30 giugno 2008
Massafra , nuova vita per l'ospedale
Il Piano Sanitario regionale ha rispettato la territorialità». Il direttore del presidio sanitario occidentale (Castellaneta-Mottola-Massafra), Mario Cetera si reputa soddisfatto per il risultato ottenuto dopo il varo, da parte della Giunta regionale , del nuovo Piano della Salute.
A Massafra, il Matteo Pagliari, risulta un ospedale di base e presto tornerà ad essere punto di riferimento per la parte ad ovest del comprensorio tarantino. «Certo, lo abbiamo sempre detto, per noi non è una novità: Massafra, per la sanità jonica, tornerà ad essere punto di riferimento importante. È un risultato - dice il dott. Cetera- che premia tutti i nostri sforzi. Siamo stati bravi nella preparazione strutturale, nonostante il pessimismo diffuso, strumentalmente creato da parte di qualche detrattore».
Col nuovo Piano, nella provincia di Taranto,si avrà una struttura d’eccellenza (il SS. Annunziata), tre ospedali intermedi (a Manduria, Martina Franca e Castellaneta) e due di base (Massafra e Grottaglie). A Mottola ci sarà il polo riabilitativo d’eccellenza (riabilitazione cardiologia, respiratoria e neuromotoria) . Attualmente Massafra può contare sui reparti di Medicina e Pediatria, oltre ai servizi (laboratori di analisi , radiologia , pronto soccorso, poliambulatori di day-ospitale dialisi). Appena il Piano della Salute diventerà operativo, al Pagliari saranno attivati i reparti Ortopedia , Chirurgia e Ostetricia. Il fiore all’occhiello , però , sarà rappresentato dalla presenza di tre sale operatorie.«Si tratta di un aspetto importante e qualificante . Soltanto grazie alle sale operatorie -aggiunge il dott. Mario Cetera - Massafra potrà essere ospedale di base. Struttura di base che per noi rappresenta soltanto un puntodi partenza. Puntiamo in alto. Se idee e volontà viaggeranno di pari passo, le attese della gente non saranno deluse».Tra le positività future c'è quella legata alle nascite: finalmente i bambini torneranno a nascere anche a Massafra .«Massafra tornerà ad essere un luogo di nascita. Anche questo è sicuramente una spetto importante legato ad una antica tradizione ospedaliera esistente sul territorio».Cosa non andava nel precedente Piano della Salute proposto da Fitto?«Era un progetto che non teneva assolutamente conto della territorialità. Un Piano realizzato a tavolino senza tener conto delle esigenze locali.Noi abbiamo insistito, affinché tutto potesse tornare in ordine e grazie alla volontà dei politici locali, del Presidente della Regione e del direttore generale, oggi finalmente possiamo parlare della rinascita del Matteo Pagliari».In tal senso, il ruolo del direttore generale dell’Asl tarantina,Domenico Colasanto,è stato determinante.«Colasanto è riuscito a trasformare in atti concreti la nostra idea. Alla base di tutto, comunque, c'è stato un buongioco di squadra».Una rinascita partita dalla base.«Sono stati i cittadini a dare l’impulso giusto all’inversione di rotta. Senza di loro difficilmente avremmo potuto manifestare il bisogno di salute del territorio. Una voce accolta nelle sedi deputate, grazie al pregevole apporto fornito dall’attuale vice coordinatore regionale del Pd, Michele Mazzarano».Giunto l’ok per il Piano di base, una volta riorganizzata la struttura, servirà la strumentazione e il personale.«Quelle delle risorse umane è un argomento che affronteremo in un secondo momento.Certo è che puntiamo alle migliori professionalità.Sulla questione strumentazione - conclude il dott. Cetera - sono già partite le gare d'appalto».
[[Antonello Piccolo , GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 29/06/2008]]