirà una pensione persino inferiore agli stipendi percepiti, in casi estremi si tratterà di circa 400 euro al mese. Il Censis stima che i 2/3 dei giovani che oggi lavorano con contratti standard percepiranno una pensione inferiore a mille euro al mese. A questi si aggiungono i 3,4 milioni di Neet, giovani che non studiano e non lavorano, che percepiranno ancora meno. Per intenderci l'attuale generazione di lavoratori poveri diventerà la prima di pensionati poveri. Il regime contributivo puro applicato a percorsi lavorativi discontinui e frammentati non consente di maturare i contributi previsti salvo immaginare che la pensione futura possa attestarsi al 50% degli stipendi percepiti. Per chi ha una contribuzione ad intermittenza e lavora spesso a nero sarà difficile raggiungere una pensione degna, salvo essere costretti a lavorare sino a tardi età. Scenario questo, tra l'altro, poco realizzabile vista la tendente crescita della disoccupazione. Servirà avvicinare 'i padri ai figli' attraverso prelievi ai 'pensionati ricchi' di oggi per evitare i 'pensionati poveri' di domani. Serve una nuova 'solidarietà tra generazioni'. Meno ai padri, più ai figli".
Michele MAZZARANO
"Quando la "Generazione Mille Euro" arriverà all'età pensionabile percepirà una pensione da fame. Si stima che tale "bomba" esploderà nel 2050 quando la spesa per la previdenza si attesterà al 16% del Pil, nonostante l'invecchiamento della popolazione. La generazione di precari, la prima che avrà lavorato in modo instabile e discontinuo tutta la vita, percepirà una pensione persino inferiore agli stipendi percepiti, in casi estremi si tratterà di circa 400 euro al mese. Il Censis stima che i 2/3 dei giovani che oggi lavorano con contratti standard percepiranno una pensione inferiore a mille euro al mese. A questi si aggiungono i 3,4 milioni di Neet, giovani che non studiano e non lavorano, che percepiranno ancora meno. Per intenderci l'attuale generazione di lavoratori poveri diventerà la prima di pensionati poveri. Il regime contributivo puro applicato a percorsi lavorativi discontinui e frammentati non consente di maturare i contributi previsti salvo immaginare che la pensione futura possa attestarsi al 50% degli stipendi percepiti. Per chi ha una contribuzione ad intermittenza e lavora spesso a nero sarà difficile raggiungere una pensione degna, salvo essere costretti a lavorare sino a tardi età. Scenario questo, tra l'altro, poco realizzabile vista la tendente crescita della disoccupazione. Servirà avvicinare 'i padri ai figli' attraverso prelievi ai 'pensionati ricchi' di oggi per evitare i 'pensionati poveri' di domani. Serve una nuova 'solidarietà tra generazioni'. Meno ai padri, più ai figli".
Michele MAZZARANO
SEMERARO : AD OTTOBRE PARTONO I LAVORI PER LA RETE IDRICA DI MASONGHIA E PARCO DI GUERRA !
Con delibera n.50014 del 12/05/2015 è stato aggiudicato l’appalto per la realizzazione della rete idrica nella zona Parco di Guerra e Masonghia di Massafra.
I lavori partiranno a ottobre.
Il progetto prevede la realizzazione di 11 km di condotte interrate e la costruzione in sede propria di un impianto di sollevamento.
Un'opera notevole che ha visto la Regione Puglia e il Partito Democratico con Michele Mazzarano impegnato in prima persona, affinché l'annoso problema della mancanza della rete idrica in località Parco di Guerra fosse risolto.
L’Autorità Idrica Pugliese, con determina n.23/2015 del 04/02/2015, ha approvato il progetto esecutivo predisposto dall’Acquedotto Pugliese.
In seguito, lo stesso con determina a contrarre n. 35610 del 31/03/2015, ha autorizzato l’espletamento della gara, realizzata in modo telematico.
Infine con atto n. 50014 del 12/05/2015, allegato alla presente, l'Acquedotto Pugliese ha aggiudicato l'appalto, la cui documentazione è visionabile su internet.
Ora, come da crono programma dello stesso Acquedotto, i lavori avranno inizio ad ottobre di quest’anno.
Finalmente, dopo decenni, una buona notizia per la nostra città e per gli abitanti di Parco di Guerra. Un risultato che è il frutto di quell'impegno politico, di quella perseveranza e dedizione che hanno caratterizzato i cinque anni di Michele Mazzarano in Regione Puglia durante i quali non ha mai allontanato lo sguardo dalle esigenze e priorità del nostro territorio.
Massafra, 23 maggio 2015
Il Segretario del Circolo PD Massafra
Imma SEMERARO
Massafra, 23 maggio 2015
Il Segretario del Circolo PD Massafra
Imma SEMERARO
23 maggio 2015
22 maggio 2015
MAZZARANO: HO RINUNCIATO AL VITALIZIO
"Questo Consiglio regionale ha abolito l'istituto del vitalizio dal 1 Gennaio del 2013 e ha quasi azzerato la dotazione finanziaria dei gruppi consiliari. La Puglia è una delle pochissime regioni d'Italia che non ha subito inchieste sull'uso dei fondi ai consiglieri regionali. L'abolizione del vitalizio ha posto ogni consigliere di prima legislatura di fronte ad un bivio: rinunciare oppure riscattare integrando la contribuzione maturata dall'inizio della legislatura al 31 dicembre del 2012. Chi ha scelto di riscattare, alla età della pensione, per aver fatto solo cinque anni il consigliere regionale, percepirà un vitalizio di € 4.300. Io ho fatto un altra scelta. L'ho fatta mesi addietro. Ho scelto di rinunciare al vitalizio perché penso che quando tutti i cittadini stringono la cinghia, anche la politica deve dare il buon esempio. Negli anni della riforma Fornero, dell'impoverimento delle famiglie e dello scarso potere d'acquisto di salari e pensioni, la politica ha dimostrato di saper guardare negli occhi la sofferenza e il disagio sociale. Poi siccome dei politici bisogna parlare comunque male, ho visto che alcuni si sono soffermati sulla restituzione delle somme della contribuzione maturata. Chi non ha chiesto la restituzione delle somme sono coloro che al vitalizio non rinunciano. Basta farsi due conti per capire quanto enorme sarà il risparmio di soldi pubblici grazie ai consiglieri che, come me, hanno deciso di rinunciare al vitalizio. Finora non ho voluto, per stile personale, fare 'cicero pro domo mea' ma visto il dibattito acceso su questo punto, ho ritenuto di dover ricordare a tutti la scelta fatta".
La nota del giorno di Michele MAZZARANO
19 maggio 2015
PER I PENSIONATI SI RIAPRE LA PORTA DELLA SPERANZA.
La NOTA del GIORNO di Michele MAZZARANO
"Matteo Renzi ricomincia a restituire ai pensionati, con provvedimenti 'una tantum', il maltolto della riforma Fornero. Ha anche annunciato di pensare ad una nuova riforma della pensioni, cambiando la sciagurata impostazione del governo Monti. Il governo Renzi si sta incaricando di correggere gli errori altrui. Errori commessi in un momento drammatico della vicenda economica del Paese, ma che ha avuto il demerito storico di aver fatto pagare ai più deboli i costi della crisi. Nessuno oggi può far finta di nulla o fare la parte del passante, soprattutto la destra vecchia di Berlusconi e quella nuova di Salvini, artifici del collasso economico che portò alla nascita di un governo tecnico. A Renzi il merito di aver riaperto la porta della speranza per milioni di pensionati".
Michele MAZZARANO
"Matteo Renzi ricomincia a restituire ai pensionati, con provvedimenti 'una tantum', il maltolto della riforma Fornero. Ha anche annunciato di pensare ad una nuova riforma della pensioni, cambiando la sciagurata impostazione del governo Monti. Il governo Renzi si sta incaricando di correggere gli errori altrui. Errori commessi in un momento drammatico della vicenda economica del Paese, ma che ha avuto il demerito storico di aver fatto pagare ai più deboli i costi della crisi. Nessuno oggi può far finta di nulla o fare la parte del passante, soprattutto la destra vecchia di Berlusconi e quella nuova di Salvini, artifici del collasso economico che portò alla nascita di un governo tecnico. A Renzi il merito di aver riaperto la porta della speranza per milioni di pensionati".
Michele MAZZARANO
18 maggio 2015
GRAZIE DEL TUO SOSTEGNO, ROBERTO
La NOTA del GIORNO di Michele MAZZARANO
"Ieri è stata una bella giornata. La presenza di Roberto Speranza nella mia campagna elettorale mi ha fatto molto piacere. Le sue parole a supporto della mia candidatura sono l'ennesima dimostrazione che la politica non è solo gioco di correnti e reciproche convenienze, la politica può anche essere intreccio di vicende umane, di amicizia e di lealtà. Nonostante l'aria non sia particolarmente frizzante per via di una evidente tendenza all'astensionismo, ho percepito che è possibile richiamare molti alla partecipazione. Ho avvertito nel ragionamento proposto da Roberto nelle tappe di Castellaneta, Laterza e Massafra, che il richiamo al riscatto del Mezzogiorno ha ancora un grande impatto, nonostante il tema sia stato abbondantemente derubricato un po' da tutti sia nel dibattito pubblico che nell'agenda di governo. Il Mezzogiorno dimenticato dovrebbe invece essere al centro di una rinnovata attenzione per costruire una stagione di crescita e di sviluppo. Non si tratta di riproporre un tormentone retorico utilizzato da diverse generazioni di politici spesso solo a fini clientelari. Si tratta invece di proporre una idea di cambiamento del Sud legato alla opportunità del nuovo ciclo della programmazione dei fondi europei 2014-2020. Roberto ha sostenuto che il sud ha bisogno di una "narrazione anti-eroica", il sud non ha bisogno di nuovi eroi ma di persone capaci di leggere in profondità le criticità e le potenzialità dei tanti sud e di prestare la propria competenza al servizio di una stagione di crescita. Sono molto d'accordo con questa idea e penso che dalla cultura al turismo, dall'innovazione alle infrastrutture, dal contrasto alla povertà fino alla promozione dello spirito di intrapresa, il Mezzogiorno e le sue classi dirigenti tutte, non solo politiche, debbano poter vivere questa come la loro sfida, la sfida di questo tempo. La storia vive di simboli e di poche parole: per descrivere il senso profondo del riscatto del Sud c'è il simbolo di Matera, la Capitale europea della Cultura 2019. Matera da vergogna a orgoglio del Sud. Nella parabola dei Sassi, nel lavoro di tanti bravi amministratori lucani, nella costruzione di identità che diventano ricchezza c'è il segreto per fare del Sud un giacimento di opportunità per l'Italia".
Michele MAZZARANO
17 maggio 2015
#ilfuturoèilnostrotempo , COMIZIO CON MAZZARANO , PELILLO E SPERANZA
IL FUTURO E' IL NOSTRO TEMPO Domenica 17 maggio alle ore 20 in Piazza Vittorio Emanuele a Massafra, comizio del Partito Democratico. Interverrà
- Michele Mazzarano, candidato al Consiglio Regionale
- Michele Pelillo, Deputato PD
- Roberto Speranza, Deputato PD
16 maggio 2015
IL SIGNIFICATO DELLE CONTESTAZIONI DI GROTTAGLIE.
La NOTA del GIORNO di Michele MAZZARANO
"La vocazione dell'aeroporto di Grottaglie è ancora oggetto di polemica e contestazioni. La recente visita del Presidente Vendola ad un convegno di presentazione del programma per la realizzazione di un polo industriale dedicato al pilotaggio remoto e alla costruzione dei droni, ha riproposto l'annoso tema dell'apertura dell'aeroporto ai voli civili. Personalmente penso lo sviluppo di un aeroporto industriale non sia incompatibile con la costruzione di condizioni di mercato per favorire e far crescere il trasporto passeggeri. A Taranto esiste il grande problema della mobilità, avendo il nostro territorio vissuto un pericoloso e graduale isolamento a causa di scelte inopinate messe in atto da Ferrovie dello Stato. Pertanto il trasporto passeggeri è parte di questa necessità di collegamenti con il resto d'Italia. Ma penso, aldilà del merito di un problema molto sentito, che le contestazioni dell'altro giorno sono più il segno del rifiuto verso decisioni calate dall'alto senza un adeguato coinvolgimento del territorio, delle associazioni, delle realtà produttive locali. Più che contestazioni a Vendola, mi è sembrato un avviso ad Emiliano.
Emiliano ha già dimostrato di aver compreso il segnale".
Michele MAZZARANO
"La vocazione dell'aeroporto di Grottaglie è ancora oggetto di polemica e contestazioni. La recente visita del Presidente Vendola ad un convegno di presentazione del programma per la realizzazione di un polo industriale dedicato al pilotaggio remoto e alla costruzione dei droni, ha riproposto l'annoso tema dell'apertura dell'aeroporto ai voli civili. Personalmente penso lo sviluppo di un aeroporto industriale non sia incompatibile con la costruzione di condizioni di mercato per favorire e far crescere il trasporto passeggeri. A Taranto esiste il grande problema della mobilità, avendo il nostro territorio vissuto un pericoloso e graduale isolamento a causa di scelte inopinate messe in atto da Ferrovie dello Stato. Pertanto il trasporto passeggeri è parte di questa necessità di collegamenti con il resto d'Italia. Ma penso, aldilà del merito di un problema molto sentito, che le contestazioni dell'altro giorno sono più il segno del rifiuto verso decisioni calate dall'alto senza un adeguato coinvolgimento del territorio, delle associazioni, delle realtà produttive locali. Più che contestazioni a Vendola, mi è sembrato un avviso ad Emiliano.
Emiliano ha già dimostrato di aver compreso il segnale".
Michele MAZZARANO
15 maggio 2015
MAZZARANO SU STUDIO 100
Alle 21,00 Michele Mazzarano su Studio 100 canale 15 o in streaming su http://www.studio100.it/
#ilfuturoèilnostrotempo
#ilfuturoèilnostrotempo
"LA SANTA SEDE MEGLIO DEL PARLAMENTO ITALIANO"
La NOTA del GIORNO di Michele MAZZARANO
Anche lo Stato del Vaticano riconosce lo Stato della Palestina. Per la prima volta, qualche giorno fa, la Santa Sede e lo Stato di Palestina hanno siglato assieme un accordo internazionale. L'intesa prevede la firma nel prossimo futuro di un accordo bilaterale che definisca lo Statuto giuridico della Chiesa cattolica nel Paese mediorientale. La reazione di Israele è stata, come al solito, scomposta e irritata. Il Governo israeliano continua a sostenere, a proposito dei vari atti di riconoscimento che stanno giungendo da molti paesi e dalla stessa Unione Europea, che il riconoscimento unilaterale è un atto contro il processo di pace. Il Governo israeliano è presieduto da un signore che ha sostenuto che, se avesse vinto le elezioni, non avrebbe mai riavviato il negoziato con i Palestinesi. A ognuno di noi spetta valutare la linearità di coloro che vogliono la nascita di uno Stato palestinese con piena sovranità. Tra questi c'è anche la Chiesa di Papa Francesco. Il governo italiano è un passo indietro allo Stato del Vaticano. Così come ci tocca valutare le acrobazie diplomatiche di un grande e straordinario Paese come Israele che è però governato da signori in piena contraddizione con la propria storia e la propria missione".
Michele Mazzarano
Anche lo Stato del Vaticano riconosce lo Stato della Palestina. Per la prima volta, qualche giorno fa, la Santa Sede e lo Stato di Palestina hanno siglato assieme un accordo internazionale. L'intesa prevede la firma nel prossimo futuro di un accordo bilaterale che definisca lo Statuto giuridico della Chiesa cattolica nel Paese mediorientale. La reazione di Israele è stata, come al solito, scomposta e irritata. Il Governo israeliano continua a sostenere, a proposito dei vari atti di riconoscimento che stanno giungendo da molti paesi e dalla stessa Unione Europea, che il riconoscimento unilaterale è un atto contro il processo di pace. Il Governo israeliano è presieduto da un signore che ha sostenuto che, se avesse vinto le elezioni, non avrebbe mai riavviato il negoziato con i Palestinesi. A ognuno di noi spetta valutare la linearità di coloro che vogliono la nascita di uno Stato palestinese con piena sovranità. Tra questi c'è anche la Chiesa di Papa Francesco. Il governo italiano è un passo indietro allo Stato del Vaticano. Così come ci tocca valutare le acrobazie diplomatiche di un grande e straordinario Paese come Israele che è però governato da signori in piena contraddizione con la propria storia e la propria missione".
Michele Mazzarano
#ilfuturoèilnostrotempo , COMIZIO CON MAZZARANO , PELILLO E SPERANZA
IL FUTURO E' IL NOSTRO TEMPO Domenica 17 maggio alle ore 20 in Piazza Vittorio Emanuele a Massafra, comizio del Partito Democratico. Interverrà
- Michele Mazzarano, candidato al Consiglio Regionale
- Michele Pelillo, Deputato PD
- Roberto Speranza, Deputato PD
IN RICORDO DI CARMELO
"Ieri mattina mi è giunta, presto, una notizia che non avrei voluto ricevere.
È morto Carmelo D'Erchia.
Carmelo si era ammalato di leucemia qualche mese fa.
Ieri sono stato a trovarlo all'obitorio del Policlinico di Bari. L'ho trovato irriconoscibile.
Ho come avuto la sensazione, vedendolo, che il mio compagno fosse ritornato, vinto, da una guerra. Una delle tante guerre che molti, da queste parti, combattono e in pochi vi sopravvivono.
Ho pensato, nell'obitorio del Policlinico, che il mio compagno fosse l'ennesimo numero di un bollettino di guerra quotidiano.
Ma Carmelo non è stato mai un numero. Carmelo era un compagno vero, diventati ormai una rarità.
La sua vita relazionale, la sua espressività umana e politica era il partito di cui aveva una concezione assoluta e a cui assegnava la massima importanza, sopra tutto e tutti.
Carmelo era di una generosità incomparabile verso la vita pubblica che aveva come unico veicolo la sezione del partito, la sua comunità politica. Appassionato alla discussione e al dibattito politico come pochi; il momento del confronto era il momento in cui rendere a tutti i suoi punti di vista. Carmelo non era solo un manovale come lui pensava di se stesso; Carmelo ero un militante attivo, informato di tutto, con una 'passione aggressiva' verso i problemi della politica.
Dentro una trama ed un tessuto di umanità quale è il Partito Democratico di Massafra, lui sembrava il nerbo più resistente, più inossidabile, più longevo.
Invece la malattia lo ha fermato e lo ha vinto.
La sua assenza si farà sentire.
Il vuoto che lascerà sarà incolmabile perché uno come lui è impossibile da ritrovare.
In fondo il suo modo di essere, il suo carattere, la sua dedizione era il dono di un società e di un mondo che ci lasciamo alle spalle, come il mondo della civiltà del lavoro, della democrazia di massa, del partito come luogo di educazione e crescita umana, civile e politica.
Quel mondo era migliore di questo.
Con Carmelo se ne va un altro pezzo di quel mondo.
Un pezzo insostituibile.
Ciao amico e compagno mio.
Che la terra ti sia lieve".
È morto Carmelo D'Erchia.
Carmelo si era ammalato di leucemia qualche mese fa.
Ieri sono stato a trovarlo all'obitorio del Policlinico di Bari. L'ho trovato irriconoscibile.
Ho come avuto la sensazione, vedendolo, che il mio compagno fosse ritornato, vinto, da una guerra. Una delle tante guerre che molti, da queste parti, combattono e in pochi vi sopravvivono.
Ho pensato, nell'obitorio del Policlinico, che il mio compagno fosse l'ennesimo numero di un bollettino di guerra quotidiano.
Ma Carmelo non è stato mai un numero. Carmelo era un compagno vero, diventati ormai una rarità.
La sua vita relazionale, la sua espressività umana e politica era il partito di cui aveva una concezione assoluta e a cui assegnava la massima importanza, sopra tutto e tutti.
Carmelo era di una generosità incomparabile verso la vita pubblica che aveva come unico veicolo la sezione del partito, la sua comunità politica. Appassionato alla discussione e al dibattito politico come pochi; il momento del confronto era il momento in cui rendere a tutti i suoi punti di vista. Carmelo non era solo un manovale come lui pensava di se stesso; Carmelo ero un militante attivo, informato di tutto, con una 'passione aggressiva' verso i problemi della politica.
Dentro una trama ed un tessuto di umanità quale è il Partito Democratico di Massafra, lui sembrava il nerbo più resistente, più inossidabile, più longevo.
Invece la malattia lo ha fermato e lo ha vinto.
La sua assenza si farà sentire.
Il vuoto che lascerà sarà incolmabile perché uno come lui è impossibile da ritrovare.
In fondo il suo modo di essere, il suo carattere, la sua dedizione era il dono di un società e di un mondo che ci lasciamo alle spalle, come il mondo della civiltà del lavoro, della democrazia di massa, del partito come luogo di educazione e crescita umana, civile e politica.
Quel mondo era migliore di questo.
Con Carmelo se ne va un altro pezzo di quel mondo.
Un pezzo insostituibile.
Ciao amico e compagno mio.
Che la terra ti sia lieve".
Michele MAZZARANO
MAZZARANO: ATTIVATI NUOVI CORSI DI LAUREA PER L'ECCELLENZA AEROSPAZIALE
"L'altro giorno è arrivato l'ennesimo attestato del buon lavoro fatto in questi anni in Regione. Il 5 maggio scorso il Senato Accademico del Politecnico di Bari ha confermato la nuova offerta formativa con i corsi di laurea in Ingegneria dei sistemi aerospaziali e Ingegneria dell'ambiente erogati nella sede di Taranto. Un'azione resa possibile grazie all'interessamento dellaRegione Puglia che guarda alle nuove frontiere del lavoro, l'ambiente e l'aerospazio. Nel 2013 mi sono speso in prima linea per questo obiettivo chiedendo e ottenendo lo stanziamento di 1 milione e 800 mila euro destinate al Politecnico di Taranto e al Polo Universitario Jonico che si opponevano alla paventata chiusura delle sedi universitarie joniche incappate nella tagliola delle riforme universitarie e della stretta imposta alle sedi decentrate.
Ho creduto molto nella nascita di Ingegneria dell'aerospazio. Si tratta di un indirizzo di eccellenza che vede il dispiegamento di grossi investimenti regionali, circa 40 milioni, per il potenziamento infrastrutturale dell'aeroporto di Grottaglie e il progetto di far diventare quest'ultimo il principale aeroporto industriale del Mediterraneo (con la sperimentazione di innovazioni tecnologiche per la realizzazione dei droni). Vocazione questa per nulla incompatibile con lo sviluppo di un traffico passeggeri e di un'attività di voli charter. Tale prospettiva potrebbe consentire ai nostri giovani di predisporsi ad una sfida di crescita e di sviluppo di grande valore e dai significativi risvolti economici e sociali. Così Taranto e la sua provincia possono incamminarsi verso il futuro".
Ho creduto molto nella nascita di Ingegneria dell'aerospazio. Si tratta di un indirizzo di eccellenza che vede il dispiegamento di grossi investimenti regionali, circa 40 milioni, per il potenziamento infrastrutturale dell'aeroporto di Grottaglie e il progetto di far diventare quest'ultimo il principale aeroporto industriale del Mediterraneo (con la sperimentazione di innovazioni tecnologiche per la realizzazione dei droni). Vocazione questa per nulla incompatibile con lo sviluppo di un traffico passeggeri e di un'attività di voli charter. Tale prospettiva potrebbe consentire ai nostri giovani di predisporsi ad una sfida di crescita e di sviluppo di grande valore e dai significativi risvolti economici e sociali. Così Taranto e la sua provincia possono incamminarsi verso il futuro".
Michele MAZZARANO
11 maggio 2015
UNA BENEDIZIONE PER UNA TERRA MARTORIATA
La NOTA del GIORNO di Michele MAZZARANO
"A valutare superficialmente le parole pronunciate dall'Arcivescovo di Taranto mons. Filippo Santoro in occasione delle celebrazioni di San Cataldo, si può ritenere che è la solita invadenza della Chiesa nei fatti della politica. E di approcci superficiali del genere ne ascolto ancora tanti. Non ho mai guardato il mondo con 'le categorie di Don Camillo e Peppone'; ho beneficiato, nella mia formazione politica, dell'influenza del pensiero di quella parte della sinistra che ha posto sempre l'accento sulla 'questione cattolica' per leggere compiutamente la storia d'Italia. In sostanza penso che in un momento di grave smarrimento morale della società, la Chiesa guidata da interpreti carismatici diventa un fattore essenziale di ricostruzione di fiducia e speranza. Lo è stato in epoca di ideologie forti, lo è ancora di più oggi, in epoca di pensieri deboli. Sullo sfondo di questa mia convinzione vi è il carattere rivoluzionario della figura e del magistero di Papa Francesco. Con Mons. Filippo Santoro, del cui profilo etico parla il suo lungo servizio in una complicata periferia del mondo, la Curia di un territorio fiaccato come Taranto sta assumendo questo ruolo significativo anche a costo di scontare la critica per una esposizione 'pubblica' considerata eccessiva. Coniugare lavoro e vita è la prova difficile per costruire un nuovo umanesimo della cittadinanza e dell'inclusione. Una nuova centralità della persona fondata sul rispetto dei suoi diritti fondamentali tra cui il diritto al lavoro e il diritto alla vita. La civiltà del lavoro così come l'abbiamo conosciuta sinora, per Taranto si è rivelata insufficiente. In questo vedo decisivo l'apporto della Chiesa. Taranto ha bisogno di chi gli indica una strada secondo criteri di giustizia e uguaglianza, di chi accende una luce in fondo al tunnel, di chi stimola alla fiducia e alla speranza, di chi condanna il nichilismo dominante. La voce di Mons.Santoro è diventata la voce più forte e stimolante: la politica e le istituzioni non vivano questo protagonismo con senso di subalternità. Abbiamo bisogno di profeti della speranza e non più di profeti della paura. Questa sarebbe una benedizione per una terra martoriata".
Michele MAZZARANO
"A valutare superficialmente le parole pronunciate dall'Arcivescovo di Taranto mons. Filippo Santoro in occasione delle celebrazioni di San Cataldo, si può ritenere che è la solita invadenza della Chiesa nei fatti della politica. E di approcci superficiali del genere ne ascolto ancora tanti. Non ho mai guardato il mondo con 'le categorie di Don Camillo e Peppone'; ho beneficiato, nella mia formazione politica, dell'influenza del pensiero di quella parte della sinistra che ha posto sempre l'accento sulla 'questione cattolica' per leggere compiutamente la storia d'Italia. In sostanza penso che in un momento di grave smarrimento morale della società, la Chiesa guidata da interpreti carismatici diventa un fattore essenziale di ricostruzione di fiducia e speranza. Lo è stato in epoca di ideologie forti, lo è ancora di più oggi, in epoca di pensieri deboli. Sullo sfondo di questa mia convinzione vi è il carattere rivoluzionario della figura e del magistero di Papa Francesco. Con Mons. Filippo Santoro, del cui profilo etico parla il suo lungo servizio in una complicata periferia del mondo, la Curia di un territorio fiaccato come Taranto sta assumendo questo ruolo significativo anche a costo di scontare la critica per una esposizione 'pubblica' considerata eccessiva. Coniugare lavoro e vita è la prova difficile per costruire un nuovo umanesimo della cittadinanza e dell'inclusione. Una nuova centralità della persona fondata sul rispetto dei suoi diritti fondamentali tra cui il diritto al lavoro e il diritto alla vita. La civiltà del lavoro così come l'abbiamo conosciuta sinora, per Taranto si è rivelata insufficiente. In questo vedo decisivo l'apporto della Chiesa. Taranto ha bisogno di chi gli indica una strada secondo criteri di giustizia e uguaglianza, di chi accende una luce in fondo al tunnel, di chi stimola alla fiducia e alla speranza, di chi condanna il nichilismo dominante. La voce di Mons.Santoro è diventata la voce più forte e stimolante: la politica e le istituzioni non vivano questo protagonismo con senso di subalternità. Abbiamo bisogno di profeti della speranza e non più di profeti della paura. Questa sarebbe una benedizione per una terra martoriata".
Michele MAZZARANO
10 maggio 2015
IL SUSSIDIO UNIVERSALE MI CONVINCE
La NOTA del GIORNO di Michele MAZZARANO
"La proposta di dotare il nostro welfare di un sussidio universale per tutti coloro che perdono il lavoro o che non l'hanno mai avuto, mi convince. In un Paese fiaccato da una crisi eccezionale che ha impoverito milioni di famiglie e sfibrato il nostro tessuto produttivo, serve introdurre uno strumento universale di contrasto alla povertà e di incentivo al (re)inserimento nel mondo del lavoro. L'obiezione sulle compatibilità finanziarie nel Paese con uno dei più alti 'debiti pubblici' d'Europa potrebbe essere ovviata se tale intervento si connotasse di un carattere promozionale e non parassitario. Se l'idea di sussidio non venisse percepita come un incentivo, per i senza reddito, a 'rimanere a casa', ma come uno strumento, attraverso l'attivazione di percorsi formativi adeguati, in grado di promuovere cittadinanza attiva, si potrebbe evitare di pensare che sia un semplice intervento assistenziale e, in quanto tale, di creare solo buchi finanziari. A tal proposito servirebbe riconoscere quanto di utile alla promozione di cittadinanza attiva è presente nel modello organizzativo del Programma europeo 'Garanzia Giovani'. Ispirarsi alla incidenza che ha il 'fattore formazione' in questo programma che sta vedendo una grande partecipazione di giovani, aiuterebbe a dare valore promozionale al sussidio. Le leggi della comunicazione dicono che questa è la 'proposta dei grillini'.
Io ricordo che, di uno strumento universale di inclusione sociale, se ne discute da molti anni; ricordo che negli anni di militanza nella Sinistra Giovanile abbiamo fatto innumerevoli campagne sul ''reddito di cittadinanza attiva'' e ricordo anche che l'identità riformista della mia vecchia organizzazione rendeva problematica la questione e che tante discussioni di merito ci portarono a concludere che bisognasse superare il carattere assistenziale e parassitario dello strumento.
Da allora tante cose sono cambiate in peggio: la disoccupazione è cresciuta, la speranza di vita si è allungata, le distorsioni del nostro Stato sociale sono aumentate. Pertanto mi sembra giusto avviare un confronto utile ad una scelta che mi convince".
Michele MAZZARANO
"La proposta di dotare il nostro welfare di un sussidio universale per tutti coloro che perdono il lavoro o che non l'hanno mai avuto, mi convince. In un Paese fiaccato da una crisi eccezionale che ha impoverito milioni di famiglie e sfibrato il nostro tessuto produttivo, serve introdurre uno strumento universale di contrasto alla povertà e di incentivo al (re)inserimento nel mondo del lavoro. L'obiezione sulle compatibilità finanziarie nel Paese con uno dei più alti 'debiti pubblici' d'Europa potrebbe essere ovviata se tale intervento si connotasse di un carattere promozionale e non parassitario. Se l'idea di sussidio non venisse percepita come un incentivo, per i senza reddito, a 'rimanere a casa', ma come uno strumento, attraverso l'attivazione di percorsi formativi adeguati, in grado di promuovere cittadinanza attiva, si potrebbe evitare di pensare che sia un semplice intervento assistenziale e, in quanto tale, di creare solo buchi finanziari. A tal proposito servirebbe riconoscere quanto di utile alla promozione di cittadinanza attiva è presente nel modello organizzativo del Programma europeo 'Garanzia Giovani'. Ispirarsi alla incidenza che ha il 'fattore formazione' in questo programma che sta vedendo una grande partecipazione di giovani, aiuterebbe a dare valore promozionale al sussidio. Le leggi della comunicazione dicono che questa è la 'proposta dei grillini'.
Io ricordo che, di uno strumento universale di inclusione sociale, se ne discute da molti anni; ricordo che negli anni di militanza nella Sinistra Giovanile abbiamo fatto innumerevoli campagne sul ''reddito di cittadinanza attiva'' e ricordo anche che l'identità riformista della mia vecchia organizzazione rendeva problematica la questione e che tante discussioni di merito ci portarono a concludere che bisognasse superare il carattere assistenziale e parassitario dello strumento.
Da allora tante cose sono cambiate in peggio: la disoccupazione è cresciuta, la speranza di vita si è allungata, le distorsioni del nostro Stato sociale sono aumentate. Pertanto mi sembra giusto avviare un confronto utile ad una scelta che mi convince".
Michele MAZZARANO
IL BEL CLIMA DELLA CAMPAGNA ELETTORALE FRA LE ESIGENZE DELLA GENTE.
La NOTA del GIORNO di Michele MAZZARANO
"Ieri sera a Laterza, con Lucrezia Laforgia e Sebastiano Stano, abbiamo incontrato alcune famiglie in una casa privata. La campagna elettorale che stiamo facendo a Laterza è molto articolata, e sta toccando, grazie all'impegno degli amici e dei compagni del Pd, un buon livello di profondità in tanti strati sociali. Si comincia insomma a respirare quel particolare clima che si avverte in campagna elettorale e che piace a tutti coloro che sono appassionati alla politica. La serata di ieri è stata indicativa di come tanti cittadini sono arrabbiati, vogliono discutere, alzare la voce, lamentarsi ma poi provare ad intravedere una strada comune di soluzione dei problemi. Nel sentimento di disillusione e di apatia verso la politica e le istituzioni, si coglie in fondo il desiderio di continuare a coltivare una speranza di cambiamento, soprattutto per il futuro dei giovani. Si coglie la necessità di avere punti di riferimento, di trovare e ritrovare una politica che ha idee, che ha forza e autorevolezza e che ti è vicina, ti accompagna e non ti lascia sola. Occasioni come quella di ieri sono molto più utili di mille convegni su politica e anti politica".
Michele MAZZARANO
"Ieri sera a Laterza, con Lucrezia Laforgia e Sebastiano Stano, abbiamo incontrato alcune famiglie in una casa privata. La campagna elettorale che stiamo facendo a Laterza è molto articolata, e sta toccando, grazie all'impegno degli amici e dei compagni del Pd, un buon livello di profondità in tanti strati sociali. Si comincia insomma a respirare quel particolare clima che si avverte in campagna elettorale e che piace a tutti coloro che sono appassionati alla politica. La serata di ieri è stata indicativa di come tanti cittadini sono arrabbiati, vogliono discutere, alzare la voce, lamentarsi ma poi provare ad intravedere una strada comune di soluzione dei problemi. Nel sentimento di disillusione e di apatia verso la politica e le istituzioni, si coglie in fondo il desiderio di continuare a coltivare una speranza di cambiamento, soprattutto per il futuro dei giovani. Si coglie la necessità di avere punti di riferimento, di trovare e ritrovare una politica che ha idee, che ha forza e autorevolezza e che ti è vicina, ti accompagna e non ti lascia sola. Occasioni come quella di ieri sono molto più utili di mille convegni su politica e anti politica".
Michele MAZZARANO
MEGLIO A DURAZZO CHE A TARANTO?
"La sede di Taranto di Teleperformance rischia di essere venduta a nuovi acquirenti perché in passivo.
La grande multinazionale del call center è in difficoltà sul mercato perché nel 2007 recepì la circolare del Ministro Cesare Damiano (PD) che portò all'assunzione a tempo indeterminato di circa tremila dipendenti. Ma rischiano anche gli altri circa mille e cinquecento lavoratori a progetto.
Pertanto Teleperformance perde competitività sul mercato per l'esoso costo del lavoro.
Il caso è drammatico per le sue conseguenze sociali trattandosi per Taranto della seconda realtà industriale dopo l'Ilva per numero di occupati. Ma il caso è anche paradigmatico per un tipo di produzione che premia chi risparmia sul costo del lavoro e penalizza chi investe sulla valorizzazione del lavoro.
A Durazzo e Tirana un operatore dei call center di Teleperformance percepisce una retribuzione di quattrocento euro, meno della metà di quanto percepisce un operatore a tempo indeterminato di Taranto. La spietata legge del mercato suggerisce a Teleperformance che le cose vanno meglio in Albania che in Italia.
È amaro constatare come conquiste di diritti e di civiltà per il lavoro siano penalizzanti per la stessa azienda che coscientemente le ha sposate.
Ora serve una mobilitazione di tutte le forze e le istituzioni per evitare il peggio e per evitare di incendiare un clima sociale già rovente.
Ora serve uno sforzo straordinario che eviti lo sradicamento di una realtà innovativa e moderna che, in questi anni, ha innovato e qualificato il sistema produttivo del nostro territorio dando lavoro e speranza di vita a migliaia di ragazze e ragazzi".
Michele MAZZARANO
Michele MAZZARANO
06 maggio 2015
IL SOSTENITORE DELLA FIDUCIA
"Oggi, con la manifestazione del CUS di Bari, si apre ufficialmente la campagna elettorale del centrosinistra, di Michele Emiliano e dei suoi 400 candidati.
Sembra una campagna elettorale dall'esito già scritto. Ma non abbiamo ancora vinto.
Il grande nemico di questa tornata sarà l'astensionismo, il disincanto di tanti cittadini che pensano che non valga la pena recarsi alle urne.
Allora concentriamoci su questo aspetto e siccome la destra pugliese, nelle sue diverse articolazioni, ha deciso di fare harakiri, impostiamo una strategia che combatta e vinca il nemico del non voto.
Tralascio le ragioni di questo fenomeno.
Voglio suggerire due possibili risposte che provino a convincere quante più persone possibili ad andare a votare.
La prima: mettere al centro contenuti che appassionino gli elettori e li spingano a considerare che in fondo, come recita lo slogan di Emiliano, non siamo tutti uguali. E allora facciamo della vita dei pugliesi il senso esclusivo della disputa elettorale.
La seconda: utilizzare metodi di coinvolgimento diretto degli elettori; è necessario che scendano in campo i militanti, i volontari per fare il porta a porta e parlare quotidianamente con centinaia di persone.
I candidati non bastano.
Serve una grande squadra, per quello che ci riguarda serve un partito popolare come il PD, i suoi dirigenti, i suoi simpatizzanti, i suoi iscritti e i suoi elettori.
Così, penso, proveremo a sconfiggere il vero nemico di questa competizione.
Così avremo vinto tutti perché avrà vinto la democrazia".
Sembra una campagna elettorale dall'esito già scritto. Ma non abbiamo ancora vinto.
Il grande nemico di questa tornata sarà l'astensionismo, il disincanto di tanti cittadini che pensano che non valga la pena recarsi alle urne.
Allora concentriamoci su questo aspetto e siccome la destra pugliese, nelle sue diverse articolazioni, ha deciso di fare harakiri, impostiamo una strategia che combatta e vinca il nemico del non voto.
Tralascio le ragioni di questo fenomeno.
Voglio suggerire due possibili risposte che provino a convincere quante più persone possibili ad andare a votare.
La prima: mettere al centro contenuti che appassionino gli elettori e li spingano a considerare che in fondo, come recita lo slogan di Emiliano, non siamo tutti uguali. E allora facciamo della vita dei pugliesi il senso esclusivo della disputa elettorale.
La seconda: utilizzare metodi di coinvolgimento diretto degli elettori; è necessario che scendano in campo i militanti, i volontari per fare il porta a porta e parlare quotidianamente con centinaia di persone.
I candidati non bastano.
Serve una grande squadra, per quello che ci riguarda serve un partito popolare come il PD, i suoi dirigenti, i suoi simpatizzanti, i suoi iscritti e i suoi elettori.
Così, penso, proveremo a sconfiggere il vero nemico di questa competizione.
Così avremo vinto tutti perché avrà vinto la democrazia".
La nota del giorno di Michele MAZZARANO
04 maggio 2015
#MAZZARANO: L'ESPIANTO DELLA NOSTRA STORIA
"Domani il Consiglio regionale si riunirà in seduta straordinaria per discutere, alla presenza del Commissario Silletti, del piano anti-Xylella.
Da tre anni un batterio micidiale, chiamato Xylella fastidiosa, sta uccidendo i nostri ulivi: le chiome ingialliscono, le foglie cadono e l'albero secca. Il Ministero dell'Agricoltura ha investito undici milioni di Euro e pianificato interventi drastici. L'unione europea non ha al momento altre soluzioni.
Il metodo che si vuole utilizzare è quello dell'espianto: eradicare non solo le piante d'ulivo infette ma tutte quelle (mandorli, oleandri, varietà di frutta) che potrebbero ospitare il batterio nel raggio di 100 metri per creare una fascia di protezione ed evitare che il batterio continui a fare strage di ulivi.
La ricetta suscita molti dubbi e qualche riserva di legittimità giuridica.
Le cause di questa epidemia possono affondare nell'incuria e nella scarsità di lavoro di manutenzione delle piante e dei terreni come l'aratura. Oppure nell'uso indiscriminato di diserbanti e agenti chimici.
Con il piano straordinario rischia di saltare l'intera economia agricola del basso Salento e una parte dell'alto Salento.
Siamo di fronte a scelte difficili e si è molto combattuti.
Significa eradicare ulivi di cinquecento anni.
L'espianto è un esercizio molto complesso in una vicenda dolorosissima.
È l'espianto di un pezzo di nostra storia e nostra identità".
03 maggio 2015
01 maggio 2015
“Il futuro è il nostro tempo”, al via la campagna elettorale di Michele Mazzarano
Domani mattina la presentazione ufficiale della candidatura nella lista del Partito democratico
“Il futuro è il nostro tempo”. Con questo slogan parte la campagna elettorale per le regionali del 31 maggio, di Michele Mazzarano, già consigliere regionale del Pd negli scorsi cinque anni.
Una lunga esperienza politica la sua, con radici e valori profondi. Dal padre Pietro, Mazzarano acquisisce l’amore per il lavoro e la capacità di sacrificio. Il papà, operaio Italsider e la mamma Maria, casalinga, gli trasmettono sensibilità e lealtà.Domani, sabato 2 maggio, alle 10:00, nell’elegante cornice del Nautilis, in viale Virgilio n°2 a Taranto, Mazzarano presenterà la sua candidatura, raccontando i cinque anni trascorsi e illustrando le proposte per il futuro. Al suo fianco interverrà il deputato del Pd, on. Michele Pelillo.
«Cinque anni difficili – spiega Mazzarano - cinque anni in cui, in maniera crescente, la nostra economia e la nostra società hanno subito gli effetti di una crisi devastante. Il ceto medio si è impoverito, larghe fasce sociali sono entrate nel vortice della povertà nera, è cresciuto spaventosamente il ricorso agli ammortizzatori sociali, migliaia di imprese sono fallite, la disoccupazione giovanile è cresciuta in maniera drammatica. Sono indicatori da economia di guerra. Sono gli anni, per noi di Taranto, della deflagrazione di un conflitto che non avevamo conosciuto in forma violenta, tra diritto al lavoro e diritto alla salute. In virtù di questo, Taranto e l'Ilva sono diventati i principali dossier di cui si occupa il parlamento, il Governo italiano e in prima persona Matteo Renzi. Il banco di prova politico-elettorale di questo momento e dei prossimi cinque anni di legislatura regionale sarà il seguente: può Taranto diventare una delle priorità del governo della Regione Puglia? Si può, secondo il detto latino “ex malo bonum” partire dalle ferite per aprire a nuove opportunità? Io penso che questo sia il significato profondo di una sfida politica-elettorale su cui mi voglio cimentare con tutto il Pd, perché è una prova grande che non può essere giocata da uno solo, ma dall'intera comunità di Taranto. I prossimi saranno gli anni delle bonifiche, gli anni in cui bisognerà spendere le risorse per rilanciare il porto, in cui vigilare sul rispetto del cronoprogramma per la costruzione del nuovo mega ospedale San Cataldo. Servirà agire sintonizzati sulla stessa frequenza con il governo nazionale, con il parlamento, il governo regionale e le istituzioni locali. Ma, soprattutto, saranno gli anni della programmazione 2014-2020, il banco di prova su cui ci misureremo; dalle risorse comunitarie e dalla qualità ed incisività della spesa potremo lasciare il segno anche per aprire prospettive nuove di sviluppo del nostro territorio. Se andrà avanti il risanamento ambientale della nostra industria parallelamente potranno crescere le potenzialità di altri comparti, perché ci potremo togliere di dosso il marchio di terra dei veleni».
Iscriviti a:
Post (Atom)