Bari, 28 Giugno 2008
Il caos è grande sotto il cielo. Nuove lettere starebbero per arrivare agli agricoltori per informarli che il costo per ettaro è non più di € 485 ma di €1.262 con soli 5 giorni di tempo per disdettare la superficie prenotata. Nell’ultimo Consiglio Regionale a seguito di un mio intervento di denuncia, ho invitato l’Esecutivo regionale a rivedere l’accordo di programma del 1999 con la Regione Basilicata, con la partecipazione del nuovo Governo.
Va sottolineato che questo accordo fu firmato il 5 Agosto 1999 a Roma tra la Regione Basilicata e la Regione Puglia amministrata dal centrodestra (Presidente Salvatore Di Staso). Le premesse di questa nuova piaga per l’agricoltura pugliese e jonica in particolare sono tutte lì. Il c.d. danno ambientale prima sostenuto dallo Stato era riversato ai Consorzi quindi da questi agli ignari agricoltori. E’ bene però sapere che in questi tre anni noi abbiamo impedito che questo costo si scaricasse sugli stessi.
Ora siamo ancora noi che mettiamo in discussione l’accordo e chiediamo una gestione che non penalizzi gli agricoltori pugliesi. Non si vede perché loro debbano pagare l’acqua 6, 7 volte di più di altri agricoltori. Ciò determina uno svantaggio competitivo che in questi tempi rende veramente le cose critiche. E non può arrivare sempre il centrosinistra a sanare situazioni incancrenite da anni.
Perciò la Regione si impegnerà a rivedere il contenuto dell’accordo, lo Stato deve fare la sua parte. il Commissario del Consorzio di Bonifica Stornara e Tara deve coordinare i suoi interventi con la nostra volontà politica e revocare le cartelle. Quindi sostenere per quanto possibile l’agricoltura e gli agricoltori. Non illudendoli, come ha fatto il centrodestra, ma rispettando sul serio il loro sacrificio fatto di levatacce mattutine e di continue tensioni sul loro reddito. Aggredito ora dalle intemperie, cui il precedente Governo Berlusconi toglie il modesto risarcimento tardivo dello Stato, ed ora da costi non più sopportabili. Cosa dovrebbero fare gli agricoltori? Fare come il recente accordo concesso ai camionisti per il prezzo del carburante? Trasferire immediatamente i costi al prezzo del prodotto? Così avremmo tutti alimentari più cari. Come potete constatare nel 1999 il Presidente Vendola non c’era, l’accordo fu firmato dal Governo regionale di centrodestra scaricando di fatto le nuove tariffe sugli agricoltori, in tre anni abbiamo impedito che la nuova tariffa venisse effettivamente applicata, ora il Presidente Vendola farà di tutto per chiedere la modifica.
Il Consigliere regionale del PD -Paolo Costantino-