"Ieri mattina mi è giunta, presto, una notizia che non avrei voluto ricevere.
È morto Carmelo D'Erchia.
Carmelo si era ammalato di leucemia qualche mese fa.
Ieri sono stato a trovarlo all'obitorio del Policlinico di Bari. L'ho trovato irriconoscibile.
Ho come avuto la sensazione, vedendolo, che il mio compagno fosse ritornato, vinto, da una guerra. Una delle tante guerre che molti, da queste parti, combattono e in pochi vi sopravvivono.
Ho pensato, nell'obitorio del Policlinico, che il mio compagno fosse l'ennesimo numero di un bollettino di guerra quotidiano.
Ma Carmelo non è stato mai un numero. Carmelo era un compagno vero, diventati ormai una rarità.
La sua vita relazionale, la sua espressività umana e politica era il partito di cui aveva una concezione assoluta e a cui assegnava la massima importanza, sopra tutto e tutti.
Carmelo era di una generosità incomparabile verso la vita pubblica che aveva come unico veicolo la sezione del partito, la sua comunità politica. Appassionato alla discussione e al dibattito politico come pochi; il momento del confronto era il momento in cui rendere a tutti i suoi punti di vista. Carmelo non era solo un manovale come lui pensava di se stesso; Carmelo ero un militante attivo, informato di tutto, con una 'passione aggressiva' verso i problemi della politica.
Dentro una trama ed un tessuto di umanità quale è il Partito Democratico di Massafra, lui sembrava il nerbo più resistente, più inossidabile, più longevo.
Invece la malattia lo ha fermato e lo ha vinto.
La sua assenza si farà sentire.
Il vuoto che lascerà sarà incolmabile perché uno come lui è impossibile da ritrovare.
In fondo il suo modo di essere, il suo carattere, la sua dedizione era il dono di un società e di un mondo che ci lasciamo alle spalle, come il mondo della civiltà del lavoro, della democrazia di massa, del partito come luogo di educazione e crescita umana, civile e politica.
Quel mondo era migliore di questo.
Con Carmelo se ne va un altro pezzo di quel mondo.
Un pezzo insostituibile.
Ciao amico e compagno mio.
Che la terra ti sia lieve".
È morto Carmelo D'Erchia.
Carmelo si era ammalato di leucemia qualche mese fa.
Ieri sono stato a trovarlo all'obitorio del Policlinico di Bari. L'ho trovato irriconoscibile.
Ho come avuto la sensazione, vedendolo, che il mio compagno fosse ritornato, vinto, da una guerra. Una delle tante guerre che molti, da queste parti, combattono e in pochi vi sopravvivono.
Ho pensato, nell'obitorio del Policlinico, che il mio compagno fosse l'ennesimo numero di un bollettino di guerra quotidiano.
Ma Carmelo non è stato mai un numero. Carmelo era un compagno vero, diventati ormai una rarità.
La sua vita relazionale, la sua espressività umana e politica era il partito di cui aveva una concezione assoluta e a cui assegnava la massima importanza, sopra tutto e tutti.
Carmelo era di una generosità incomparabile verso la vita pubblica che aveva come unico veicolo la sezione del partito, la sua comunità politica. Appassionato alla discussione e al dibattito politico come pochi; il momento del confronto era il momento in cui rendere a tutti i suoi punti di vista. Carmelo non era solo un manovale come lui pensava di se stesso; Carmelo ero un militante attivo, informato di tutto, con una 'passione aggressiva' verso i problemi della politica.
Dentro una trama ed un tessuto di umanità quale è il Partito Democratico di Massafra, lui sembrava il nerbo più resistente, più inossidabile, più longevo.
Invece la malattia lo ha fermato e lo ha vinto.
La sua assenza si farà sentire.
Il vuoto che lascerà sarà incolmabile perché uno come lui è impossibile da ritrovare.
In fondo il suo modo di essere, il suo carattere, la sua dedizione era il dono di un società e di un mondo che ci lasciamo alle spalle, come il mondo della civiltà del lavoro, della democrazia di massa, del partito come luogo di educazione e crescita umana, civile e politica.
Quel mondo era migliore di questo.
Con Carmelo se ne va un altro pezzo di quel mondo.
Un pezzo insostituibile.
Ciao amico e compagno mio.
Che la terra ti sia lieve".
Michele MAZZARANO